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Pellegrinaggio a Lourdes partenza con Volo Charter da Pisa Pacchetto 5 Giorni dal 1 al 5 Settembre 2016 da 640 €

Offerte Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa. Viaggio Religioso di 5 Giorni 4 Notti dal 1 al 5 Settembre 2016. Pacchetto viaggio & Pellegrinaggio comprende volo diretto da Pisa per Lourdes Alloggio in Hotel 4 Stelle in Pensione Completa bevande incluse Trasferimenti Pellegrinaggio con Guida Spirituale Assistenza ed Assicurazione da 640 € a persona

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Categoria

Pellegrinaggi Mariani a Lourdes da Pisa

Offerta

Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Pacchetto Viaggio

Volo Charter Da Pisa Transfert Hotel Pellegrinaggio Assistenza

Destinazione

Lourdes

Partenza da

Da Pisa

Durata / Data

5 Giorni 4 Notti dal 1 al 5 Settembre 2016

Servizi

Guida Spirituale

Hotel / Trattamento

Hotel 4 Stelle in Pensione Completa + Bevande ai Pasti

Prezzo

640 € + 30 € Iscrizione + 55 € Tasse Aeroportuali

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

1° Giorno 1°  Settembre 2016 : Pisa - Lourdes
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Pisa San Giusto e partenza per Lourdes con volo diretto Charter alle ore 15.30. Arrivo alle ore 17.30, all’arrivo trasferimento in Hotel, assegnazione delle camere, cena e pernottamento.

2° Giorno 2 Settembre 2016: Permanenza a Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle attività religiose : partecipazione della Santa Messa tutti i giorni in italiano alle ore 1100 , S. Rosario alla Grotta alle ore 18.00. Tempo a disposizione per recarsi alle piscine,confessione in lingua italiana, Via Crucis, Fiaccolata e visita ai luoghi di S. Bernadette.

3° Giorno 3 Settembre 2016: Attività Religiose a Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle attività religiose : partecipazione della Santa Messa tutti i giorni in italiano alle ore 1100 , S. Rosario alla Grotta alle ore 18.00. Tempo a disposizione per recarsi alle piscine,confessione in lingua italiana, Via Crucis, Fiaccolata e visita ai luoghi di S. Bernadette.

4° Giorno 4 Settembre 2016: Funzioni Religiose a Lourdes
Pensione completa in Hotel a Lourdes. Giornate dedicate alle attività religiose : partecipazione della Santa Messa tutti i giorni in italiano alle ore 1100 , S. Rosario alla Grotta alle ore 18.00. Tempo a disposizione per recarsi alle piscine,confessione in lingua italiana, Via Crucis, Fiaccolata e visita ai luoghi di S. Bernadette.

5° Giorno 5 Settembre 2016: Lourdes - Pisa
Prima colazione in Hotel a Lourdes. Tempo disposizione. Trasferimento in aeroporto. Partenza per Pisa alle ore 16.30 con arrivo alle ore 18.30.

N.B.: Il viaggio è confermato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Operativo voli diretti: Pisa / Lourdes / Pisa ( Orario soggetti da riconferma )

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

1 Settembre

Pisa

15:30

Lourdes

17:30

5 Settembre

Lourdes

16:30

Pisa

18:30

Altre Partenza per il pellegrinaggio a Lourdes Da Pisa

Pellegrinaggi a Lourdes da Pisa

Offerta

Data di Partenza

Durata

Prezzo

Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Dal 1 al 5 Settembre

5 Giorni

Da 640 €

Pellegrinaggio a Lourdes con volo diretto Charter da Pisa

Dal 5 al 8 Settembre

4 Giorni

Da 610 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Visita a Carcassonne

Dal 19 al 22 Luglio

4 Giorni

Da 450 €

Pellegrinaggio a Lourdes da Pisa con Visita a Carcassonne

Dal 13 al 16 Settembre

4 Giorni

Da 450 €

Lourdes la destinazione dei pellegrinaggi più visitata al mondo per il Pellegrinaggio

Lourdes: la città dei pellegrinaggi Preghiere Grazie miracoli e delle apparizioni
Lourdes:La destinazione dei pellegrini di tutto il mondo
Lourdes:  ("Sono impaziente di andare a Lourdes, di fare un viaggio un pellegrinaggio a Lourdes"). Lourdes è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini di tutto il mondo, questa piccola cittadina situata nel sud ovest della Francia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Lourdes: si tratta principalmente di malati, che sperano di essere guariti dalle acque sante. La fama di Lourdes è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna, Bernadette Soubirous. Ecco perché la città sia visitata da tanti pellegrini volontari. ogni anno sono più di 100 mila pellegrini che si vanno per aiutare disabili e malati a Lourdes.
11 febbraio del 1858 la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette. nello stesso anno le apparizioni furono ben 18, durante una delle apparizioni la Madonna fece sgorgare acqua dalla roccia sovrastante le grotte Massabielle. da allora Lourdes è diventata la citta sacra per i pellegrinaggi e pochi anni dopo venne creata la Basilica dell'Immacolata Concezione, chiamata anche Basilica Superiore di Lourdes
Lourdes negli ultimi anni è diventata la destinazione la più frequentata dei fedeli pellegrini cristiani e cattolici
I Pellegrini che vanno a Lourdes sono Legati alle acque sacre della grotta di Lourdes per guarigioni e tanto altro a Lourdes. L'acqua salvifica di Lourdes viene offerta gratuitamente a tutti i pellegrini che vanno e visitano Lourdes
Alloggi & Hotel a Lourdes
A Lourdes ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. il secondo posto tra le città francesi nel settore alberghiero, dietro alla capitale Parigi. Hotel, alberghi, ostelli, campeggi: potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi vicini al Santuario di Lourdes
Come andare a Lourdes
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Lourdes. Si puo andare con il bus pullman il treno, scendendo alla stazione di Tarbes-Lourdes. Esistono collegamenti diretti da Parigi, Marsiglia e Tolosa e dall'Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia . Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo. E' possibile arrivare a Lourdes in aereo, atterrando all'aeroporto di Tarbes-Lourdes, a pochi chilometri da Lourdes e Tolasa.
Documenti necessari per il Pellegrinaggio a Lourdes
Per gli adulti è richiesta la carta d’identità valida per l'ingresso a Lourdes e per l’espatrio in corso di validità o il passaporto individuale. Per i minori è necessario essere iscritti sul passaporto di un genitore o possederne uno proprio, o il certificato di nascita autenticato dalla Questura (carta bianca). per poter andare a Lourdes nessun altro documento è riconosciuto valido.
Al momento della partenza per Lourdes la mancanza o irregolarità dei documenti personali del cliente non comporta responsabilità dell’organizzatore e quindi perdita totale della quota di partecipazione al viaggio a Lourdes
Perché fare il Pellegrinaggio ?
A partire dal 1300 quando papa Bonifacio VIII istituì il primo Giubileo, ogni fedele cattolico è invitato a fare un pellegrinaggio nell'anno giubilare. Alcune "tappe" del pellegrinaggio erano: Ur dei Caldei, ove Abramo sentì la parola del Signore; il monte Sinai, ove Mosè ebbe la rivelazione del nome di Dio e il dono del Decalogo; il monte Nebo, ove Mosè poté guardare la Terra promessa, senza tuttavia poterla raggiungere; Nazareth, luogo della concezione e della nascita di Gesù, accanto alla Madre e al suo lavoro quotidiano; Betlemme, ove Cristo venne alla luce e i pastori e i magi diedero voce all'adorazione dell'intera umanità e risuonò l'augurio di pace degli angeli; Gerusalemme, il Cenacolo e i luoghi dove Cristo ha dato la sua vita e l'ha poi ripresa nella risurrezione; Damasco, luogo della conversione di Paolo; Atene, ove Paolo tenne nell'Areopago un discorso che il Papa giudica "il simbolo stesso dell'incontro del Vangelo con la cultura umana.

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Weekend a Medjugorje Partenza in Aereo da Milano Pellegrinaggi 2 Giorni dal 10 al 11 Ottobre 2015 da 395 €

Weekend a Medjugorje Partenza in Aereo da Milano Pellegrinaggi 2 Giorni dal 10 al 11 Ottobre 2015. Pacchetto Viaggio Volo da Milano Malpensa Hotel Trasferimenti e Pellegrinaggi in pensione Completa da 395 € + 35 € Iscrizione

 

 

Pacchetto Weekend a Medjugorje da Milano Malpensa Pellegrinaggio di 2 Giorni

Categoria

Medjugorje Da Milano

Offerta

Weekend Pellegrinaggio a Medjugorje Da Milano

Pacchetto Viaggio

Medjugorje da Milano Volo + Hotel + Guida

Destinazione

Medjugorje

Partenza da

Da Milano Malpensa

Durata / Data

Weekend 2 Giorni 1 Notti Dal 10 al 11 Ottobre 2015

Servizi

Assistente Sprirituale Tecnica

Hotel / Trattamento

Hotel 3 Stelle Pensione Completa + Bevande

Prezzo

395 € + 35 € Quota d’Iscrizione

Programma del Weekend a Medjugorje in Aereo da Milano

1° Giorno: Milano Malpensa - Mostar - Medjugorje:
Due ore prima della partenza ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Milano Malpensa. Operazioni di imbarco e partenza con volo speciale per Medjugorje.Arrivo a Mostar dopo un'ora e 15 minuti di volo e trasferimenti in pullman a Medjugorje. Durante la permanenza a Medjugorje il programma prevede la partecipazione alle liturgie, alle adorazioni serali, agli incontri con i frati francescani, alla salita al Podbrdo (la collina delle prime apparizioni) e al Krizevac (il monte della grande Croce). Inoltre sono previsti con alcune Comunità presenti a Medjugorje: la Comunità "Cenacolo" di Suor Elvira, il "Villaggio della Madre" fondato da Padre Slavko Barbaric, la Comunità della "Famiglia Ferita" di Suor Cornelia, ecc.

