Pellegrinaggio ad Assisi Loreto e Santa Maria degli Angeli partenza da Cagliari. Mini Tour di 3 Giorni e 2 Notti dal 6 al 8 Settembre 2018. Pacchetto Viaggio religioso comprende volo da Cagliari per Roma Fiumicino e Rientro via Ancona Alloggio in Hotel 3* con trattamento di pensione completa Trasferimenti Visite Guidate Assistenza ed Assicurazione da 450 € a persona in camera doppia


Pacchetto Pellegrinaggio ad Assisi Loreto Santa Maria degli Angeli Partenza da Cagliari

Categoria Viaggi
Assisi dalla Sardegna
Offerta Viaggio
Pellegrinaggi ad Assisi Loreto e Santa Maria degli Angeli da Cagliari
Pacchetto Viaggio Volo di Linea Trasferimenti Pellegrinaggio Visite
Destinazione Roma Orvieto Assisi Loreto Santa Maria degli Angeli
Aeroporto di Partenza Cagliari Elmas / Alghero Fertilia / Olbia Costa Smeralda
Durata / Data 3 Giorni e 2 Notti dal 6 al 8 Setttembre 2018
Servizi Inclusi Guida Locale / Accompagnatore dell’agenzia
Prezzo a persona 450 € + 20 € Iscrizione

Programma del Viaggio ad Assisi Loreto Santa Maria degli Angeli Partenza da Cagliari

06 Settembre: Cagliari | Roma – Fiumicino | Orvieto | S. M. degli Angeli
Incontro con l’accompagnatore d’agenzia presso l’aeroporto di Cagliari – Elmas due ore prima della partenza. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo per Roma – Fiumicino delle 07:30 con arrivo previsto alle 08:35. Sistemazione bagagli in bus e partenza per Orvieto per la visita del Duomo e cattedrale di Santa Maria Assunta in compagnia della guida autorizzata. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, ultime ore a disposizione per attività individuali. A seguire, trasferimento ad S. Maria degli Angeli, arrivo in Hotel, sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

07 Settembre: Assisi | Santa Maria Degli Angeli
Prima colazione in Hotel. In mattinata, partenza per Assisi. Arrivo, incontro con la guida e visita guidata dei luoghi più significativi legate alla vita di San Francesco e Santa Chiara, come la Basilica a lui dedicata. Al termine, trasferimento a Santa Maria degli Angeli. Arrivo e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita della Porziuncola dove nacque l’ordine francescano. In serata, rientro in Hotel. Cena e pernottamento. Serata libera.

08 Settembre: Santa Maria Degli Angeli | Loreto | Cagliari
Prima colazione in Hotel. Sistemazione bagagli in bus e partenza in prima mattinata per Loreto. Mattina dedicata alle funzioni religiose e alla visita della Sacra Casa di Nazareth. Pranzo in ristorante. Dopo il pranzo, partenza per l’aeroporto di Ancona, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con volo Volotea delle 18:45. Arrivo previsto a Cagliari – Elmas alle 20:00. Fine dei nostri servizi.

Operativo voli di Linea: Cagliari – Roma FCO / Ancona – Cagliari

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

6 Settembre

Cagliari Elmas

07:30

Roma FCO

08:35

8 Settembre

Ancona

18:45

Cagliari Elmas

20:00

San Pietro Motivi di un pellegrinaggio giubilare a cura di Maria
Anche se non è più necessario visitare tutte le sette tradizionali basiliche giubilari romane per ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo (basta recitare il Credo e le preghiere di rito – debitamente confessati – in una sola di queste), non v’è dubbio che buona parte dei pellegrini cercherà di rispettare la tradizione. Sia per assistere alle varie cerimonie religiose del calendario del giubileo, sia per ammirare i tesori artistici delle più importanti chiese della cristianità.
La Confessione della Fede e la Verità
Ogni pellegrino che giunge alla basilica di San Pietro professa, sulla tomba dell’apostolo, la fede col Simbolo detto dagli Apostoli che recita: «Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli Inferi. Il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne, la vita eterna. Amen». Questa professione di fede è detta dagli Apostoli in memoria della tradizione, che vuole che ognuno di loro, prima di separarsi dagli altri per andare ad evangelizzare il mondo, abbia scritto uno dei dodici articoli che compongono il simbolo. Tale consuetudine fa visualizzare in una immagine che la fede di ogni cristiano è sì propria, personale, ma è anche la fede della Chiesa intera. Molti simboli di fede antichi cominciano non con l’espressione a cui siamo abituati – “io credo” – bensì con “noi crediamo”: è la fede della Chiesa intera che viene proclamata in ogni professione di fede.
La Confessione del Peccato e la Misericordia
Il Giubileo sottolinea che la verità di Dio è la Sua misericordia rivelata in Cristo, che è la nostra indulgenza.
Bolla Papale Ecco come si esprime papa Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia: «Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona»
La Storia di San Francesco d’Assisi
San Francesco d’Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d’Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.
Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l’invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque. Tornato ad Assisi l’anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l’ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d’Assisi prese l’abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.

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