Dettagli offerta: Pellegrinaggi a Medjugorje con Partenza da Olbia Pacchetto Viaggio di 5 Giorni dal 28 Aprile al 2 Maggio 2016 a 615 €


  • L'offerta Comprende:

    - Volo charter diretto Olbia/Mostar e viceversa; tasse aeroportuali e di sicurezza;
    - Trasferimento in Pullman GT locale dall’aeroporto di Mostar a Medjugorje e viceversa;
    -  Pernottamento presso le pensioni di Medjugorje in pensione completa bevande incluse;
    - Trasferimenti in Pullman GT locale per appuntamenti all’interno di Medjugorie;
    Podbrdo, Krizevac, Comunità etc…
    - Assicurazione medico - bagaglio; 
    - Accompagnatore dell’Agenzia per tutta la durata del viaggio.

  • L'offerta non comprende:

    - Mance,  extra e tutto quanto non espressamente indicato nella voce “la quota comprende”

  • Supplementi e Riduzioni:

    - Supplemento camera singola 80 € per tutta la durata del viaggio.
    - Riduzione bambini: 0–2 anni gratis  
    - Riduzione bambini: 2-6 anni 200 €
    - Riduzione bambini: 6–10 anni riduzione 100 €
    Il bambino ha diritto allo sconto solo se in camera tripla con 2 adulti.



Pellegrinaggi a Medjugorje con Partenza da Olbia Pacchetto Viaggio di 5 Giorni dal 28 Aprile al 2 Maggio 2016 a 615 €

Offerte Pellegrinaggi a Medjugorje dalla Sardegna. Viaggio religioso di 5 Giorni 4 Notti partenza con volo charter diretto da Olbia per Mostar dal 28 Aprile al 2 Maggio 2016. Pernottamento presso le pensioni di Medjugorje in pensione completa bevande incluse. Pacchetto pellegrinaggio con Accompagnatore dell'Agenzia per tutta la durata del viaggio & Assicurazione a 615 € a persona prezzo Finito  

Pacchetto Pellegrinaggio a Medjugorje da Olbia

Categoria

Pellegrinaggi 2016 a Medjugorje dalla Sardegna

Offerta Viaggio

Pellegrinaggio a Medjugorje da Olbia

Destinazione

Medjugorje Mostar

Partenza

Volo Charter Da Olbia

Data

5 Giorni 4 Notti Dal 28 Aprile al 2 Maggio 2016

Pacchetto viaggio

Volo da Olbia Trasferimenti Alloggio Guida

Struttura /Trattamento

Pensioni in Pensione completa ( Bevande incluse)

Prezzo

615 € Prezzo finito

Programma del Pellegrinaggio Medjugorje da Olbia

1° Giorno : Olbia – Mostar - Medjugorje In tarda mattinata incontro dei Sig.ri partecipanti all’aeroporto di Olbia. Disbrigo delle procedure d’imbarco e partenza con volo charter diretto per Spalato. Arrivo, sistemazione nel pullman e partenza per Medjugorje. Durante il tragitto, preparazione spirituale ed introduzione a Medjugorje; arrivo nella pensione, sistemazione nelle camere. Tempo a disposizione per le attività spirituali in parrocchia e primo incontro con la guida  locale autorizzata dalla parrocchia di Medjugorje – Mirela Sego. Cena e pernottamento.

2° Giorno: Funzioni Religiose a Medjugorje Partecipazione alle Attività della Parrocchia,  inoltre Salita al Monte delle Apparizioni - Podbrdo recitando il Santo Rosario. Salita al Monte della Croce - Via Crucis al Krizevac. Possibilità d’incontro con i veggenti, secondo la loro disponibilità. Visita di una delle Comunità. Pensione completa nelle pensioni, bevande incluse.

3° Giorno: Pellegrinaggi a Medjugorje Partecipazione alle Attività della Parrocchia,  inoltre Salita al Monte delle Apparizioni - Podbrdo recitando il Santo Rosario. Salita al Monte della Croce - Via Crucis al Krizevac. Possibilità d’incontro con i veggenti, secondo la loro disponibilità. Visita di una delle Comunità. Pensione completa nelle pensioni, bevande incluse.

