Pellegrinaggio in Terra Santa & Masada da Milano Viaggio Organizzato di 7 Giorni dal 25 Settembre al 1 Ottobre 2019 Da 1380 €
Offerta Pellegrinaggio in Terra Santa e Masada da Milano Malpensa. Viaggio Organizzato di 7 Giorni & 6 Notti dal 25 Settembre al 1 Ottobre 2019. Pacchetto viaggio Religioso comprende voli di Linea per Tel Aviv Sistemazione in Hotel 3*/4* con trattamento di pensione completa Trasferimenti Tour Religioso con Guida Spirituale Visite con Ingressi Inclusi Assistenza Tecnica e Assicurazione da 1380 € a persona in camera doppia
Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio in Terra Santa da Milano
Categoria |
Terra Santa da Milano |
Offerta Viaggio |
Pellegrinaggio in Terra Santa e Masada da Milano |
Pacchetto Viaggio |
Volo di Linea Da Milano Tour Pellegrinaggi Hotel Transfer Assistenza |
Destinazione |
Tel Aviv Nazareth Tabor Lago di Tiberiade Betlemme Gerusalemme |
Partenza da |
Da Milano Malpensa |
Durata / Data |
7 Giorni 6 Notti dal 25 Settembre al 1 Ottobre 2019 |
Servizi Inclusi |
Guida Spirituale Ingressi Inclusi |
Hotel / Trattamento |
Hotel 3/4 Stelle Pensione completa |
Prezzo a persona |
1380 € + 50 € Iscrizione |
Programma di Viaggio in Terra Santa da Milano
Primo giorno: Italia - Tel Aviv - Nazareth Nella primissima mattinata ritrovo dei partecipanti in aeroporto e partenza per Tel Aviv con volo di linea. Arrivo, incontro con la guida e partenza per la Galilea lungo la strada costiera con sosta al Santuario di Stella Maris. Arrivo in serata a Nazareth (o Tiberiade), sistemazione nelle camere riservate e pernottamento.
Secondo giorno: Nazareth - Monte Tabor Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Nazareth: la Basilica dell’Annunciazione, la Chiesa di San Giuseppe, la Sinagoga e la Fontana della Madonna. Nel pomeriggio escursione al Monte Tabor (Basilica della Trasfigurazione) e sosta a Cana, località che ricorda il primo miracolo di Gesù.
Terzo giorno: Lago di Tiberiade - Giudea Pensione completa. Visita dei luoghi cruciali della predicazione di Gesù attorno al Lago di Tiberiade: il Monte delle Beatitudini; Tabga, con le chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani e dei pesci; Cafarnao, con il memoriale di San Pietro, la Sinagoga e gli scavi archeologici. Rinnovo delle promesse battesimali e partenza per la Giudea. Sosta a Gerico, con il sicomoro e il Monte delle Tentazioni, e al Mar Morto. Arrivo in serata in Giudea e sistemazione nelle camere riservate.
Quarto giorno: Betlemme - Gerusalemme Pensione completa. In mattinata visita di Betlemme con il campo dei pastori e la Basilica della Natività. Nel primo pomeriggio trasferimento a Gerusalemme e visita del Monte degli Ulivi con l’Edicola dell’Ascensione, la Chiesa del Pater, il Dominus Flevit, l’Orto degli Ulivi e la Basilica dell’Agonia.
Quinto giorno: Gerusalemme Pensione completa. Giornata dedicata alla visita di Gerusalemme. In mattinata il Monte Sion con il Cenacolo, la Basilica della Dormizione e San Pietro in Gallicantu. Sosta al Muro del Pianto. Nel pomeriggio la Città Vecchia: la Chiesa di Sant’Anna con la piscina probatica e il percorso della Via Dolorosa fino alla Basilica del Santo Sepolcro.
Sesto giorno: Qumran - Masada - Mar Morto Pensione completa. Giornata di escursione nel deserto di Giuda. Visita di Qumran, dove furono rinvenuti i “Rotoli del Mar Morto”, e di Masada, l’inespugnabile fortezza costruita da Erode il Grande. Tempo a disposizione per un bagno nelle acque salate del Mar Morto.
Ultimo giorno: Gerusalemme - Tel Aviv - Italia Prima colazione, trasferimento in aeroporto e rientro in Italia con volo di linea.
N.B: Per ragioni tecniche l’ordine cronologico delle visite potrebbe essere modificato.
Documenti Richiesti: passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Entro un mese dalla partenza ci devono pervenire i dati anagrafici e gli estremi del passaporto.