Ultimo Giorno: Medjugorje - Mostar - Milano Malpensa:
In mattinata fine delle attività religiose e pranzo in Hotel a Medjugorje. Dopo la funzione serale trasferimento in tempo utile all'aeroporto di Mostar, operazioni di imbarco e partenza con volo speciale per Milano. Arrivo in serata in Aeroporto di Milano Malpensa.

Pellegrinaggi a Medjugorje da Milano

pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).

Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri la grande litania di ringraziamento è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

Cos'è Medjugorje
Medjugorje: dal 1981 la Regina della pace appare.
Da un quarto di secolo la Madonna, che qui si è presentata con il titolo di “Regina della Pace”, continua a mostrarsi a sei veggenti. E’ una continuità che mai si era manifestata in tutta la storia delle apparizioni “pubbliche” e che dunque carica di un significato particolare questo segno.
Le apparizioni della Regina della Pace sono caratterizzate dai messaggi che, ogni giovedì, dal 1° marzo 1987 e poi ogni 25 del mese sino a oggi, la Madonna dà alla Parrocchia di Medjugorje tramite la veggente Marija, affinché vengano successivamente trasmessi in tutto il mondo.
Medjugorje era, fino al 1981, un piccolo paese, il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”; da un lato il Krizevac, sul quale nel 1933 era stata eretta una croce a ricordo dell’Anno Santo della redenzione, e dall’altro il Crnica, nel cui territorio si trovano la collina del Podbrdo, luogo delle prime apparizioni e la frazione di Bijakovici dove abitavano i veggenti.
Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio del 24 giugno 1981 e dopo alcuni giorni si formò il gruppo dei sei veggenti (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan, Jakov e Marija, che chiesero alla luminosa figura chi fosse.
Ella rispose loro di essere la “Beata Vergine Maria”.
Con diverse forme le apparizioni continuano fino ai giorni nostri in quello che era uno sconosciuto villaggio, neppure presente nelle cartine della Jugoslavia comunista.
Uno degli aspetti più singolari di queste apparizioni è rappresentato dalla rivelazione dei dieci segreti che la Regina della Pace ha effettuato a tre dei sei veggenti.
Questi eventi saranno rivelati tre giorni prima del loro svolgimento tramite un sacerdote incaricato.

I segreti segneranno il tempo nel quale il “male” verrà sconfitto e si entrerà nella dimensione del nuovo mondo di pace.Un segnale forte di speranza arriva da Medjugorje.

Medjugorje significa tra i monti.
La parrocchia di Medjugorje è composta di cinque villaggi adagiati fra due colline, il Krizevac (monte della croce) sovrastato da una grande croce di cemento, e lo Crnica sulle cui falde si trova la località detta Podbrdo (“collina delle apparizioni” luogo della prima apparizione il 24/giugno 1981) che vuol dire “ai piedi del colle”, in tutto poco più di tremila abitanti. A Medjugorje vivono i discendenti di quei croati che vi emigrarono ai tempi delle grandi trasmigrazioni dei popoli nel VII° secolo dopo Cristo. Questi accolsero quasi subito la religione cristiana, lo confermano i resti di antichissimi monasteri lungo la costa della Dalmazia e all’interno della Croazia. Verso metà del XIII° secolo arrivarono nella Bosnia Erzegovina i frati francescani, come missionari, che in seguito ricevettero dalla Santa Sede la custodia di queste regioni, affidate loro ufficialmente. Ci furono in seguito quattro secoli di dominazione turca, più precisamente dal 1482 al 1878. I francescani che poterono nascondersi fra le famiglie, non solo riuscirono a salvarsi, ma tennero viva la fede cristiana tra quelle popolazioni, affrontando sacrifici, persecuzioni e rischi di ogni genere. La parrocchia di Medjugorje fu fondata il 15 maggio 1892 e la prima chiesa parrocchiale fu ultimata nel 1897, sotto la protezione di san Giacomo, patrono dei pellegrini, essa appartiene alla diocesi di Mostar–Duvno. I lavori dell’attuale chiesa iniziarono nel 1937, ma furono interrotti per la guerra. Terminato il conflitto ripresero la costruzione, e l’attuale chiesa fu consacrata il 19 gennaio 1969."...ma ricorda a Medjugorje sarai un pellegrino in cerca di Gesù e non un turista...!"

Medjugorje la città dei pellegrinaggi
Medjugorje: la città dei pellegrinaggi Preghiere Grazie miracoli e delle apparizioni
Medjugorje è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini. questa piccola cittadina situata in Bosnia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Medjugorje La fama di andare a Medjugorje è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna
La Madonna di Međjugorje, detta anche Regina della Pace è l'appellativo con cui viene chiamata dai credenti la venerata Maria, madre di Gesù, in seguito ad alcune apparizioni, queste apparizioni mariane sarebbero tuttora in atto. I veggenti affermano di aver ricevuto la prima apparizione della Vergine Maria il 24 giugno 1981. Per questo motivo Međjugorje è diventata meta di numerosi pellegrinaggi.
A Medjugorje ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi
Come andare a Medjugorje
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Medjugorje. Si puo andare in bus in nave o in aereo. Esistono collegamenti diretti da tutta l’Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia con voli diretti di linea charter per Spalato o Mostar. Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo ed acquistare Pacchetti pellegrinaggi volo Hotel transfert guida  visite ed assistenza

Aiosardegna é un Tour Operator che Organizza Pellegrinaggi a Medjugorje con Partenze da Milano

 

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Offerte Pellegrinaggi a Medjugorje da Milano Valide __________________________________________________________________________ Pacchetti Pellegrinaggi Medjugorje da Milano Scadute

Pellegrinaggi a Medjugorje da Milano

Aiosardegna è un Tour Operator specializzato in pellegrinaggi itinerari mariani & Biblici & turismo culturale. Ha la sede in Sardegna con siti internet
www.iviaggidellafede.it ; www.aiosardegnavacanze.com ; www.aiosardegna.it
Le Offerte & proposte di Aiosardegna sono disponibili sui siti internet con prenotazioni online con un ricco catalogo e Pacchetti pellegrinaggi, viaggi culturali & itinirari Mariani
Leader nell'organizzazione di pellegrinaggi per gruppi & individuali in Aereo in Bus per Lourdes, Medjugorje Terra Santa, Fatima, Santiago di Compostela San Giovanni Rotondo , Roma, Cascia, Assisi, Loreto con Partenze da tutti gli aeroporti Italiani dalla Sardegna da Milano da Roma dalla Sicilia da Bari da Bergamo da Bologna da Torino da Napoli da Pisa
Aiosardegna propone anche una grande scelta di offerte di viaggi turistici e culturali & Crociere in tutto il mondo ( Europa, paesi Baltici , Scandinavia , Russia, Turchia , Medio Oriente , Iran , Africa , Caraibi , America Argentina Messico ) dalla Sardegna da Cagliari da Alghero da Olbia da Milano da Roma

 Calendario Partenze 2016 Medjugorje da Milano Malpensa

Medjugorje Partenze da Milano Malpensa (voli Albastar)

Data di Partenza

Partenza da

Durata

Prezzi

18-19 Marzo

Da Milano

2 Giorni

€ 435 + € 35

25-28 Aprile

Da Milano

4 Giorni

€ 540 + € 35

28 Aprile - 1 Maggio

Da Milano

4 Giorni

€ 560 + € 35

1-4 Maggio

Da Milano

4 Giorni

€ 560 + € 35

2 Giugno in giornata

Da Milano

1 Giorno

€ 330 + € 35

24-27 Giugno (35° Anniversario)

Da Milano

4 Giorni

€ 560 + € 35

30 Giugno - 3 Luglio (ritorno EasyJet da Spalato

Da Milano

4 Giorni

€ 495 + € 35

1-6 Agosto (Festival dei Giovani - voli EasyJet)

Da Milano

6 Giorni

€ 580 + € 35

13-16 Agosto (Assunta - voli EasyJet)

Da Milano

4 Giorni

€ 510 + € 35

1-4 Settembre

Da Milano

4 Giorni

€ 560 + € 35

9-12 Settembre (Esaltazione della Croce)

Da Milano

4 Giorni

€ 560 + € 35

8 Ottobre in giornata

Da Milano

1 Giorno

€ 330 + € 35

 

l' anno 2016 sara speciale perche il Papa Francesco ha proclamato un giubileo della misericordia e ha chiesto che ciascuno compia un pellegrinaggio

Speciale Anno Giubilare: Il pellegrinaggio a Medjugorje: un tempo di grazia per ognuno di noi per immergersi nella tenerezza di Dio.

Medjugorje la città dei pellegrinaggi

Medjugorje la città dei pellegrinaggi
Medjugorje: la città dei pellegrinaggi Preghiere Grazie miracoli e delle apparizioni
Medjugorje è la città dei pellegrinaggi miracoli, dei pellegrini. questa piccola cittadina situata in Bosnia, è una destinazione molto frequentata dei pellegrini da tutto il mondo. Merito della religione cattolica e dei miracoli avvenuti che hanno reso questo posto un vero e proprio santuario di pellegrinaggi. Ogni anno sono milioni dei pellegrini viaggiatori che vanno a Medjugorje La fama di andare a Medjugorje è dovuta alle Visioni Mariane alle apparizioni della Madonna
La Madonna di Međjugorje, detta anche Regina della Pace è l'appellativo con cui viene chiamata dai credenti la venerata Maria, madre di Gesù, in seguito ad alcune apparizioni, queste apparizioni mariane sarebbero tuttora in atto. I veggenti affermano di aver ricevuto la prima apparizione della Vergine Maria il 24 giugno 1981. Per questo motivo Međjugorje è diventata meta di numerosi pellegrinaggi.
A Medjugorje ci sono tante strutture alberghiere turistiche Hotel pensioni. potrete trovare di tutto e di più, a seconda dei vostri desideri obiettivi e budget. ci sono hotel pensioni low cost a prezzi economici e bassi
Come andare a Medjugorje
Sono diversi i mezzi di trasporto che potete utilizzare per arrivare a Medjugorje. Si puo andare in bus in nave o in aereo. Esistono collegamenti diretti da tutta l’Italia da Roma dalla Sardegna da Milano da Bergamo da Napoli da Bari da Torino da Bologna dalla Sicilia con voli diretti di linea charter per Spalato o Mostar. Esistono anche viaggi organizzati dalle agenzie di viaggi e Tour Operator per chi desidera viaggiare in gruppo ed acquistare Pacchetti pellegrinaggi volo Hotel transfert guida  visite ed assistenza

Aiosardegna é un Tour Operator che Organizza Pellegrinaggi a Medjugorje con Partenze da Milano

 

Significato dei Pellegrinaggi

Pellegrinaggi : Che cos’è un pellegrinaggio?
il pellegrinaggio è un viaggio organizzato compiuto per devozione, ricerca spirituale o penitenza verso un luogo considerato sacro
In tutte le grandi religioni storiche esistono indicazioni, forme, destinazioni e finalizzazioni, del pellegrinaggio.
Nel mondo cristiano sono esistite due forme di pellegrinaggio, in seguito collegate e fuse tra loro:
Il pellegrinaggio devozionale
Il pellegrinaggio penitenziale
Il pellegrinaggio devozionale esiste fin dall'epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da sant'Elena, madre di Costantino I, nel IV secolo.
Il mausoleo di Elena è un monumento funerario di età romana che si trova a Roma,Al mausoleo si accede da via Casilina tramite via di San Marcellino, adiacente alla chiesa Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros. Il mausoleo dà il nome alla zona: da torre delle pignatte
Il pellegrinaggio penitenziale, o espiatorio, invece ha origini più tarde, legate a tradizioni di origini insulari (anglosassoni e soprattutto irlandesi), dove si diffuse nell'alto medioevo per venire poi esportato nel continente europeo dai missionari nel VI e VII secolo. Le prime notizie di pellegrinaggi penitenziali diretti a

una specifica meta risalgono all'VIII secolo. I pellegrini avevano anche alcuni segni non infamanti che li contraddistinguevano:il pellegrinaggio era stato rispettivamente a Gerusalemme, Roma o Santiago di Compostela
Nel mondo cattolico i pellegrinaggi per antonomasia sono quello a Gerusalemme, in Terra Santa, a Roma e a Santiago di Compostela; il termine pellegrino è usato a proposito solo per quest'ultima meta: il pellegrino diretto a Roma veniva chiamato in spagnolo romería, e anche nell'italiano antico il termine romeo indicava il pellegrino.

Principali luoghi di pellegrinaggio
Le tre mete storiche dei pellegrinaggi erano: Gerusalemme-Terra Santa, Roma e Santiago de Compostela.
A questi tre pellegrinaggi si sono aggiunti quelli diretti ai vari Sacri Monti ed ai principali luoghi d'apparizione Mariani: Guadalupe, Caravaggio, Lourdes, Fatima, Medjugorje. Oltre che a luoghi particolari legati alla Madonna come Leuca, Częstochowa e Loreto o luoghi legati a santi particolarmente importanti come Assisi e Croagh Patrick in Irlanda.

Attualmente ogni stato cattolico è legato ad un particolare pellegrinaggio: per l'Italia Padova, Roma, Assisi, Loreto; per la Spagna Santiago de Compostela e Garabandal; per la Polonia Częstochowa, per il Portogallo il Santuario di Nostra Signora di Fatima, il Santuario Alexandrina di Balazar, il Santuario di Cristo-Rei; per la Francia, Lourdes; per il Messico la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, per l'Irlanda Croagh Patrick. Al di fuori dei paesi cattolici i pellegrinaggi principali sono quelli di Gerusalemme-Terra Santa Medjugorie in Bosnia ed Erzegovina Lourdes in Francia
le tradizioni di pellegrinaggi esistono in molte altre culture e religioni: in India per esempio esistono un gran numero di luoghi sacri, che attirano fedeli dell'Induismo, Sikhismo e di altre religioni e sette. In Giappone esiste un tipo di pellegrinaggio detto junrei che consiste nel visitare un numero fisso e definito di templi in un ordine dato. L'esempio più popolare di questo tipo di pellegrinaggio è il pellegrinaggio henro sull'isola di Shikoku.
Pellegrinaggi In Italia: Roma, Assisi, Loreto, San Giovanni Rotondo, San Gabriele dell' Addolorata, Oropa
Pellegrinaggi in Europa: Lourdes, Fatima, Medjugorje, Santiago de Compostela
Pellegrinaggi Medio Oriente: La Mecca, Gerusalemme e Palestina, Lalibela
Pellegrinaggi in Africa: Tunisia Algeria Marocco Ghana

Itinerari Religiosi Mariani & Biblici

Sono le vie percorse sin dall'antichità dai pellegrini, che oggi fungono anche da itinerari di grande richiamo turistico. Il turismo religioso è la forma di turismo che ha come principale obiettivo la fede e quindi la visita ai luoghi religiosi (come santuari, chiese, conventi, abbazie, eremi e luoghi sacri
Il Consiglio d’Europa, il 23 ottobre 1987, ha definito 29 grandi itinerari culturali, riconoscendo tra questi alcuni percorsi religiosi, ritenuti di primaria importanza anche culturale oltre che spirituale..

Perché fare il Pellegrinaggio ?

A partire dal 1300 quando papa Bonifacio VIII istituì il primo Giubileo, ogni fedele cattolico è invitato a fare un pellegrinaggio nell'anno giubilare. Alcune "tappe" del pellegrinaggio erano: Ur dei Caldei, ove Abramo sentì la parola del Signore; il monte Sinai, ove Mosè ebbe la rivelazione del nome di Dio e il dono del Decalogo; il monte Nebo, ove Mosè poté guardare la Terra promessa, senza tuttavia poterla raggiungere; Nazareth, luogo della concezione e della nascita di Gesù, accanto alla Madre e al suo lavoro quotidiano; Betlemme, ove Cristo venne alla luce e i pastori e i magi diedero voce all'adorazione dell'intera umanità e risuonò l'augurio di pace degli angeli; Gerusalemme, il Cenacolo e i luoghi dove Cristo ha dato la sua vita e l'ha poi ripresa nella risurrezione; Damasco, luogo della conversione di Paolo; Atene, ove Paolo tenne nell'Areopago un discorso che il Papa giudica "il simbolo stesso dell'incontro del Vangelo con la cultura umana

Le festività nella religione cristiana

Le festività nella religione cristiana sono numerose, alcune delle quali considerate feste di precetto (nelle quali cioè il fedele ha l'impegno di partecipare alla celebrazione della Eucarestia). Le più importanti feste sono la Pasqua (la domenica successiva alla prima luna di primavera), in cui si ricorda la risurrezione di Gesù Cristo al cielo; il Natale (25 dicembre, 6 o 7 gennaio a seconda della confessione), in cui si ricorda la nascita di Gesù; l'Epifania (6 gennaio) in cui si ricorda la manifestazione di Gesù a tutti i popoli, si celebra l'effusione dello Spirito Santo, dono del Risorto, e la nascita della Chiesa. La quaresima è un periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua. Il Corpus Domini nel calendario liturgico cattolico rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore del Giovedì Santo.

Pellegrinaggi a Medjugorje da Milano

pellegrinaggi Che cos’è un pellegrinaggio?
Pellegrinaggio è un percorso di conversione in cui l’uomo si mette in contatto con Dio. Lasciare il proprio ambiente, mettersi in cammino verso un traguardo al termine del quale non solo incontrare il Signore, ma ritrovare anche se stessi. Ecco le parole del teologo S.E. Mons. Bruno Forte su come il pellegrino deve vivere il suo cammino.
Perché fare un pellegrinaggio?
La risposta a questa domanda parte dal cuore stesso della fede cristiana: i discepoli di Gesù non credono in un Dio astratto, generico, lontano dalla vicenda umana, ma nel Dio che è entrato nella storia, che ha parlato ai santi e ai profeti e si è fatto carne nella pienezza del tempo. Il cristianesimo non è la religione della salvezza dalla storia, ma della salvezza della storia, di una salvezza cioè che passa attraverso gli eventi e le parole intimamente connessi in cui si compie l’autocomunicazione divina. Ecco perché i luoghi in cui si è svolta la storia della rivelazione sono così importanti per la fede dei Cristiani: essi fanno comprendere meglio quanto Dio ha voluto dirci di sé, aiutandoci ad entrare nel Suo linguaggio ad assaporare in profondità le Sue parole. Le pietre dei Luoghi Santi nutrono la fede dei figli di Dio (in ebraico eben = pietra richiana ben = figlio, il che consente il gioco di parole che per esempio è evocato dalla frase di Gesù in Mt 3,9: “Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre”).
Come vivere il pellegrinaggio
Perché il pellegrinaggio produca questi frutti è necessario prepararsi ad esso e viverlo nella maniera più intensa: è la stessa Scrittura che ci dice come. Lo fa attraverso i Salmi che venivano pregati e cantanti durante la salita a Gerusalemme, meta del continuo pellegrinaggio del popolo dell’Alleanza. Le condizioni necessarie sono così descritte: il pellegrino deve avere ben presente il suo punto di partenza, l’insieme cioè di quelle domande profonde, che sono alla base dell’angoscia esterna ed interna ad ogni cuore (si legga il Sal 120: “Nella mia angoscia …”)  Insieme a questa presa di coscienza, però, il pellegrino deve invocare gli occhi della fede per riconoscere il Pellegrino divino che cammina con lui, il Signore, custode d’Israele (Sal 121: “Il Signore è il Tuo custode”; in questo Salmo ritorna sei volte la radice del verbo shamar = custodire. Shomer è il custode). Il pellegrinaggio così intrapreso diventa memoria della vita: memoria della gioia e del dolore, delle speranze e delle delusioni, ma anche della fedeltà di Dio (Sal 123: guardare al Signore a partire dalla prova e Sal 124: far memoria della fedeltà di Dio che mai ci abbandona). La memoria della prova si traduce così nell’invocazione piena di speranza (Sal 125: alla stabilità di Gerusalemme e del credente, circondato dal Signore, si affaccia la violenza e la tentazione di usarla, ma nasce anche nel cuor l’invocazione della pace).  Facendo memoria della liberazione compiuta da Dio nei luoghi della storia della salvezza, si ravviva la speranza della liberazione futura e si guarda alla prova personale e collettiva alla luce della fedeltà potente del Signore (Sal 126). La memoria suscita così la confessione che tutto è grazia (Sal 127: è Dio che opera; se no invano faticano i costruttori…): con la fede il pellegrino conoscerà la beatitudine dell’uomo che teme il Signore e lo benedirà (Sal 128). La memoria del male ricevuto e la memoria della colpa invocano però soprattutto la riconciliazione: “Vi benediciamo nel nome del Signore” (Sal 129). Nel bellissimo Sal 130 si offre un compendio di tutto questo: al grido che sale dal profondo e si esprime nella “strofa del Tu”, vera e propria memoria della colpa (vv. 3-4), seguono la “strofa dell’io”, della speranza e dell’attesa (vv. 5-6), ed infine la “strofa d’Israele”, che canta l’esperienza della solidarietà del popolo redento (vv. 7-8). Il pellegrinaggio conduce così all’esperienza della pace che viene da Dio: con l’atteggiamento espresso dal Sal 131, il pellegrinaggio vive l’affidarsi perdutamente al Signore come bimbo nelle braccia della madre ed è in grado di testimoniare e cantare la speranza che non delude. Questo salmo è veramente figura della Pasqua in Cristo, via e meta di ogni pellegrinaggio.
La pace dopo il pellegrinaggio
La pace così ottenuta non riguarda solo l’individuo, ma crea una nuova fraternità dell’alleanza fondata sulle promesse di Dio (Sal 132). Il pellegrinaggio si apre ormai alla via del ritorno: il pellegrino saluta i compagni di viaggio e invita a benedire il Signore, mentre su di lui scende la benedizione di Dio (Sal 134). Sgorga dal cuore la lode alla misericordia dell’Eterno che trasforma e custodisce i nostri cuori nella nuova vita, operando in noi le meraviglie che ha compiuto nei nostri Padri la grande litania di ringraziamento è in tal senso la vera preghiera del ritorno, la testimonianza dell’indimenticabile grazia vissuta dai pellegrini di Dio…

Cos'è Medjugorje
Medjugorje: dal 1981 la Regina della pace appare.
Da un quarto di secolo la Madonna, che qui si è presentata con il titolo di “Regina della Pace”, continua a mostrarsi a sei veggenti. E’ una continuità che mai si era manifestata in tutta la storia delle apparizioni “pubbliche” e che dunque carica di un significato particolare questo segno.
Le apparizioni della Regina della Pace sono caratterizzate dai messaggi che, ogni giovedì, dal 1° marzo 1987 e poi ogni 25 del mese sino a oggi, la Madonna dà alla Parrocchia di Medjugorje tramite la veggente Marija, affinché vengano successivamente trasmessi in tutto il mondo.
Medjugorje era, fino al 1981, un piccolo paese, il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”; da un lato il Krizevac, sul quale nel 1933 era stata eretta una croce a ricordo dell’Anno Santo della redenzione, e dall’altro il Crnica, nel cui territorio si trovano la collina del Podbrdo, luogo delle prime apparizioni e la frazione di Bijakovici dove abitavano i veggenti.
Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio del 24 giugno 1981 e dopo alcuni giorni si formò il gruppo dei sei veggenti (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan, Jakov e Marija, che chiesero alla luminosa figura chi fosse.
Ella rispose loro di essere la “Beata Vergine Maria”.
Con diverse forme le apparizioni continuano fino ai giorni nostri in quello che era uno sconosciuto villaggio, neppure presente nelle cartine della Jugoslavia comunista.
Uno degli aspetti più singolari di queste apparizioni è rappresentato dalla rivelazione dei dieci segreti che la Regina della Pace ha effettuato a tre dei sei veggenti.
Questi eventi saranno rivelati tre giorni prima del loro svolgimento tramite un sacerdote incaricato.

I segreti segneranno il tempo nel quale il “male” verrà sconfitto e si entrerà nella dimensione del nuovo mondo di pace.Un segnale forte di speranza arriva da Medjugorje.

Medjugorje significa tra i monti.
La parrocchia di Medjugorje è composta di cinque villaggi adagiati fra due colline, il Krizevac (monte della croce) sovrastato da una grande croce di cemento, e lo Crnica sulle cui falde si trova la località detta Podbrdo (“collina delle apparizioni” luogo della prima apparizione il 24/giugno 1981) che vuol dire “ai piedi del colle”, in tutto poco più di tremila abitanti. A Medjugorje vivono i discendenti di quei croati che vi emigrarono ai tempi delle grandi trasmigrazioni dei popoli nel VII° secolo dopo Cristo. Questi accolsero quasi subito la religione cristiana, lo confermano i resti di antichissimi monasteri lungo la costa della Dalmazia e all’interno della Croazia. Verso metà del XIII° secolo arrivarono nella Bosnia Erzegovina i frati francescani, come missionari, che in seguito ricevettero dalla Santa Sede la custodia di queste regioni, affidate loro ufficialmente. Ci furono in seguito quattro secoli di dominazione turca, più precisamente dal 1482 al 1878. I francescani che poterono nascondersi fra le famiglie, non solo riuscirono a salvarsi, ma tennero viva la fede cristiana tra quelle popolazioni, affrontando sacrifici, persecuzioni e rischi di ogni genere. La parrocchia di Medjugorje fu fondata il 15 maggio 1892 e la prima chiesa parrocchiale fu ultimata nel 1897, sotto la protezione di san Giacomo, patrono dei pellegrini, essa appartiene alla diocesi di Mostar–Duvno. I lavori dell’attuale chiesa iniziarono nel 1937, ma furono interrotti per la guerra. Terminato il conflitto ripresero la costruzione, e l’attuale chiesa fu consacrata il 19 gennaio 1969."...ma ricorda a Medjugorje sarai un pellegrino in cerca di Gesù e non un turista...!"

Le Prime Apparizioni – Storia delle Apparizioni di Medjugorje
Nessuno se l’aspettava. Nessuno l’aveva organizzato. Nessuno lo stava progettando.La storia dei primi giorni delle apparizioni a Medjugorje è la storia di sei ragazzi normali e degli eventi che li hanno trasformati per sempre – subito creduti dalla gente del luogo, ma anche caratterizzati dalla forte opposizione da parte dei comunisti che governavano in quella che era allora la Jugoslavia. Con i sacerdoti francescani inizialmente scettici, temendo  che la pretesa delle apparizioni fossero una beffa perpetrata dai comunisti con l’obiettivo di danneggiare la Chiesa, i veggenti si trovarono in mezzo a reazioni molto diverse.Ma se interrogati da sacerdoti o poliziotti, la loro risposta è sempre stata la stessa: “Noi vediamo ciò che vediamo, e quello che vediamo è la Vergine Maria.” Le apparizioni di Medjugorje continuano tutt’ora

LUOGHI DA VISITARE A MEDJUGORJE
Le visite dei luoghi, se richiesto, sono accompagnate da un nostro Assistente o da una nostra Guida. Il luoghi da visitare, oltre che dalla specifica richiesta del cliente, sono individuati in dipendenza della storicità, della spiritualità dello stesso.
Tra questi i luoghi di culto più importanti a Medjugorje sono:

Il Santuario di S.Giacomo. La Chiesa di S.Giacomo è oggi il centro e il focolare della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini. Ogni giorno la messa serale che viene celebrata è detta internazionale poiché intorno all’altare si riuniscono tutti i pellegrini. Sono presenti popoli di moltissime nazioni e il Vangelo viene proclamato in diverse lingue. È un momento di grande pace e speranza per il mondo
I Misteri della Luce, le 5 loro rappresentazioni si trovano a lato della chiesa parrocchiale e chi volesse meditarli e pregarli può seguire questo schema che completa quello del rosario sulla Collina delle Apparizioni;
La Collina delle Apparizioni, il Podbrdo, è il luogo in cui sono avvenute le prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje. Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la pregheria del rosario
Il monte della croce o della Via Crucis, il Križevac  è uno dei punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje. Sulla sua cima è stata innalzata una croce in cemento armato alta 8.56mt. Ivi si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo. Nella salita al monte si prega nelle stazioni della Via Crucis in bronzo
Gesù Misericordioso a Surmanci la chiesetta di Surmanci è situata nella frazione che dista circa 8Km da Medjugorje. All’interno di questa chiesetta si trova un’icona miracolosa di Gesù Misericordioso. L’icona è divenuta famosa nel 1990 quando si trovava a Trento nel Santuario della Divina Misericordia dove è avvenuta la guarigione miracolosa di Ugo Festa da grave malattia degenerativa che lo obbligava a stare in carrozzina. Dopo circa due anni, in piena guerra dei balcani, siccome Medjugorje era in forte pericolo di bombardamenti finalmente l’icona riece ad arrivare in Bosia su camion di aiuti umanitari

I Veggenti di Medjugorje
Mirjana Dragicevi
c Soldo è nata il 18 marzo 1965 a Sarajevo da Jonico radiologo in un ospedale, e da Milena, operaia. Ha un fratello minore , Miroslav. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982, quando la Madonna le ha comunicato il decimo dei segreti che riguarderebbero il futuro dell’umanità. Durante l’ultima apparizione quotidiana la Madonna le ha promesso che le sarebbe apparsa per tutta la vita una volta all’anno, nel giorno del suo compleanno, il 18 marzo.

È così dal 1983. Ma dal 2 agosto 1987 Mirjana vede la Madonna e prega con Lei per i non credenti ogni 2 del mese. E, dal 2 gennaio 1997, tale esperienza non è più esclusivamente privata: Mirjiana conosce l’ora in cui la Madonna viene, dalle 10 alle 11, e tale incontro di preghiera è aperto anche ai fedeli. Sposata dal 16 settembre 1989 con Marco Soldo, nipote di padre Slavko, ha avuto due figlie: Marija, nata l dicembre 1990, e Veronika, il 19 aprile 1994. Attualmente fa la mamma a tempo pieno, mentre il marito tiene rapporti di intermediazione tra aziende croate e società estere. Abitano a Medjugorje.
Ivanka Ivankovic-Elez è nata il 21 giugno 1966 a Bijakovici. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 7 maggio 1985. Quel giorno, affidandole il decimo e ultimo segreto, la Madonna le disse che avrebbe avuto le apparizioni una volta all’anno, ed esattamente il giorno dell’anniversario delle stesse, il 25 giugno. Così avviene. Ivanka vive nella parrocchia di Medjugorje, è sposata con Raiko Elez dal 1986 e ha tre figli, Kristina, Josip e Ivan. All’inizio delle apparizioni, tutti la ricordano come una ragazza alta, molto bella, capelli lunghi, viso dolcissimo, matura. Nell’aprile 1981 ha perduto la mamma. Il padre, dopo quindici anni di lavoro in Germania, è tornato a casa. Ha un fratello, Martin, e una sorella, Daria.
Marija Pavlovic Lunetti è nata il 10 aprile 1965 a Bijakovici. I suoi genitori, Filippo e Iva, sono agricoltori. Ha tre fratelli, Pero, Andrija e Ante — che andranno tutti operai in Germania — e due sorelle, una maggiore, Ruzica, e una minore, Milka. Quest’ultima è stata veggente per un giorno il 24 giugno 1981; Marija vide la Madonna la prima volta il 25 giugno 1981. Ha ancora le apparizioni quotidiane. Tramite lei, ogni 25 del mese, la Madonna dà il suo messaggio mensile al mondo. Finora le sono stati affidati nove segreti.
Marija vive in Italia, a Monza, in provincia di Milano, è sposata Con Paolo Lunetti e ha tre figli. Ha un carattere peculiare: traspare subito l’umiltà, l’obbedienza verso il piano di Dio, che poi si sposano con una forte convinzione interiore, con una costanza integerrima.
Vicka (Vida) Ivankovic è nata il 3 settembre 1964 a Bijakovici da Zlata e da Pero, allora operaio in Germania. La famiglia coltivava anche campi. Quinta di otto figli, ha una sorella farmacista e una impiegata. a visto la Madonna per la prima volta il 24 giugno 1981. Le apparizioni quotidiane per lei non sono ancora cessate. Fino a oggi la Madonna le ha affidato nove segreti. Vicka vive con i genitori in una nuova casa della parrocchia di Medjugorje.

Ivan Dragicevic è Nato il 25 maggio 1965, è il maggiore dei tre figli di Stanko e di Slata, contadini. È sempre apparso calmo, taciturno, introverso ma ha imparato a superare la propria timidezza, con lunghe interviste e tenendo incontri pubblici in tutto il mondo.
La Madonna gli appare tuttora quotidianamente, e gli ha affidato nove segreti. Vive diversi mesi a Medjugorje, passando i rimanenti a Boston, la città di sua moglie, Laureen Murphy, che ha sposato il 23 ottobre 1994 e che gli ha dato tre figli.
Quando non è a Medjugorje con la sua famiglia, sua madre e i suoi fratelli usano la sua casa per ospitare i pellegrini. Dall’affitto di alcuni appartamenti ricava la sua principale forma di sostentamento, essendo impegnato a tempo pieno nella testimonianza e nell’apostolato.
Jakov Colo è nato il 6 marzo 1971. Figlio unico di Ante, che lavorava a Sarajevo, e di Jaca, è rimasto orfano di entrambi in tenera età, ed è stato allevato dai genitori di Marija, suoi zii. Arguto, vivacissimo da piccolo, più calmo ora che è grande. L’11 aprile 1993, ventiduenne, ha Sposato l’italiana Annalisa Barozzi nel giorno di Pasqua. Oggi hanno tre figli, di cui la più grande è Arianna Maria, nata nel gennaio del 1995. Da1 12 settembre 1998 non ha più l’apparizione quotidiana, avendogli la Madonna rivelato l’ultimo segreto.
Vede comunque la Signora ogni anno, nel giorno di Natale, quando Lei porta Gesù Bambino in braccio. Lavora nella parrocchia di Medjugorje, all’ufficio del registro, trascorre la maggior parte delle sue vacanze in Italia, per compiacere sua moglie.

MEDJUGORJE
Inizio delle apparizioni (1981) . Il 24.6.1981 verso le ore 18, sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic, hanno visto sulla collina Crnica, nel luogo chiamato Podbrdo, un’apparizione, una figura bianca con un bambino in braccio. Sorpresi e spaventati, non si sono avvicinati ad essa. Il giorno dopo alla stessa ora, il 25.6.1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sono sentiti fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna.Marija Pavlovic e Jakov Colo li hanno raggiunti. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje fu così formato. Hanno pregato con la Madonna ed hanno parlato con essa. Da quel giorno, hanno avuto le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Vergine             

Breve storia dei primi giorni
Il primo giorno. Il giorno 24 giugno 1981 alle 18.00 circa i seguenti ragazzi: Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic videro, in una zona detta Podbrdo (sul monte Crnica), una donna giovane e bellissima con un bimbo tra le braccia. Quella volta non disse loro nulla, ma fece solo loro cenno con la mano di avvicinarsi. Ma questi, stupiti e spaventati, non si avvicinarono affatto, sebbene avessero immediatamente pensato che si trattasse della Madonna.

Il secondo giorno: Il secondo giorno, il 25 giugno 1981, i ragazzi, tutti d'accordo, alla stessa ora si recarono nuovamente sul luogo in cui il giorno prima era loro apparsa la Madonna, nella speranza di vederLa nuovamente. All'improvviso balenò una luce. Insieme ad essa i ragazzi videro anche la Madonna, ma senza il bambino tra le braccia. Era indescrivibilmente bella, radiosa e sorridente. Con le mani faceva loro segno di avvicinarsi. I ragazzi si fecero coraggio e si accostarono a Lei. Immediatamente caddero in ginocchio ed iniziarono a recitare il Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre e la Madonna pregava insieme a loro, ad eccezione dell'"Ave Maria". Dopo la preghiera, iniziò a parlare con i ragazzi. Ivanka le chiese subito di sua madre che era morta due mesi prima. Mirjana chiese alla Vergine un segno per far capire che i ragazzi non mentivano e non erano matti, come alcuni sostenevano. Alla fine la Madonna si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei!". Alla domanda dei fanciulli, se cioè sarebbe nuovamente apparsa loro il giorno seguente, rispose con un cenno affermativo del capo. Secondo la testimonianza dei ragazzi tutta la scena era stata indescrivibile. Quel giorno sul luogo in cui i ragazzi avevano visto la Vergine il giorno precedente non erano presenti Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic. Al loro posto c'erano Marija Pavlovic e Jakov Colo. Da allora ai sei ragazzi, in base alla loro testimonianza, la Vergine appare regolarmente. Milka Pavlovic e Ivan Ivankovic che erano insieme agli altri veggenti il primo giorno, non l'hanno più vista sebbene successivamente si siano uniti agli altri nella speranza di vederLa di nuovo.

Il terzo giorno: Il 26 giugno 1981 i ragazzi riuscirono a stento ad attendere le 18.00, l'ora in cui la Vergine era loro precedentemente apparsa. Si recarono di nuovo nello stesso luogo per incontrarLa. Erano molto felici, ma quella felicità era un po' mista alla paura dovuta all'incertezza che ancora regnava su tutto questo. Ma nonostante tutto i ragazzi avvertivano una forza interiore che li attirava verso la Vergine. Quando i ragazzi erano ancora in cammino una luce balenò rapidamente per tre volte. Per loro e per gli altri che li seguivano fu il segno che fece capire dove la Madonna si trovasse. Questa volta si manifestò qualcosa in più rispetto ai giorni precedenti, ma nel frattempo la Vergine era improvvisamente scomparsa. Ma quando i ragazzi iniziarono a pregare riapparve nuovamente ed era meravigliosa, serena, felice e sorridente. Uscendo di casa, su consiglio di alcune anziane, un uomo del gruppo che si era recato con i ragazzi sul luogo delle apparizioni aveva portato con sé dell'acqua benedetta così che i fanciulli potessero usarla per aspergere l'apparizione ed in questo modo mettersi al riparo da satana. Una volta in compagnia della Vergine, Vicka prese l'acqua ed iniziò ad aspergere dicendo: "Se sei la Madonna rimani con noi, se non lo sei vattene via!". Udito questo la Vergine sorrise e rimase con i ragazzi. Allora Mirjana le chiese come si chiamasse e Lei rispose: "Io sono la Beata Vergine Maria." Quello stesso giorno, una volta che i ragazzi andarono via da Podbrdo, la Vergine apparve di nuovo, ma solo a Marija e disse: "Pace, pace, pace e solo pace!" Dietro di Lei c'era la croce. E con le lacrime agli occhi ripeté per due volte: "La pace deve regnare tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini!" Questo punto si trova circa a metà della strada che conduce al luogo delle apparizioni.

Il quarto giorno: Il 27 giugno 1981 la Vergine apparve ai ragazzi tre volte. Le vennero rivolte parecchie domande alle quali Lei rispose. Riguardo ai sacerdoti disse: "Possano i sacerdoti credere saldamente e proteggere la fede del popolo!" Di nuovo Mirjana e Jakov Le chiesero di lasciare un segno poiché si era cominciato ad insinuare che i ragazzi fossero matti o drogati. La Vergine rispose loro: "Non abbiate timore di nulla!" Prima di congedarsi, alla domanda se sarebbe venuta di nuovo, la Vergine con un cenno del capo rispose affermativamente. Mentre scendevano da Podbrdo, la Vergine apparve loro di nuovo e si congedò dai ragazzi con le parole: "Addio, angeli miei! Andate in pace!"

Il quinto giorno : Il 28 giugno 1981 già sul presto iniziò ad arrivare un'infinità di gente proveniente da tutte le parti. A mezzogiorno c'erano quindicimila persone. Quello stesso giorno il parroco Fra Jozo Zovko interrogò i ragazzi su quello che avevano visto nei giorni precedenti. Alla solita ora la Vergine apparve di nuovo. I ragazzi pregarono con Lei e di nuovo Le chiesero alcune cose. Ad esempio Vicka Le chiese: "Madonna mia, cosa desideri da noi?" ed ancora "Madonna mia, cosa desideri dai nostri sacerdoti?" ed Ella rispose "Che il popolo preghi e creda veramente!" e, in merito ai sacerdoti, rispose che essi dovevano credere realmente ed aiutare anche gli altri in tal senso. Quel giorno la Vergine venne ed andò via più volte. In una occasione i ragazzi Le chiesero perchè non si manifestasse nella chiesa parrocchiale dove tutti avrebbero potuto vederla, ma Lei rispose: "Beati coloro che senza vedere crederanno".
Sebbene la giornata fosse afosa e la gente facesse molte domande i ragazzi si sentivano come in paradiso. I 6 veggenti furono interrogati nella casa canonica da Padre Jozo. Riportiamo qui un breve brano, tratto dal nastro originale, dove è possibile sentire la voce di Jakov, che all'epoca aveva si e no 10 anni, dalla quale traspare la genuinità e la spontaneità del racconto (anche se chiaramente chi non conosce il croato non potrà comprenderne il significato). Clicca per ascoltare Jakov
    
Il sesto giorno: Il 29 giugno 1981 i ragazzi furono condotti a Mostar per una visita medica e dopo gli esami vennero dichiarati sani. La dottoressa responsabile dichiarò quanto segue: "I matti non sono i ragazzi, ma chi li ha portati qui". Quel giorno sul monte delle apparizioni la folla era più numerosa che mai. Quando i ragazzi giunsero al solito luogo ed iniziarono a pregare la Vergine apparve loro immediatamente. In quella occasione Ella invitò tutti a credere: "Possa il popolo credere veramente e non temere nulla!". Quello stesso giorno anche la dottoressa che aveva seguito i ragazzi e li aveva osservati al momento dell'apparizione sentì il desiderio di toccare la Madonna e quando, su richiesta dei ragazzi, con la mano toccò le sue spalle avvertì come un brivido che l'attraversava. E lei che non era credente riconobbe successivamente ed affermò: "Qui c'è qualcosa di miracoloso!" Quello stesso giorno la Madonna guarì prodigiosamente un bambino, Danijel Setka, che i suoi genitori avevano condotto lì chiedendo che venisse guarito. Lei promise, a condizione che i genitori pregassero, digiunassero e credessero realmente. A quel punto, il bimbo guarì.

Il settimo giorno: Il 30 giugno 1981 due ragazze proposero ai ragazzi di andare con la macchina a fare una passeggiata; in realtà il loro obiettivo era quello di andare lontano dal luogo delle apparizioni e di trattenerli fino a quando non sarebbe trascorso l'orario delle apparizioni. Tuttavia, sebbene i ragazzi fossero lontani da Podbrdo, all'ora solita delle apparizioni, come avvertendo una spinta interiore, chiesero di scendere dall'auto. Scesero e pregarono e la Vergine dalla Collina delle apparizioni, lontano molti chilometri, venne ad incontrarli e recitò con loro sette Padre Nostro... Così l'inganno di quelle ragazze non ebbe successo. Subito dopo la polizia iniziò a proibire l'accesso dei ragazzi e della folla a Podbrdo, il luogo delle apparizioni. Ai ragazzi, e successivamente neanche alla folla, fu più consentito di recarsi in quel luogo. Ma la Vergine continuava ad apparire loro in posti segreti, nelle loro case, in campagna. I ragazzi rinfrancati parlavano apertamente con la Vergine ed ascoltavano volentieri i Suoi consigli, ammonimenti e messaggi. Tutto questo proseguì fino al 15 gennaio 1982. Nel frattempo il parroco aveva iniziato a richiamare i pellegrini in chiesa perchè partecipassero al Rosario ed alla celebrazione dell'Eucarestia. Anche i ragazzi venivano e recitavano il Rosario. Anche qui qualche volta la Madonna apparve loro. Lo stesso parroco Fra Jozo Zovko una volta, mentre si recitava il Rosario, vide la Vergine ed interruppe la preghiera e spontaneamente iniziò a cantare "Bella sei, bella, Vergine Maria". Tutta la chiesa capì che stava accadendo qualcosa di insolito. In seguito egli stesso ha dichiarato che in quella occasione aveva davvero visto la Madonna. E lui che fino ad allora non solo aveva avuto dei dubbi, ma era stato contrario alle voci sulle apparizioni, divenne il loro fautore e continuò a renderne testimonianza al punto da venire rinchiuso in prigione.

Dal 15 gennaio 1982 i ragazzi videro la Madonna in una zona vicina alla chiesa e questo fu concesso loro dal parroco a causa delle recenti difficoltà e pericoli e la Vergine aveva già precedentemente acconsentito. Dal mese di aprile 1985, su richiesta del vescovo diocesano, i ragazzi abbandonarono questo spazio che era il luogo delle apparizioni ed ebbero in cambio una stanzetta nella casa parrocchiale. Per tutto questo periodo di tempo, dall'inizio delle apparizioni fino ad oggi, solo cinque giorni i ragazzi non hanno visto la Madonna. La Vergine non è sempre apparsa nello stesso luogo, alle stesse persone o agli stessi gruppi, e le Sue apparizioni non hanno sempre avuto la stessa durata. A volte sono durate solo un paio di minuti, a volte ore. Inoltre la Vergine non è sempre apparsa quando i ragazzi lo desideravano. Una volta i ragazzi pregarono ed attesero, ma la Vergine non apparve nè a quell'ora, nè dopo, in modo inaspettato. Talvolta è apparsa ad alcuni e non ad altri. Se non aveva precedentemente promesso di apparire ad una certa ora, nessuno era in grado di prevedere se o quando sarebbe apparsa. Non si è manifestata solo ai veggenti, ma anche ad altre persone di qualsiasi età, cultura, razza o interesse. Tutto questo ci fa capire che le apparizioni non sono controllate dall'uomo, che non dipendono dal tempo, dal luogo, dal desiderio o dalle preghiere dei veggenti e del popolo, ma solo dalla volontà di Colei che appare.

 I dieci segreti della Madonna a Medjugorje
Secondo quanto riferito dai veggenti, la Madonna avrebbe comunicato loro «dieci segreti», affidando a Mirijana Dragićević il compito di rivelarli al mondo tre giorni prima del loro verificarsi, utilizzando come portavoce il padre francescano Petar Ljubicic
Per quanto riguarda modo, tempi e luoghi della loro realizzazione, i veggenti hanno ovviamente mantenuto il riserbo, ma sarebbero noti alcuni elementi di contorno. Riferendosi ai segreti, dice Mirjana che rivelerà a padre Petar «cosa succederà e dove dieci giorni prima che accada». Entrambi trascorreranno «sette giorni nel digiuno e nella preghiera», poi il francescano, tre giorni prima, dovrà rivelare al mondo quanto appreso. I segreti sarebbero scritti su di un foglio speciale, di materiale sconosciuto, dove la scrittura non si vede: il testo di ogni segreto diventerebbe visibile anche a padre Petar al momento opportuno. I primi due segreti conterrebbero degli «ammonimenti», il terzo riguarderebbe un «segno» visibile sulla collina del Podbrdo, gli altri sette annuncerebbero dei «castighi».
Secondo i veggenti, la Madonna avrebbe poi richiamato l'attenzione sulla necessità della conversione, aggiungendo che, dopo la realizzazione dei segreti, ci sarebbe un «tempo di pace». Nel messaggio del 28 febbraio 1984, inoltre, la Madonna avrebbe anticipato un tema, ripreso più volte nei messaggi successivi: «Non preoccupatevi per il futuro. Limitatevi a pregare e io, vostra Madre, mi prenderò cura di tutto il resto».
Messaggi della Madonna di Medjugorje

A Medjugorje (Čitluk, Bosnia-Erzegovina) già da tempo sei testimoni affidabili, sotto giuramento, hanno continuato caparbiamente a testimoniare che dal 24 giugno 1981 fino ad oggi la Beata Vergine Maria o, come la chiama qui la gente, Gospa, la Madonna, appare loro quasi quotidianamente.
Messaggi speciali
Abbiamo detto che, oltre ai cinque messaggi che sin dall'inizio la Vergine ha consegnato a tutto il mondo, Ella ha iniziato, dall' 1 marzo 1984 [O] , ogni mercoledi e tramite Marija Pavlović, a consegnare altri messaggi per la parrocchia di Medjugorje e per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La Madonna quindi ha scelto non solo i veggenti, ma anche tutta la parrocchia ed i pellegrini come Suoi testimoni e collaboratori. Tutto questo è evidente nel Suo primo messaggio, in cui dice: "Io ho appositamente scelto questa parrocchia ed intendo guidarla". Ha confermato tutto questo in un'altra occasione dicendo: "Ho scelto in modo particolare questa parrocchia che mi è più cara delle altre e vi ho dimorato con piacere quando l'Altissimo mi ha mandata" ( 21 marzo 1985 ). La Madonna ha fornito anche una motivazione per questa scelta: "Tornate alla parrocchia, questo è il mio desiderio. Così che possano farlo anche tutti coloro che vengono qui" ( 8 marzo 1984 ). "Vi prego, tutti voi che appartenente a questa parrocchia, vivete i miei messaggi" ( 16 agosto 1984 ) . E' necessario che innanzitutto i parrocchiani ed i pellegrini divengano testimoni delle Sue apparizioni e dei Suoi messaggi così che poi, insieme ai veggenti, possano realizzare i Suoi piani di conversione del mondo e riconciliazione con Dio.

LUOGHI DA VISITARE A MEDJUGORJE
Le visite dei luoghi, se richiesto, sono accompagnate da un nostro Assistente o da una nostra Guida. Il luoghi da visitare, oltre che dalla specifica richiesta del cliente, sono individuati in dipendenza della storicità, della spiritualità dello stesso.
Tra questi i luoghi di culto più importanti a Medjugorje sono:
Il Santuario di S.Giacomo. La Chiesa di S.Giacomo è oggi il centro e il focolare della vita di preghiera non soltanto per i parrocchiani, ma anche per i pellegrini. Ogni giorno la messa serale che viene celebrata è detta internazionale poiché intorno all’altare si riuniscono tutti i pellegrini. Sono presenti popoli di moltissime nazioni e il Vangelo viene proclamato in diverse lingue. È un momento di grande pace e speranza per il mondo
    I Misteri della Luce, le 5 loro rappresentazioni si trovano a lato della chiesa parrocchiale e chi volesse meditarli e pregarli può seguire questo schema che completa quello del rosario sulla Collina delle Apparizioni;
    La Collina delle Apparizioni, il Podbrdo, è il luogo in cui sono avvenute le prime apparizioni della Vergine Maria a Medjugorje. Per i pellegrini, la salita sulla Collina delle Apparizioni è un incontro con la Vergine attraverso la preghiera personale e la pregheria del rosario
    Il monte della croce o della Via Crucis, il Križevac  è uno dei punti fondamentali di devozione per ogni cattolico che si rechi in pellegrinaggio a Medjugorje. Sulla sua cima è stata innalzata una croce in cemento armato alta 8.56mt. Ivi si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo. Nella salita al monte si prega nelle stazioni della Via Crucis in bronzo
    Gesù Misericordioso a Surmanci la chiesetta di Surmanci è situata nella frazione che dista circa 8Km da Medjugorje. All’interno di questa chiesetta si trova un’icona miracolosa di Gesù Misericordioso. L’icona è divenuta famosa nel 1990 quando si trovava a Trento nel Santuario della Divina Misericordia dove è avvenuta la guarigione miracolosa di Ugo Festa da grave malattia degenerativa che lo obbligava a stare in carrozzina. Dopo circa due anni, in piena guerra dei balcani, siccome Medjugorje era in forte pericolo di bombardamenti finalmente l’icona riece ad arrivare in Bosia su camion di aiuti umanitari

Il contenuto di culto degli incontri a Medjugorje
A Medjugorje non avviene nulla di apparentemente insolito. Tutto identico alle altre mete di pellegrinaggio. Si celebra la Santa Messa (a), i pellegrini si accostano al sacramento della penitenza (b), si recita il Rosario (c) e la via crucis (d), si prega per i malati (e). Il modo di celebrare per diverso. L'atmosfera influisce in modo significativo sullo stato d'animo dei pellegrini. Non l'aspetto esteriore della celebrazione quello che conta, bens la spiritualit che la caratterizza.

a) La celebrazione eucaristica serale sta al centro degli incontri quotidiani di tutti i pellegrini di Medjugorje. E' preceduta dalla preghiera comune dei misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario e poi di quelli gloriosi. La Messa viene celebrata secondo il calendario liturgico ed il messale romano. I Vangeli vengono letti nelle lingue dei gruppi che partecipano alla celebrazione. L'omelia solitamente un'attualizzazione del vangelo del giorno in lingua croata, seguita da una sintesi in qualche altra lingua. Una parte della preghiera eucaristica viene recitata in latino. Di frequente si esegue la corale in latino. La santa Comunione viene impartita, a seconda del desiderio dei singoli credenti, in bocca o in mano.
Subito dopo la Santa Messa ci si inginocchia per recitare il Credo, i sette Padre Nostro, l'Ave Maria ed il Gloria al Padre; segue quindi la benedizione di oggetti religiosi, la preghiera per i malati ed il mistero glorioso del Rosario. Insieme all'Eucarestia collettiva serale i singoli gruppi di diversa lingua celebrano la Santa Messa con i canti e l'omelia nella lingua del proprio paese.
Di anno in anno prende sempre pi piede l'adorazione individuale, collettiva e di gruppo di Ges nel Santissimo Sacramento dell'Altare. L'adorazione collettiva si tiene tutti i gioved dopo la Santa Messa serale ed il mercoled ed il sabato dalle 21,00 alle 22,00 (22,00-23,00), come forma individuale di raccoglimento. C' anche una piccola cappella per l'adorazione e qui i pellegrini pregano in silenzio dinanzi al Santissimo che viene esposto per l'adorazione anche dalle 13,00 alle 17,00 (18,00) tutti i giorni.

b) Per il sacramento della Santa Confessione Medjugorje divenuta in questo periodo famosa in tutto il mondo. La gente arriva a Medjugorje da ogni parte per riconciliarsi con s, con Dio e con gli uomini nel sacramento della riconciliazione. Qui possibile trovare un certo numero di confessori disponibili a prestare la propria attenzione, ad ascoltare i bisogni della gente e a rivelare loro i tesori della misericordia di Dio. Molti, e non a torto, definiscono Medjugorje il confessionale del mondo. La stessa atmosfera di Medjugorje aiuta molti a vivere la propriaconversione nell'incontro sacramentale ed un reale cambiamento nella propria vita di credenti. Tutto questo viene facilitato dalla preparazione collettiva alla confessione, sotto forma di liturgia penitenziale o in altro modo, ma soprattutto dal colloquio aperto con il confessore.

c) Il Rosario una delle preghiere pi care ai pellegrini di Medjugorje. Nel programma di preghiera serale collettivo si recitano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi con una breve introduzione ad ogni mistero, se possibile in pi lingue. La preghiera viene interrotta pi volte per cantare semplici inni alla Madonna. Il Rosario, come espressione della devozione del pellegrino, viene recitato collettivamente sulla collina delle apparizioni ogni domenica alle 14,00 (16,00). Inoltre i gruppi di pellegrini recitano il Rosario muovendosi da una stazione all'altra e lo stesso fanno anche le singole persone. In qualsiasi stagione, di giorno o di notte, sar possibile imbattersi in gruppi di pellegrini attorno alla chiesa, nei vari luoghi o sui monti e tutti si fanno scorrere tra le dita i grani del Rosario recitando ad alta voce o sommessamente.

d) Anche la via crucis rientra nel repertorio di preghiera dei pellegrini a Medjugorje. Chi riesce ad inerpicarsi sul ripido monte Krizevac percorre la via crucis fermandosi dinanzi ai rilievi posti ad ogni stazione. Chi non riesce ad arrivare a Krizevac ha la possibilit di immergersi nel mistero della sofferenza di Ges nella chiesa, dinanzi ai lavori di intaglio opera del famoso artista Peppino Sacchi. Meditando sulla sofferenza di Ges il pellegrino si unisce ad essa e unisce la sua sofferenza e le sofferenze di tutti coloro ai quali legato nella vita, come pure quelle che costituiscono la sua croce. Come forma di devozione collettiva dei pellegrini la via crucis si tiene a Krizevac ogni venerd alle 14,00 (16,00) ed i venerd e le domeniche di Quaresima nella chiesa parrocchiale.

