Pellegrinaggi Terra Santa
Pellegrinaggi nella Terra del Santo
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.
pellegrinaggi e viaggi in Terra Santa su misura per piccoli e grandi gruppi e per tutte le età, itinerari classici e personalizzati.
Fare un pellegrinaggio in Terra Santa, visitare la Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la Basilica della Nativita di Betlemme la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth.
Pellegrinaggi in Terra Santa Partenza da Roma
La terra donata da Dio al suo popolo, e che oggi si fa rientrare nell’area identificata soprattutto dai cristiani come Terra Santa è la regione meridionale che comprende, in gran parte, l’attuale Stato d’Israele. Nei secoli questo lembo di terra ha assunto varie denominazioni quali: Terra di Canaan, Palestina, Israele, Terra Promessa, Terra Santa, Terra dell’Alleanza. Oggi lo Stato d’Israele ha raggiunto circa 7,8 milioni di abitanti che rappresentano un mosaico di gente con retroterra etnici, stili di vita, religioni, culture, e tradizioni di ogni genere.
Pellegrinaggi
pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).
Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”) Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace). Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri (Sal 135). Il Sal 136 – la grande litania di ringraziamento – è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…
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Viaggio di Gruppo in Terra Santa da Roma Fiumicino per Tel Aviv Israele. Tour di 6 Giorni 5 Notti dal 27 Settembre al 2 Ottobre 2015. Pacchetto Pellegrinaggio comprende Volo diretto da Roma Fiumicino per Tel Aviv in Israele Alloggio in Hotel 3*** Sup e 4**** con trattamento di pensione completa Guida in Italiano Trasferimento in Bus GT. Escursioni e Assicurazione da 975 € a persona.
Operativo Voli:
27 settembre Roma Fiumicino - Tel Aviv Israele 10.45 – 15.10
2 ottobre Tel Aviv Israele - Roma Fiumicino 14.00 – 16.45
Pacchetto Pellegrinaggio in Terra Santa da Roma Fiumicino
Categoria
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Terra Santa da Roma
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Offerta
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Tour e Pellegrinaggio in Terra Santa da Roma
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Pacchetto Viaggio
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Volo diretto da Roma Fiumicino per Tel Aviv Soggiorno Assistenza
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Destinazione
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Betlemme Lago di Tiberiade Nazareth Gerusalemme Mar Morto Gerico
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Aeroporto di Partenza
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Da Roma Fiumicino
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Durata / Data
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6 Giorni / 5 Notti Dal 27 Settembre al 02 Ottobre 2015
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Servizi
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Guida in Italiano
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Hotel / Trattamento
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Hotel 3 Sup. / 4 Stelle in Pensione Completa
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Prezzo
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Da 975 € + 40 € Iscrizione
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Documenti per L'ingresso in Israele
Per i cittadini italiani e' richiesto il passaporto con validita’ residua di almeno 6 mesi dalla data di inizio del viaggio. cittadini di nazionalita’non italiana devono informarsi presso l’ambasciata israeliana sulla necessita’ di visto consolare da ottenersi prima della partenza.
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Altra Partenza Il 21 Novembre 2015
Dettagli del Tour Terra Santa e Giordania da Roma
Viaggio
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Pellegrinaggio Terra Santa Giordania
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Destinazione
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Israele, Palestina, Giordania
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Partenza
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Da Roma
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Durata
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8 Giorni 7 Notti
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Data
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Dal 12 Al 19 Novembre 2015
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Hotel
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3 Stelle/ 4 Stelle
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Trattamento
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Pensione Completa
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Prezzo
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1495€ + 20 € Iscrizione
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Programma del Tour Terra Santa e Giordania da Roma
1° Giorno: Roma – Tel Aviv – Nazareth
Raduno dei partecipanti all’aeroporto di Roma FCO e partenza per Tel Aviv con volo di linea EL AL. Arrivo all’aeroporto di Tel Aviv. Ritiro bagagli e disbrigo formalità. Trasferimento in Bus a Haifa per la visita del Monte Carmelo (se l’operativo voli lo consente). Al termine trasferimento a Nazareth, Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
2° Giorno: Nazareth – Tiberiade
Prima colazione in Hotel.
