Offerte Pellegrinaggio Tour Umbria Valide ____________________________________________________________________________________ Offerte Scadute

Offerta Viaggio Mini Tour dell'umbria partenza da Cagliari da Alghero da Olbia. Viaggio di Gruppo di 4 Giorni e 3 Notti, Pacchetto Viaggio Organizzato comprende Voli diretti da Cagliari da Alghero da Olbia per Fiumicino Sistemazione in Hotel 3 Stelle in Pensione Completa Trasferimenti Assistenza Tecnica ed Assicurazione

 

 

 

Programma del Mini Tour dell'Umbria partenza da Cagliari da Alghero da Olbia

 

1° Giorno 31 Luglio: Cagliari | Alghero | Olbia | S. M. degli angeli | Assisi Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Cagliari / Alghero / Olbia due ore prima della partenza. Sistemazione sul volo per Roma - Fiumicino delle 07:00 per Alghero e Olbia e partenza da Cagliari alle ore 06:20. Arrivo, ricongiungimento dei partecipanti provenienti da tutti gli aeroporti della Sardegna, sistemazione in pullman e trasferimento per S. Maria degli Angeli. Arrivo in hotel, sistemazione nelle camere riservate e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata di Assisi dove andremo a scoprire la Basilica di San Francesco, una tra le più importanti attrazioni religiose ed artistiche d’Italia. In serata, visita della Porziuncolaa Santa Maria degli Angeli. Cena e pernottamento in Hotel. Serata libera. 2° Giorno 1° Agosto: Gubbio | La Verna Prima colazione in Hotel e trasferimento per Gubbio in compagnia della guida autorizzata dove visiteremo Chiesa di San Francesco, Logge, Piazza Grande, Palazzo dei Consoli e Palazzo del Podestà (esterni), Cattedrale, Palazzo Ducale (esterno). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, trasferimento per il santuario francescano a La Verna. Arrivo e visita del Santuario. Al termine della visita guidata, rientro in hotel, cena e pernottamento. Serata libera. 3° Giorno 02 Agosto: S. Maria degli Angeli Pensione completa in Hotel. Partecipazione alle attività religiose previste per il Perdono della Porziuncola. Serata libera. 4° Giorno 3 Agosto: Orvieto Prima colazione in Hotel. Sistemazione bagagli in bus e trasferimento per Orvieto. Arrivo e visita in compagnia della guida autorizzata del centro caratteristico di Orvieto con ingresso al Duomo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, ultime ore a disposizione per attività individuali nel centro di Orvieto. Nel tardo pomeriggio, trasferimento in aeroporto di Roma - Fiumicino, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo diretto a Cagliari delle 21:50 mentre per Alghero e Olbia partenza alle 21:30. Fine dei nostri servizi.

 

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 San Pietro Motivi di un pellegrinaggio giubilare a cura di Maria Anche se non è più necessario visitare tutte le sette tradizionali basiliche giubilari romane per ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo (basta recitare il Credo e le preghiere di rito - debitamente confessati - in una sola di queste), non v’è dubbio che buona parte dei pellegrini cercherà di rispettare la tradizione. Sia per assistere alle varie cerimonie religiose del calendario del giubileo, sia per ammirare i tesori artistici delle più importanti chiese della cristianità.

La Confessione della Fede e la Verità Ogni pellegrino che giunge alla basilica di San Pietro professa, sulla tomba dell’apostolo, la fede col Simbolo detto dagli Apostoli che recita: «Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli Inferi. Il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne, la vita eterna. Amen». Questa professione di fede è detta dagli Apostoli in memoria della tradizione, che vuole che ognuno di loro, prima di separarsi dagli altri per andare ad evangelizzare il mondo, abbia scritto uno dei dodici articoli che compongono il simbolo. Tale consuetudine fa visualizzare in una immagine che la fede di ogni cristiano è sì propria, personale, ma è anche la fede della Chiesa intera. Molti simboli di fede antichi cominciano non con l’espressione a cui siamo abituati – “io credo” – bensì con “noi crediamo”: è la fede della Chiesa intera che viene proclamata in ogni professione di fede. La Confessione del Peccato e la Misericordia Il Giubileo sottolinea che la verità di Dio è la Sua misericordia rivelata in Cristo, che è la nostra indulgenza. Bolla Papale Ecco come si esprime papa Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia: «Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all'amore di Dio che perdona» La Storia di San Francesco d'Assisi San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata. Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque. Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori. Santa Rita da Cascia Fermandosi a Cascia, il pellegrino incontra e scopre Santa Rita da Cascia e il suo messaggio di dialogo e di pace. Da ogni parte del mondo, i pellegrini arrivano in questo piccolo borgo, cuore pulsante di spiritualità agostiniana. Vieni anche tu a scoprire il Santuario Santa Rita da Cascia. Santa Rita da Cascia, con la sua semplicità, ha conquistato milioni di devoti in tutto il mondo, tutti coloro che cercano una strada per affrontare la vita quotidiana nel rispetto delle virtù cristiane. Santa Rita ha tramandato il suo messaggio senza mai scrivere niente, ma usando l’esempio concreto del vivere quotidiano fatto di rispetto verso l’altro e verso il creato. Le testimonianze dei miracoli accaduti per sua intercessione sono talmente numerose, che è stata proclamata dal popolo di fedeli “santa dei casi impossibili” (o santa degli impossibili), in quanto, così come Rita ci ha insegnato, se ci si affida a Dio, tutto può accadere. Questa piccola, grande donna ha lasciato tracce di numerose opere miracolose sia in vita, che dopo la morte. Guarigioni che sembrano inspiegabili. Migliaia, sono le testimonianze di grazie ricevute che ogni anno arrivano in monastero. Donna del dialogo e della riconciliazione, Santa Rita si rivolge a tutti: ai cristiani nel mondo, ma anche alle persone che hanno un credo religioso diverso da quello cristiano.