Pellegrinaggi in Terra Santa La terra donata da Dio al suo popolo, e che oggi si fa rientrare nell’area identificata soprattutto dai cristiani come Terra Santa è la regione meridionale che comprende, in gran parte, l’attuale Stato d’Israele. Nei secoli questo lembo di terra ha assunto varie denominazioni quali: Terra di Canaan, Palestina, Israele, Terra Promessa, Terra Santa, Terra dell’Alleanza. Oggi lo Stato d’Israele ha raggiunto circa 7,8 milioni di abitanti che rappresentano un mosaico di gente con retroterra etnici, stili di vita, religioni, culture, e tradizioni di ogni genere. Il territorio della Terra Santa Il territorio della Terra Santa può essere suddiviso in quattro grandi aeree geografiche differenti, che corrispondono anche alle quattro zone climatiche: la fascia costiera che costeggia il mare mediterraneo e le pianure, la fascia montuosa centrale, le regioni aride e desertiche e la valle del fiume Giordano e la Valle dell’Arava. L’intero Stato d’Israele come estensione corrisponde, all’incirca, alla nostra regione Calabria, non superando una superficie di circa 22.000 Kmq. Dalle condizioni geofisiche è intuibile comprendere come tutto il territorio d’Israele e molto vario, si passa dalla verdeggiante e fertile Galilea alla più arida e desertica Giudea. Il Paese a est racchiude la cosiddetta Fossa Giordanica la quale raggiunge, nella zona del lago di Galilea, i 200 metri sotto il livello del mare per poi giungere al Mar Morto dove la depressione arriva fino ai 400 metri sotto il livello del mare.
La presenza di tante razze e culture fa emergere come anche le diverse religioni rendono quest’area del Medioriente oltremodo attraente e emozionante. Non a caso, Gerusalemme, Yerushalayim (per gli ebrei), Al Quds (la santa per i musulmani) è la capitale delle tre religioni monoteistiche, nella quale vivono tutti i figli di Abramo: cristiani, ebrei e musulmani. E’ evidente che per noi cristiani è la terra nella quale è nato, vissuto, morto e risorto Gesù di Nazaret, è vissuta Maria la madre del Signore, Giuseppe il carpentiere padre putativo di Gesù, gli apostoli e i primi giudei cristiani che ci hanno tramandato la fede nell’unico vero Dio che ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio, morto per tutta l’umanità e per ciascuno di noi riscattandoci dal peccato originale commesso dai nostri progenitori Adamo e Eva. Percorrere i luoghi legati alla vita terrena di Gesù, soffermarsi nei siti dove la Parola è stata annunciata comprendendo come Gesù sia l’unica «Via, Verità e Vita», suscita un’emozione spirituale incredibile, che in molti si manifesta con una sensazione d’incontro quasi fisico con il Maestro di Galilea. E’ innegabile, quindi, che per ciascun credente peregrinare in Terra Santa significa andare alla radice del suo essere cristiano, andare nell’unico luogo nel quale il Figlio di Dio, Gesù di Nazaret, si è incarnato «hic…verbum caro factum est». Il Santo Padre Paolo VI, in quest’anno ricorre il 50° anniversario del Suo pellegrinaggio in Terra Santa, ha definito la Terra Santa il «il quinto Vangelo». Conoscere questa terra, la sua storia millenaria, il suo ambiente umano, geografico e culturale contribuisce efficacemente a una più vitale comprensione del messaggio della Sacra Scrittura. Oggi si è si è determinati nel credere che accanto al progressivo sviluppo della Storia della Salvezza esista anche una Geografia della Salvezza. E’ bello salutarci come sono soliti fare gli Ebrei, dopo il pellegrinaggio nella Città Santa, manifestando così il profondo anelito di voler sempre ritornare alle radici della loro fede: «l’anno prossimo a Gerusalemme».
Pellegrinaggi Pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio? Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino. Perché fare un pellegrinaggio? La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”). Come vivere il pellegrinaggio Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”) Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace). Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio. La pace dopo il pellegrinaggio La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…
Dettagli offerta: Pellegrinaggio in Terra Santa & Masada da Milano Viaggio Organizzato di 7 Giorni dal 25 Settembre al 1 Ottobre 2019 Da 1380 €
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L'offerta Comprende:
Viaggio aereo in classe economica con voli di linea.
Tasse aeroportuali e di sicurezza.
Un bagaglio da 10 Kg.
Trasferimenti visite ed escursioni da programma con bus dotati di aria condizionata.
Alloggio in case religiose o hotel 3/4 stelle in camere doppie con servizi.
Trattamento di pensione completa.
Ingressi ai siti indicati nel programma.
Guida locale cristiana parlante italiano (autorizzata dalla Commissione Pellegrinaggi in Terra Santa).
Auricolari per facilitare l’ascolto delle spiegazioni della Guida.
Assicurazione medico, bagaglio e annullamento viaggio.
Materiale in esclusiva a supporto viaggio.
Mance. -
L'offerta non comprende:
Quota iscrizione € 50.
Bevande.
Bagaglio in stiva.
Visite ed escursioni facoltative.
Extra di carattere personale.
Tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce: “le quote comprendono”. -
Supplementi e Riduzioni:
Supplementi
Camera singola: € 60 a notte
Bagaglio grande in stiva: su richiesta
Posto assegnato a bordo: su richiesta
Riduzioni
Bambino (2-12 anni non compiuti) in camera tripla con due adulti: 20%
Religiose e religiosi: 10% - Semaforo: nessuno