Visita della Basilica dell’ Annunciazione e
S. Messa. Proseguimento delle visite – Chiesa di San Giuseppe, Chiesa di San Gabriele e della Sinagoga. Pranzo.
Nel pomeriggio
trasferimento a Tiberiade.
Visite di Capharnaum, Monte delle Beatitudini, Tagba e Primato di Pietro. Al termine rientro in hotel a Nazareth.
Cena e pernottamento.
3° Giorno: Jerash – Petra
Dopo la prima colazione partenza per il confine ed ingresso in Giordania. Incontro con la guida e proseguimento per la visita di Jerash. Pranzo in ristorante.
Proseguimento per Petra. Arrivo e sistemazione in hotel. Santa Messa.
Cena e pernottamento.
4° Giorno: Petra – Amman
Prima colazione in hotel.
Intera giornata dedicata alla visita del sito di Petra. Santa Messa. Pranzo. In serata trasferimento ad Amman. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
5° Giorno: Madaba – Monte Nebo
Prima colazione in hotel.
Partenza per Madaba ed il Monte Nebo. Santa Messa. Proseguimento per il luogo del Battesimo e rinnovo Promesse Battesimali. Pranzo a Madaba. Nel pomeriggio rientro in Israele. Breve sosta sul Mar Morto e proseguimento per Betlemme. Arrivo in hotel e sistemazione in camera. Cena e pernottamento.
6° Giorno: Betlemme – Gerusalemme
Prima colazione in hotel. In mattinata visita di Betlemme – Basilica della Natività, Chiesa di Santa Caterina, Grotta di San Giuseppe, Grotta di San Girolamo, Grotta dei SS. Innocenti e celebrazione della Santa Messa.
Al termine visita del Campo dei Pastori. Pranzo. Nel pomeriggio
trasferimento a Gerusalemme. Visita al Monte degli Ulivi, Grotta del Pater Noster, Dominus Flevit, Chiesa del Getzemani, Grotta del Tradimento, la Tomba di Maria e Santa Messa. Rientro in hotel. Cena e Pernottamento
7° Giorno: Gerusalemme
Prima colazione in hotel e partenza per Gerusalemme.
Visita della Città Vecchia – Spianata delle Moschee, Chiese di Sant’Anna, Piscina Probatica, Chiesa della Flagellazione, Via Crucis e
Santo Sepolcro.
Pranzo. Nel pomeriggio visita Basilica del Santo Sepolcro e tempo libero a disposizione.
Santa Messa di chiusura pellegrinaggio. Al termine rientro a Betlemme per la cena ed il pernottamento.
8° Giorno: Gerusalemme – Tel Aviv – Roma
Prima colazione in hotel. Partenza per Gerusalemme. Visita del Monte Sion: Cenacolo, Chiesa della Dormizione, San Pietro in Gallicantu Pranzo. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto
. Disbrigo controlli di sicurezza e formalità d’imbarco.
Partenza dall’aeroporto di Tel Aviv.
Viaggi religiosi e pellegrinaggi: la Terra Santa
E’ il Luogo per eccellenza del turismo religioso. La Terra Santa, divisa tra Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese, rappresenta per ebrei, cristiani e musulmani un vero e proprio “santuario a cielo aperto”. E’ una destinazione unica nel mondo che condensa al suo interno testimonianze e simboli di inestimabile valore: per gli ebrei è la Terra Promessa dove Dio, tramite Mosè, ha guidato il suo popolo, per i cristiani è qui che si è compiuta la vicenda terrena di Gesù Cristo, mentre per i musulmani Maometto arrivò in Terra Santa giunse dopo un miracoloso viaggio.
Luoghi di Pellegrinaggi a Gerusalemme
Il Monte degli Olivi è un luogo sacro sia per gli Ebrei, che per i Cristiani. “E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi” (Matteo 26:30).*
Il Giardino del Getsemani, dove Gesù trascorse le sue ultime ore in preghiera prima di essere arrestato, prostrato ai piedi della montagna: “Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego" (Marco 14:32). Per arrivare là, Gesù attraversò la Valle di Cedron: “… Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli” (Giovanni 18:1).