 4° Giorno: Celebrazioni a Medjugorje Partecipazione alle Attività della Parrocchia,  inoltre Salita al Monte delle Apparizioni - Podbrdo recitando il Santo Rosario. Salita al Monte della Croce - Via Crucis al Krizevac. Possibilità d’incontro con i veggenti, secondo la loro disponibilità. Visita di una delle Comunità. Pensione completa nelle pensioni, bevande incluse.

 Giorno: Medjugorje - Mostar - Olbia Prima colazione. In mattinata trasferimento per la Santa Messa in chiusura del pellegrinaggio. In seguito sistemazione nel pullman e partenza per l’aeroporto di Spalato. Partenza con volo charter diretto per Olbia. Arrivo, disbrigo delle procedure di sbarco. Fine dei nostri servizi.

LUOGHI DA VISITARE A MEDJUGORJE Le visite dei luoghi, se richiesto, sono accompagnate da un nostro Assistente o da una nostra Guida. Il luoghi da visitare, oltre che dalla specifica richiesta del cliente, sono individuati in dipendenza della storicità, della spiritualità dello stesso.

Tra questi i luoghi di culto più importanti a Medjugorje sono: Il Santuario di S.Giacomo, La Chiesa di S.Giacomo è oggi il centro e il focolare della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini. Ogni giorno la messa serale che viene celebrata è detta internazionale poiché intorno all’altare si riuniscono tutti i pellegrini. Sono presenti popoli di moltissime nazioni e il Vangelo viene proclamato in diverse lingue. È un momento di grande pace e speranza per il mondo     I Misteri della Luce, le 5 loro rappresentazioni si trovano a lato della chiesa parrocchiale e chi volesse meditarli e pregarli può seguire questo schema che completa quello del rosario sulla Collina delle Apparizioni;     La Collina delle Apparizioni, il Podbrdo, è il luogo in cui sono avvenute le prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje. Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la pregheria del rosario     Il monte della croce o della Via Crucis, il Križevac,  è uno dei punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje. Sulla sua cima è stata innalzata una croce in cemento armato alta 8.56mt. Ivi si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo. Nella salita al monte si prega nelle stazioni della Via Crucis in bronzo     Gesù Misericordioso a Surmanci, la chiesetta di Surmanci è situata nella frazione che dista circa 8Km da Medjugorje. All’interno di questa chiesetta si trova un’icona miracolosa di Gesù Misericordioso. L’icona è divenuta famosa nel 1990 quando si trovava a Trento nel Santuario della Divina Misericordia dove è avvenuta la guarigione miracolosa di Ugo Festa da grave malattia degenerativa che lo obbligava a stare in carrozzina. Dopo circa due anni, in piena guerra dei balcani, siccome Medjugorje era in forte pericolo di bombardamenti finalmente l’icona riece ad arrivare in Bosia su camion di aiuti umanitari.

Medjugorje significa tra i Monti La parrocchia di Medjugorje è composta di cinque villaggi adagiati fra due colline, il Krizevac (monte della croce) sovrastato da una grande croce di cemento, e lo Crnica sulle cui falde si trova la località detta Podbrdo (“collina delle apparizioni” luogo della prima apparizione il 24/giugno 1981) che vuol dire “ai piedi del colle”, in tutto poco più di tremila abitanti. A Medjugorje vivono i discendenti di quei croati che vi emigrarono ai tempi delle grandi trasmigrazioni dei popoli nel VII° secolo dopo Cristo. Questi accolsero quasi subito la religione cristiana, lo confermano i resti di antichissimi monasteri lungo la costa della Dalmazia e all’interno della Croazia. Verso metà del XIII° secolo arrivarono nella Bosnia Erzegovina i frati francescani, come missionari, che in seguito ricevettero dalla Santa Sede la custodia di queste regioni, affidate loro ufficialmente. Ci furono in seguito quattro secoli di dominazione turca, più precisamente dal 1482 al 1878. I francescani che poterono nascondersi fra le famiglie, non solo riuscirono a salvarsi, ma tennero viva la fede cristiana tra quelle popolazioni, affrontando sacrifici, persecuzioni e rischi di ogni genere. La parrocchia di Medjugorje fu fondata il 15 maggio 1892 e la prima chiesa parrocchiale fu ultimata nel 1897, sotto la protezione di san Giacomo, patrono dei pellegrini, essa appartiene alla diocesi di Mostar–Duvno. I lavori dell’attuale chiesa iniziarono nel 1937, ma furono interrotti per la guerra. Terminato il conflitto ripresero la costruzione, e l’attuale chiesa fu consacrata il 19 gennaio 1969. "...ma ricorda a Medjugorje sarai un pellegrino in cerca di Gesù e non un turista...!"

