Pellegrinaggio per L'Anniversario di Santa Rita Offerta Viaggio a Cascia Assisi Orvieto e Santa Maria degli Angeli partenza da Cagliari. Tour Religioso di 4 Giorni 3 Notti dal 20 al 23 Maggio 2020. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende volo da Cagliari Alloggio in Hotel 3* con trattamento di Pensione Completa Trasferimenti Visite a Roma Cascia Assisi Assistenza e Assicurazione da 580 € a persona in camera doppia
Pacchetto Pellegrinaggio L'Anniversario di Santa Rita da Cagliari
Categoria
|
L'Anniverario di Santa Rita dalla Sardegna
|
Offerta
|
Pellegrinaggio Cascia Assisi da Cagliari
|
Pacchetto Viaggio
|
Volo di Linea - Trasferimenti - Tour - Pellegrinaggio
|
Destinazione
|
Cascia / Assisi / Orvieto/Roccaporena / Santa Maria degli Angeli
|
Aeroporto di Partenza
|
Cagliari Elmas
|
Durata / Data
|
4 Giorni e 3 Notti dal 20 al 23 Maggio 2020
|
Servizi Inclusi
|
Accompagnatore dell'Agenzia / Assistente Spirituale
|
Prezzo a persona
|
580 € + 20 € Iscrizione
|
Programma di Viaggio Cascia Assisi da Cagliari
Cagliari / Alghero / Olbia - Roma / Cascia Roccaporena Incontro in aeroporto con i partecipanti due ore prima della partenza, disbrigo delle formalita di imbarco e partenza con volo da Cagliari - Elmas delle 06:30 e da Alghero Fertillia o Olbia - Costa Smeralda delle 06:45 con arrivo e Roma - Fiumicino. All'arrivo, ricongiungimento dei gruppi provenienti da Alghero e da Olbia* , sistemazione in bus e trasferimento per Cascia. Arrivo in hotel , sistemazione delle delle camere riservate e pranzo. Nel pomeriggio, visita guidata nei luoghi significativi di Santa Rita e del paese natio, Roccaporena. Al rientro , cena e pernottamento in hotel. Serata libera.
Cascia / Assisi / Santa Maria degli Angeli Prima colazione in hotel e trasferimento per Assisi. Visita della Basilica di San Francesco, un tra le piu importanti attrazione religiose ed artistiche d'Italia. Trasferimento per Santa Maria degli Angeli e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita della grande Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, nonche uno dei luoghi francescani piu importanti dove si trova la ''Porziuncola" : tra le sue mura, San Francesco comprese la sua vocazione, accolse Santa Chiara e i primi frati , ricevette il Perdono di Assisi. La chiesetta divenne uno dei luoghi prediletti del santo. In serata trasferimento a Cascia. Arrivo in hotel, cena e pernottamento. Serata libera
Cascia / Anniversario Pensione completa in hotel con intera giornata dedicata ai riti e funzioni religiose, con la benedizione delle Rose e supplica a Santa Rita. Nel pomeriggio tempo libero a disposizione per attivita individuali. Cena e pernottamento. Serata libera.
Orvieto/ Roma/ Cagliari-Alghero- Olbia Prima colazione in hotel. Sistemazione bagagli in bus e trasferimento a Orvieto. Arrivo e visita guidata del Duomo di Orvieto. Pranzo in ristornate. Nel pomeriggio, ultime ore a disposizione per attivita individuali. A seguire, trasferimento verso Roma- Fiumicino. Arrivo, disbrigo delle pratiche d'imbarco e partenza con volo delle 21:30 diretto ad Alghero - Fertillia e Olbia* - Costa Smeralda e delle 21:15 diretto a Cagliari - Elmas. Arrivo negli aeroporti prescelti e fine nostri servizi.
L’ordine delle visite potrebbe subire delle variazioni, in base alla disponibilità dei vari siti, non modificandone il contenuto
Possibilita di partire da Cagliari / Olbia* / Alghero
Operativo voli Alitalia: Cagliari - Roma - Cagliari
*Operativo voli Alitalia: Olbia - Roma - Olbia ( Soggetto a riconferma )
Operativo voli Alitalia: Alghero - Roma - Alghero
Data
|
Aeroporto di partenza
|
Orari di Partenza
|
Aeroporto di arrivo
|
Orari di Arrivo
|
20 Maggio
|
Cagliari Elmas
|
06:30
|
Roma Fiumicino
|
07:30
|
23 Maggio
|
Roma Fiumicino
|
21:15
|
Cagliari Elmas
|
22:15
|
Cascia “Situata nella zona più montuosa dell’Umbria, Cascia deve la sua importanza al santuario eretto in nome di Santa Rita, uno dei più importanti centri spirituali della regione e celebre meta di pellegrinaggio.. ma anche alla sua rinomata accoglienza e alla buona tavola! Fondata in epoca romana, Cascia visse il maggior splendore nel Medioevo, prima sotto la dominazione delle signoria folignate, successivamente sotto il dominio di Federico II di Svevia, in seguito contesa, senza successo, dalle vicine città di Norcia, Leonessa e Spoleto. Solo alle soglie del 1500, si arrese allo Stato Pontificio sotto il cui dominio rimase per meno di 30 anni, da allora mantenne sempre la propria indipendenza. Nel parlare di Cascia non si può non citare Santa Rita; la suora, beatificata nel 1900, visse tra il 1381 e il 1457. Oggi la Santa, conosciuta come dispensatrice di grazie, è venerata in tutto il mondo e moltissima gente si reca ogni anno in pellegrinaggio durante le celebrazioni ritiane al Santuario a lei consacrato. Santa Rita da Cascia Fermandosi a Cascia, il pellegrino incontra e scopre Santa Rita da Cascia e il suo messaggio di dialogo e di pace. Da ogni parte del mondo, i pellegrini arrivano in questo piccolo borgo, cuore pulsante di spiritualità agostiniana. Vieni anche tu a scoprire il Santuario Santa Rita da Cascia. Santa Rita da Cascia, con la sua semplicità, ha conquistato milioni di devoti in tutto il mondo, tutti coloro che cercano una strada per affrontare la vita quotidiana nel rispetto delle virtù cristiane. Santa Rita ha tramandato il suo messaggio senza mai scrivere niente, ma usando l’esempio concreto del vivere quotidiano fatto di rispetto verso l’altro e verso il creato. Le testimonianze dei miracoli accaduti per sua intercessione sono talmente numerose, che è stata proclamata dal popolo di fedeli “santa dei casi impossibili” (o santa degli impossibili), in quanto, così come Rita ci ha insegnato, se ci si affida a Dio, tutto può accadere. Questa piccola, grande donna ha lasciato tracce di numerose opere miracolose sia in vita, che dopo la morte. Guarigioni che sembrano inspiegabili. Migliaia, sono le testimonianze di grazie ricevute che ogni anno arrivano in monastero. Donna del dialogo e della riconciliazione, Santa Rita si rivolge a tutti: ai cristiani nel mondo, ma anche alle persone che hanno un credo religioso diverso da quello cristiano. Assisi Assisi è è una gran bella cosa, paese, città e santuario”, scriveva Giosuè Carducci. Paese, perché ha tutte le caratteristiche del borgo umbro: arroccato in cima a una collina che guarda sulla valle, piccolo, composto, uguale nei secoli. Città, perché Assisi ha svolto un ruolo fondamentale nella storia del mondo: da qui è partito San Francesco per cambiare (o almeno provare) la chiesa. Santuario, perché del passaggio di San Francesco e Santa Chiara restano chiese piccole e grandi, luoghi miracolosi, cripte che attirano ogni anno migliaia di fedeli. Oltre ai luoghi religiosi in cui hanno lasciato i loro capolavori Giotto e Simone Martini, Assisi ha una bella Rocca, una ricca Pinacoteca Civica, uno straordinario Tempio della Minerva e una scenografica Piazza del Comune. Poi siamo in Umbria, quindi c’è una grande tradizione di ospitalità,e una gastronomia con prodotti di eccellenza. ci sembrano motivi sufficienti per pensare ad una visita nella cittadina umbra. La Basilica di San Francesco ad Assisi Erano passati solo due anni dalla morte di Francesco che Frate Elia, il suo successore, ricevette in dono un piccolo pezzo di terra sul Colle dell’Inferno dove fino a un po’ di tempo prima si impiccavano i condannati. Francesco era morto nella Porziuncola, una piccola chiesetta, ma i suoi fratelli lo portarono subito a San Damiano e poi da lì alla Chiesetta di S. Giorgio, dentro le mura di Assisi e vicino alla casa paterna. In quella chiesetta il 16 luglio 1228 Gregorio IX proclamò santo il frate di Assisi la santità e il giorno dopo andò sul colle, insieme a Frate Elia, a posare la prima pietra della futura Basilica di San Francesco. Il 25 maggio 1230, meno di 4 anni dalla morte del Santo, la basilica era pronta. Vista da lontano sembra una roccaforte unica ma è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore e una cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese è stata scritta la storia