Offerta Viaggio & Pellegrinaggio a Medjugorje con partenza da Roma. Pacchetto Viaggio Organizzato per Medjugorje di 4 Giorni 3 Notti dal 1 al 4 Dicembre 2019 con volo di Linea da Roma Fiumicino per Spalato Trasferimenti Hotel 4 stelle in Pensione Completa con Bevande da 419€ a persona in camera doppia
Pacchetto Viaggio Pellegrinaggio per Medjugorje da Roma Fiumicino
Categoria
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Medjugorje Da Roma in Aereo
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Offerta
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Pellegrinaggio a Medjugorje Da Roma
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Pacchetto Viaggio
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Volo da Roma + Hotel + Trasferimenti + Assistenza
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Destinazione
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Medjugorje
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Partenza da
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Da Roma Fiumicino per Spalato
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Durata / Data
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4 Giorni 3 Notti dal 1 al 4 Dicembre 2019
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Servizi Inclusi
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Assistente Tecnico in loco + Guida a Medjugorje
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Hotel / Trattamento
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Hotel 4 Stelle Pensione Completa + Bevande
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Prezzo a persona
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419 € + 30 € Iscrizione + 50 € Tasse Aeroportuali
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Programma del Pellegrinaggio a Medjugorje da Roma Fiumicino 1° Giorno : Roma Fiumicino/ Spalato/ Medjugorje Ritrovo dei Partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di Linea per Spalato. All’arrivo trasferimento in pullman privato a Medjugorje. Sistemazione in Hotel. Nel pomeriggio inizio delle attività religiose. Cena e pernottamento.
2° Giorno : Attività Religioso a Medjugorje Pensione completa in Hotel a Medjugorje. Giornata dedicata alle varie visite e funzioni religiose: Possibilità di effettuare delle varie escursione facoltative al monte dell'Apparizione Podbrdo, percorso di preghiera e di meditazione per cogliere appieno la spiritualità del luogo simbolo di Medjugorje in cui sono avvenute le prime apparizioni. Escursione facoltativa alla città di Mostar. Si puo organizzare una visita alla Comunità “Cenacolo di Suor Elvira” per assistere ad una testimonianza della veggente Vicka. Cena e pernottamento in Hotel.
3°Giorno : Funzione Religiose a Medjugorje Pensione completa in Hotel a Medjugorje. Giornata a disposizione del cliente per effettuare le varie attività religiose in loco, si puo partecipare all'escursione al Monte della Via Crucis Križevac, percorso di preghiera e di penitenza per cogliere appieno la Passione di Cristo e per scoprire il Suo Infinito Amore. Si sera, si puo asistere alla celebrazione eucaristica serale. Cena e pernottamento in Hotel.
4° Giorno : Medjugorje / Spalato/ Roma Prima colazione in Hotel a Medjugorje. In mattinata trasferimento con pullman privato all’aeroporto di Spalato, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo speciale per il rientro con volo diretto a Roma.
Operativo Voli di Linea: Roma Fiumicino / Spalato / Roma Fiumicino
Data
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Partenza da
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Orari Partenza
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Arrivo a
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Orari di Arrivo
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1 Dicembre
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Roma FCO
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18:00
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Spalato
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19:15
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4 Dicembre
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Spalato
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16:00
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Roma FCO
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17:10
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N.B: Gli operativi voli potrebbero subire variazioni da parte della compagnia di aereo Il pellegrinaggio a Medjugorje: un tempo di grazia per ognuno di noi per immergersi nella tenerezza di Dio.
Assicurazione annullamento Viaggio Facoltativa: La polizza Viaggi Nostop annullamento ti garantisce nel caso un imprevisto dovesse costringere te o la tua famiglia ad annullare o riprogrammare un viaggio. Inoltre, se per cause di causa di forza maggiore fossi costretto a riprogrammare il tuo viaggio, con l'assicurazione Viaggi Nostop Annullamento avrai diritto al rimborso degli eventuali maggiori costi sostenuti per l'acquisto di nuovi biglietti al posto di quelli non utilizzati. Dove Alloggiamo a Medjugorje Negli ultimi anni a Medjugorje sono sorti numerosi Alberghi e Pensioni, più o meno vicini al Santuario. Per la sistemazione dei nostri gruppi abbiamo selezionato con cura alcuni nuovi alberghi, tutti ubicati nei pressi del Santuario (da 80 a 350 mt. di distanza), dotati di ascensore, aria condizionata e collegamento wi-fi, dove viene assicurata una calorosa accoglienza, un ottimo trattamento, una adeguata pulizia, e una cucina rispondente il più possibile ai gusti della clientela italiana
Consigli utili per il pellegrinaggio a Medjugorje: - scarpe per montagna o adatte al trekking da montagna - abbigliamento comodo/sportivo - seggiolina pieghevole ( acquistabile a Medjugorje) - radiolina con auricolare per le traduzioni simultanee delle funzioni in parrocchia acquistabile a Medjugorje) in alternativa il proprio cellulare con l’uso dell’auricolare sulla frequenza 99.70
Pellegrinaggi a Medjugorje Volo da Roma Fiumicino
Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio? Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino. Perché fare un pellegrinaggio? La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”). Cos'è Medjugorje Medjugorje: dal 1981 la Regina della pace appare. Da un quarto di secolo la Madonna, che qui si è presentata con il titolo di “Regina della Pace”, continua a mostrarsi a sei veggenti. E’ una continuità che mai si era manifestata in tutta la storia delle apparizioni “pubbliche” e che dunque carica di un significato particolare questo segno. Le apparizioni della Regina della Pace sono caratterizzate dai messaggi che, ogni giovedì, dal 1° marzo 1987 e poi ogni 25 del mese sino a oggi, la Madonna dà alla Parrocchia di Medjugorje tramite la veggente Marija, affinché vengano successivamente trasmessi in tutto il mondo. Medjugorje era, fino al 1981, un piccolo paese, il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”; da un lato il Krizevac, sul quale nel 1933 era stata eretta una croce a ricordo dell’Anno Santo della redenzione, e dall’altro il Crnica, nel cui territorio si trovano la collina del Podbrdo, luogo delle prime apparizioni e la frazione di Bijakovici dove abitavano i veggenti. Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio del 24 giugno 1981 e dopo alcuni giorni si formò il gruppo dei sei veggenti (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan, Jakov e Marija, che chiesero alla luminosa figura chi fosse. Ella rispose loro di essere la “Beata Vergine Maria”. Con diverse forme le apparizioni continuano fino ai giorni nostri in quello che era uno sconosciuto villaggio, neppure presente nelle cartine della Jugoslavia comunista. Uno degli aspetti più singolari di queste apparizioni è rappresentato dalla rivelazione dei dieci segreti che la Regina della Pace ha effettuato a tre dei sei veggenti. Questi eventi saranno rivelati tre giorni prima del loro svolgimento tramite un sacerdote incaricato. I segreti segneranno il tempo nel quale il “male” verrà sconfitto e si entrerà nella dimensione del nuovo mondo di pace.Un segnale forte di speranza arriva da Medjugorje. Come vivere il pellegrinaggio Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”) Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace). Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio. La pace dopo il pellegrinaggio La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri la grande litania di ringraziamento è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio...