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Pellegrinaggi in Turchia
Non molti paesi al mondo presentano caratteristiche così interessanti nella loro diversità e primitiva originalità come i luoghi della Turchia, che furono scenario del fiorire del cristianesimo, nato in Palestina con la presenza di Gesù di Nazaret. Il territorio del Paese è di circa 779.452 Kmq, insiste in parte in Europa e, in gran misura, nel continente Asiatico. Oggi la popolazione è di circa 66.500.000 circa, la capitale è Ankara. I cittadini turchi al 98% sono di religione musulmana, di rito sunnita. Nelle regioni orientali vi sono anche sciiti e alaviti. L’Ordinamento statale è una Repubblica di tipo parlamentare. La Turchia, per le sue molteplici varietà geofisiche, culturali, storiche e archeologiche, offre ai visitatori una possibilità straordinaria di poter coniugare l’aspetto culturale con quello religioso.
Istanbul tra storia e culto
Tra i vari luoghi che si visitano non può mancare di fare, seppur brevemente, un riferimento a Istanbul, già Bisanzio e Costantinopoli nei secoli, bellissima metropoli che si affaccia sul Bosforo, ricca di storia e di tradizioni crocevia di popoli e razze. Istanbul offre la possibilità di visitare la Moschea del sultano, la Moschea Blu, Santa Sofia, San Salvatore in Chora, l’Ippodromo, le Piscine, il Topkapi, e il Gran Bazar, oltre alcune Chiese cattoliche quali quella dedicata a San Antonio dei Frati Francescani Conventuali e quella dello Spirito Santo presso la Nunziatura. Certamente non può non essere ricordata la Cappadocia ricca di Cappelle rupestri presenti nella Valle di Göreme luoghi dove, le prime comunità cristiane, celebravano l’Eucaristia, l’emozionante spettacolo dei “canini della fate” e le città sotterranee di Kaymakli, nei villaggi di Avcilar e Uchisar già abitate fin dal V sec. a.C.. Per i cristiani, quindi, significa ritornare nei luoghi dove la fede, per la presenza di Paolo di Tarso, gli Apostoli, i primi Padri della Chiesa, si è sviluppata ed è fiorita. La Turchia è, infatti, piena di “memorie” bibliche e patristiche, e si può affermare che la vita e la storia della Chiesa dei primi secoli è legata ai luoghi di questa regione. Qui si è avuta la presenza e la predicazione di alcuni apostoli quali Pietro, Giovanni e Paolo; qui sono sorte, dopo Gerusalemme, le prime e più vivaci comunità, si pensi ad Antiochia, Efeso, Smirne, e le Chiese dell’Apocalisse, in gran parte fondate dagli apostoli stessi; qui è nato Paolo, Apostolo delle genti e vi ha compiuto buona parte dei suoi viaggi annunciando il Vangelo e costruendo la sua teologia; qui è situata la tomba di San Giovanni Apostolo prediletto da Gesù.
In alcune località della Turchia sono stati celebrati i primi Concili quali quelli di: Nicea, Efeso, Calcedonia, che costituiscono i fondamenti della teologia cattolica; qui abbiamo avuto illustri Padri della Chiesa e un monachesimo fiorente, basti pensare proprio alla Cappadocia, con eccezionali campioni della fede che con il loro sangue hanno fecondato questa terra e testimoniato la Pasqua del Signore Gesù, si pensi a Sant’Ignazio d’Antiochia, a San Policarpo, Basilio di Cesarea, Gregorio di Nanzianzo, Gregorio di Nissa; qui, infine, troviamo radicata la ricca tradizione liturgica orientale e la profonda spiritualità dell’ortodossia bizantina. Non bisogna dimenticare che la tradizione indica la presenza a Efeso anche di Maria Santissima al seguito di Giovanni Apostolo. Le origini della Chiesa, l’esperienza delle prime comunità, così come illustrateci dagli “Atti degli Apostoli”, dalle lettere apostoliche, tramandateci dai Padri della Chiesa, e dagli atti dei primi Concili, hanno reso la Turchia come sfondo geografico e culturale.
Tutti questi motivi suscitano certamente il desiderio, di molti gruppi di persone, di visitare i luoghi, più rilevanti della Turchia, capaci di fondere la bellezza dei paesaggi, l’approfondimento dei siti archeologicamente interessanti non mancando di attirare l’attenzione verso il Sacro che questa terra richiama al cuore e alla mente dei credenti facendo sì che il cammino intrapreso, divenga un vero e proprio corso “biblico patristico” itinerante.