dell’arte italiana: ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti, Simone Martini. Tra le tante opere sono da ricordare: il ciclo completo delle Storie di San Martino dipinto da Simone Martini; la Cappella della Maddalena da Giotto; nel transetto c’è un affresco di Cimabue e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinte da Giotto. Nella chiesa superiore, ci sono i famosissimi affreschi di Giotto che illustrano, in 28 quadri, la vita di San Francesco e altre opere di Cimabue. Nella Inferiore c’è la Cripta con i resti di San Francesco. Semplice, scavata nel muro e circolare come il Santo Sepolcro, c’è l’urna di pietra rinchiusa da sbarre in due griglie di ferro nella quale fu trovato il corpo del santo. Sopra la tomba brucia una lampada con l’olio offerto ogni anno da una regione italiana diversa. Roccaporena Roccaporena si trova ad una altezza di 707 m, all'estremità di una piccola gola, a circa 6 km da Cascia. Secondo i dati del censimento Istat 2001, risulta abitato da 73 residenti. Il paese è da circa 700 metri di altezza sul livello del mare. La sua principale fonte di sostentamento è il turismo due comodi alberghi assicurano una ricettività più che sufficiente, sia per i pellegrini sia per i semplici turisti che vogliono visitare le bellezze naturali e geologiche locali di questo paesino. Lo Scoglio di S. Rita, la Casa di S. Rita con il vicino orto dei miracoli, il Santuario di S. Rita le pareti sono adornate da mosaici, la chiesa di San Montano. Il paese di Roccaporena esisteva già dal medioevo, notare la struttura delle vecchie e piccole case, una volta illuminate da fioche lampade a petrolio. Era un paesello sepolto in una profonda e angusta fossa a forma di triangolo, perduto tra le gole del Corno, attorniato da fertili campi e da montagne con punte sporgenze di roccia geometriche che danno rilievo alle alte e ripide vette definite dai colori dei carpini, i frassini, dalle alte querce e dai cerri. Ci sono molte attrezzature sportive tra cui un bellissimo campo di calcio, il campo di pallacanestro e di pallavolo, si consiglia questo paese per chi è diretto a Cascia o Norcia di visitarlo oppure per stare un paio di giorni in tranquillità. Collevalenza Collevalenza è una frazione del comune di Todi in provincia di Perugia e sede del santuario dell'Amore Misericordioso dove è sepolta Madre Speranza. Il piccolo borgo medievale si trova a circa sei chilometri a Sud di Todi, lungo la strada nazionale Tiberina 3 bis, a circa 100 km a nord di Roma e a 50 km circa a sud di Perugia. Ad un'altezza di 354 m s.l.m., conta 697 abitanti. Le origini del borgo sono incerte. Il nome di Collevalenza (o Colvalenza) deriverebbe dal tempio dedicato a Giunone Valentia, che si ergeva al posto dell'attuale castello. Fedele ai ghibellini della famiglia Chiaravalle, fu a lungo conteso dalle opposte fazioni. Nel 1322 fu conquistato dai guelfi guidati dal cavaliere romano Savelli, che pochi anni dopo fu fatto decapitare dal papa. Nel 1377 la popolazione fu pesantemente oppressa e il castello in gran parte distrutto dal guelfo Catalano degli Atti. Nel 1424 fu ricostruito e oggi si possono ancora ammirare i torrioni quattrocenteschi e le mura in stile gotico con due aperture. Come si effettua il bagno al Santuario di Collevalenza: Terminato il cerimoniale delle acque che si svolge in chiesa i pellegrini seguendo il sacerdote, si avviano in modo composto e ordinato al piazzale dove si trovano le piscine, dopo aver atteso il proprio turno, si giunge nell'ingresso del lavatoio, dove il dipendente addetto invita ad accomodarsi nel proprio posto. Il credente deposita gli indumenti che ha indosso e si cinge con il telo che trova a disposizione. Arrivato il proprio turno, si immette presso la Vasca, dove altri persone lo aiutano nella preghiera e nel gesto di fede che si dispone a compiere. Il tutto si svolge in modo educato e discreto, effettuato il bagno, senza asciugarsi, il pellegrino entra nuovamente nel proprio box e si riveste. Per i portatori di handicap vi è una piscina opportunamente attrezzata con una barella che viene fatta calare elettronicamente in acqua. Per eseguire l’immersione in acqua non si deve portare nessun vestiario particolare, né cose superflue, l’acqua è scaldata.Cosa visitare nel borgo di Collevalenza in un giorno nome che discenderebbe dal tempio intitolato a Giunone Valentia, che si levava al posto dell’odierno castello, devoto ai ghibellini della famiglia Chiaravalle, fu a lungo ambito dalle opposte fazioni. Nel 1322 fu conquistato dai guelfi guidati dal cavaliere romano Savelli, che pochi anni dopo fu fatto decapitare dal papa. Nel 1377 la popolazione fu pesantemente sfruttata ed oppressa dai nemici e il castello in gran parte distrutto dal guelfo Catalano degli Atti. Nel 1424 fu ricostruito e oggi si possono ancora ammirare i torrioni quattrocenteschi e le mura in stile gotico con due aperture.