La Chiesa di Paternoster, intitolata alla preghiera insegnata da Gesù ai suoi discepoli: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome…” (Matteo 6:9-13), la Chiesa Dominus Flevit (Il pianto di Nostro Signore): “Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo…” (Luca 19:41), e la Chiesa dell’Agonia, anche nota con il nome di Chiesa delle Nazioni, sede di alcuni splendidi mosaici che ritraggono l’agonia di Gesù. Secondo la tradizione, la Roccia dell’Agonia si trova all’interno della chiesa.
La Grotta dell’Agonia è ubicata non lontano dalla Tomba della Vergine Maria e dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena. Verso la cima del Monte degli olivi, sorge la Cappella dell’Ascensione: “Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo” (Atti 1:9).
Il Monte Zion fu teatro di alcuni eventi importantissimi citati nel Vangelo, fra cui l’Ultima Cena, l’istituzione dell’Eucarestia e della Pentecoste. Nella Sala Superiore di questo complesso, o Coenaculum, si compì l’evento in cui ”…preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Luca 22:19-20).
La chiesa di San Pietro in Gallicantu sorge sopra la casa del Sommo Sacerdote Caifa: “Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani” (Matteo 26:57), e commemora l'infedeltà di San Pietro che rinnegò Gesù, dopo il suo arresto: “Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco."” Luca 22:57). Il Monte Zion è anche il sito dell’Abbazia della Dormizione, dove Santa Maria cadde in un "sonno eterno" e la Tomba di Davide.
Il Muro Occidentale ed il Tunnel del Muro Occidentale, il Duomo della roccia e la Moschea Al-Aqsa sono fra i siti che caratterizzano la Città Santa di Gerusalemme.
La Piscina di Bethesda è il luogo dove Gesù guarì un infermo di sabato: “Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina” E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato” (Giovanni 5: 8-9).
Il punto culminante per ogni pellegrinaggio è forse rendere omaggio alla Passione di Cristo percorrendo la Via Dolorosa, la via della penitenza, che è la strada che Gesù percorse sulla via del Calvario: “Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.” (Giovanni 19:17-18). Le ultime cinque delle 14 stazioni della Via Dolorosa sono situate nella Chiesa del Santo Sepolcro, luogo della crocifissione e della resurrezione di Gesù.
Il Monastero della Croce è un impressionante monastero costruito simile a una fortezza – secondo la tradizione – dove cresce l’albero che ha fornito il legno per la croce sulla quale Gesù fu crocefisso:: “…Essi lo uccisero appendendolo a una croce” (Acts 10:39).
Yad Vashem, l’autorità preposta alla rimembranza dei martiri ed eroi dell’olocausto è il Memoriale Israeliano delle Vittime dell’Olocausto perpetrato dai Nazisti. Rendere omaggio ai sei milioni di vittime dell’olocausto è il mezzo per esprimere la necessità di preservarne la memoria ed atto a prevenire la ricorrenza di questo tipo di eventi bestiali. Yad Vashem è inoltre la memoria costante di quanto facilmente l’umanità può degradarsi a malvagità abissali di incomprensibile crudeltà.
Yad Vashem invita i visitatori a studiare questo capitolo di storia e ad avvicinarsi ai sei milioni, cui furono negati i diritti basilari della vita solo per il fatto di essere Ebrei. I loro sogni e le loro speranze non si avvereranno, ma il visitatore potrà aggiungere il proprio nome all’impegno collettivo di non dimenticare e di non permettere che accada mai più.
Ein Karem, a sud-ovest di Gerusalemme, è famosa per la Chiesa della Visitazione, in commemorazione della visita di Santa Maria a Santa Elisabetta, e per la Chiesa di San Giovanni Battista, in commemorazione della nascita di San Giovanni: “In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda, Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta” (Luca 1:39-40).* Uno straordinario reperto è stato rinvenuto vicino a Ein Karem: la Grotta di Giovanni Battista nel Kibbutz Tzuba.