Cos'è Medjugorje Medjugorje: dal 1981 la Regina della pace appare. Da un quarto di secolo la Madonna, che qui si è presentata con il titolo di “Regina della Pace”, continua a mostrarsi a sei veggenti. E’ una continuità che mai si era manifestata in tutta la storia delle apparizioni “pubbliche” e che dunque carica di un significato particolare questo segno. Le apparizioni della Regina della Pace sono caratterizzate dai messaggi che, ogni giovedì, dal 1° marzo 1987 e poi ogni 25 del mese sino a oggi, la Madonna dà alla Parrocchia di Medjugorje tramite la veggente Marija, affinché vengano successivamente trasmessi in tutto il mondo. Medjugorje era, fino al 1981, un piccolo paese, il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”; da un lato il Krizevac, sul quale nel 1933 era stata eretta una croce a ricordo dell’Anno Santo della redenzione, e dall’altro il Crnica, nel cui territorio si trovano la collina del Podbrdo, luogo delle prime apparizioni e la frazione di Bijakovici dove abitavano i veggenti. Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio del 24 giugno 1981 e dopo alcuni giorni si formò il gruppo dei sei veggenti (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan, Jakov e Marija, che chiesero alla luminosa figura chi fosse. Ella rispose loro di essere la “Beata Vergine Maria”. Con diverse forme le apparizioni continuano fino ai giorni nostri in quello che era uno sconosciuto villaggio, neppure presente nelle cartine della Jugoslavia comunista. Uno degli aspetti più singolari di queste apparizioni è rappresentato dalla rivelazione dei dieci segreti che la Regina della Pace ha effettuato a tre dei sei veggenti. Questi eventi saranno rivelati tre giorni prima del loro svolgimento tramite un sacerdote incaricato.

I segreti segneranno il tempo nel quale il “male” verrà sconfitto e si entrerà nella dimensione del nuovo mondo di pace.Un segnale forte di speranza arriva da Medjugorje.

Pellegrinaggi a Medjugorje dalla Sardegna

pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio? Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino. Perché fare un pellegrinaggio? La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”). Come vivere il pellegrinaggio Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio. La pace dopo il pellegrinaggio La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri. la grande litania di ringraziamento è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di DIO

 

 

Dettagli offerta: Pellegrinaggi a Medjugorje con Partenza da Olbia Pacchetto Viaggio di 5 Giorni dal 28 Aprile al 2 Maggio 2016 a 615 €


  • L'offerta Comprende:

    - Volo charter diretto Olbia/Mostar e viceversa; tasse aeroportuali e di sicurezza;
    - Trasferimento in Pullman GT locale dall’aeroporto di Mostar a Medjugorje e viceversa;
    -  Pernottamento presso le pensioni di Medjugorje in pensione completa bevande incluse;
    - Trasferimenti in Pullman GT locale per appuntamenti all’interno di Medjugorie;
    Podbrdo, Krizevac, Comunità etc…
    - Assicurazione medico - bagaglio; 
    - Accompagnatore dell’Agenzia per tutta la durata del viaggio.

  • L'offerta non comprende:

    - Mance,  extra e tutto quanto non espressamente indicato nella voce “la quota comprende”

  • Supplementi e Riduzioni:

    - Supplemento camera singola 80 € per tutta la durata del viaggio.
    - Riduzione bambini: 0–2 anni gratis  
    - Riduzione bambini: 2-6 anni 200 €
    - Riduzione bambini: 6–10 anni riduzione 100 €
    Il bambino ha diritto allo sconto solo se in camera tripla con 2 adulti.