e) La preghiera per i malati a Medjugorje rientra nel programma di preghiera serale ed inserita nel ringraziamento per la celebrazione eucaristica. La sua definizione ufficiale preghiera per la guarigione del corpo e dell'anima. L'uomo, ed il pellegrino in modo particolare, cerca la salute nel vero senso della parrola, ovvero quello che si intende col termine latino "salus", che comprende sia la salute fisica che la salvezza dello spirito.
Genesi degli incontri dei pellegrini a Medjugorje

Tutto inizi alla fine di giugno del 1981, quando sei ragazzi iniziarono ad affermare che la Vergine era apparsa loro presentandosi come Regina della Pace ed invitando il mondo alla pace ed alla riconciliazione. "Pace, pace, pace con Dio ed in mezzo agli uomini." Tutto questo ha reso non solo Medjugorje famosa in tutto il mondo, ma l'ha anche resa fonte di una grazia straordinaria, punto di incontro di milioni di pellegrini di qualsiasi razza e nazionalit: uomini, donne, bambini, poveri e ricchi, malati e sani, atei e gente semplice, peccatori e persone sante. Il fiume incessante di pellegrini diventa ogni giorno sempre pi grande, l'interesse per Medjugorje diventa sempre maggiore, le reazioni sempre pi intense, pi spirituali e di massa. (Rupcic: Medjugorje nella storia della salvezza, Duvno 1989
Durante le Sue ultime apparizioni la Vergine ha incessantemente invitato alla conversione, ovvero al cambiamento del nostro rapporto verso Dio in un cuore rafforzato dalla preghiera, ad un mutamento dei rapporti verso se stessi nel digiuno corporale che libera da ogni tipo di dipendenza e ad un cambiamento di rapporti verso la gente intorno a s nel perdono, nella riconciliazione e nel compiere gesti d'amore.
Accantonando le domande sulla sovrannaturalit delle apparizioni della Vergine ed i messaggi di Medjugorje, non si pu negare il fatto che la celebrazione del mistero della salvezza, nella forma in cui oggi questo viene fatto a Medjugorje, andata gradualmente prendendo forma proprio in base ai messaggi della Madonna. Nei messaggi la Vergine chiede una concreta partecipazione alla Santa Messa che deve diventare il centro della vita cristiana sia per il singolo che per l'intera collettivit cristiana. Il desiderio della Vergine che la "Vostra Messa sia esperienza in Dio" (16 maggio 1985), "Voglio invitarvi a vivere la Santa Messa" (3 aprile 1986), "La Santa Messa sia per voi vita" (25 aprile 1988).
La Vergine invita ad adorare Ges nel Santissimo Sacramento dell'Altare: "Adorate incessantamente il Santissimo Sacramento dell'Altare. Io sono sempre presente quando i credenti sono in adorazione. In questo modo essi ottengono grazie speciali" (15 marzo 1984). "Oggi vi invito ad amarvi nel Santissimo Sacramento dell'Altare. Adoratelo, figli, nelle vostre parrocchie e sarete cos uniti in tutto il mondo... Quando adorate siete anche vicini a me" (25 settembre 1995).
Alla vigilia della festa dell'Assunzione del 1984 la Vergine raccomand tramite Ivan Dragicevic: "Vorrei che il mondo pregasse per me in questi giorni. Ed anche pi. Vorrei che digiunasse il mercoled ed il venerd. Che recitasse ogni giorno il Rosario: i misteri gaudiosi, gloriosi e dolorosi" (S. Barbaric, Pregate col cuore, Medjugorje 1994, pagina 41). "Recitate il Rosario tutte le sere" (8 ottobre 1994). "Vi raccomando di invitare tutti a recitare il Rosario! Con il Rosario riuscirete a sconfiggere tutte le sciagure che satana vuole mandare alla Chiesa Cattolica. Recitate il Rosario, tutti i sacerdoti! Dedicate del tempo al Rosario" (25 giugno 1985). "Cari figli! Oggi vi invito come mai prima alla preghiera. Possa la vostra preghiera essere una preghiera di pace... Se volete, prendete la corona! La sola corona pu compiere miracoli nel mondo e nelle vostre vite." (25 gennaio 1991).
La Madonna ha raccomandato di pregare dinanzi alla croce (30 agosto 1984). "Pregate da soli dinanzi alla croce, dalla quale provengono grandi grazie." (12 settembre 1985). "Meditate sulla sofferenza di Ges e vi unirete alla sua vita" (25 gennaio 1986).

Analisi teologica degli incontri di culto
La Chiesa, intesa come popolo di Dio formato da genti e lingue diverse, si riunisce a Medjugorje nello Spirito Santo. In ogni celebrazione serale si vive lo spirito cattolico di una chiesa unica, santa ed apostolica "in cui chi vive a Roma si sente Indiano Ivan Zlatousti, Omelia sul Vangelo di Giovanni. Qui la Chiesa dei pellegrini, marciando tra le persecuzioni del mondo e la consolazione di Dio, annuncia la croce e la morte del Signore in attesa della Sua venuta
La celebrazione del mistero della salvezza al centro degli incontri di culto. Tutte le forme di devozione sono rivolte alla celebrazione dell'Eucarestia che sfocia nell'adorazione eucaristica. Grazie al sacramento della riconciliazione l'individuo entra personalmente nel mistero della riconciliazione e la Chiesa sempre pi libera di celebrare nello Spirito e nella verit.
Maria apparsa a Medjugorje col Bambino tra le braccia, offrendoLo in dono agli uomini. Il Figlio di Dio si incarnato in Maria divenendo uomo nel Suo grembo. "Maria ha nutrito questo esile corpicino col Suo sangue, lo ha riscaldato col tepore del suo corpo innocente ed stata il primo ciborio e vero tabernacolo del nostro Ges Eucaristico. Ella stata il primo altare e la prima chiesa di Ges nel mondo." (T. Sagi-Bunic, La Madre della Santissima Eucarestia. Maria fa parte della celebrazione eucaristica di Medjugorje ed Lei che la prepara e la segue (il Rosario prima e dopo la Messa, dallla collina delle apparizioni si mostra anche a Krizevac ed in chiesa, guida i pellegrini verso la sorgente della grazia).
"L'Eucarestia un vero cardine attorno al quale ruota un mondo nuovo, la sorgente dalla quale sgorga la pace. E' impossibile concepirla senza la Madonna come Lei inconcepibile senza la preparazione della mensa eucaristica nella quale i commensali diventano Suoi figli e "coeredi di Cristo" (Romani 8,17). E' quindi comprensibile che la Madonna a Medjugorje inviti incessantemente gli uomini a celebrare l'Eucarestia. Essendo Maria la Madre del Signore, i pellegrini si aprono alla grazia della redenzione, la ricevono ed entrano ancor pi nel mistero della salvezza. In questo modo anche la Chiesa cresce nello Spirito Santo.
Nell'enciclica apostolica "Tertio millennio adveniente" Giovanni Paolo II valuta il concilio vaticano secondo come "un avvenimento provvidenziale" incentrato sul mistero di Cristo e della Sua Chiesa e al tempo stesso aperto al mondo (18). Mette in rilievo in modo particolare che il mondo di oggi "ha bisogno pi che mai di purificarsi ed ha bisogno di conversione". Secondo il Papa il concilio "ha dimostrato con un vigore nuovo agli uomini che Cristo l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, il Redentore dell'uomo, il Signore della storia". L'enorme ricchezza di contenuto ed il nuovo tono, prima sconosciuto, all'interno del concilio dimostrano questi contenuti e per cos dire annunciano un tempo nuovo. I padri del concilio hanno parlato con la lingua del Vangelo, con la lingua del discorso sul monte e delle beatitudini
Molti vescovi e teologi vedono negli eventi di Medjugorje e nei suoi semplici messaggi evangelici la realizzazione degli avvenimenti provvidenziali del Concilio, un tono nuovo e l'annuncio di tempi nuovi.

La Festa dell'Assunta a Medjugorje: L'Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina. La 'dormitio Virginis' e l'assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Questa antica testimonianza liturgica fu esplicitata e solennemente proclamata con la definizione dommatica di Pio XII nel 1950. (Mess. Rom.)
Martirologio Romano: Solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria, Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo, che, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta anima e corpo nella gloria celeste. Questa verità di fede ricevuta dalla tradizione della Chiesa fu solennemente definita dal papa Pio XII.
15 AGOSTO LA FESTA DELL'ASSUNTA
Un segno grandioso apparve nel cielo:
una Donna vestita di sole,
con la luna sotto i suoi piedi
e sul capo una corona di dodici stelle (cfr, Ap. 12,1).
Per la solennità dell'Assunta, il Santuario apre prestissimo; alle quattro del mattino.
I pellegrini già riempiono il Sagrato, mentre i Madonnari completano il lavoro della notte.
Si aprono le porte, e subito in Santuario inizia la giornata con una sommessa ma corale preghiera del Santo Rosario, meditando i misteri scanditi dai primi canti popolari della devozione alla Beata Vergine Maria.
Si celebra la prima Santa Messa alle ore 6,30. Successivamente, si celebra alle ore 8,00 - 9,30 - 11,00 del mattino; nel pomeriggio alle ore 18,00 e 19,00.
E' tutto un paziente ma raccolto e composto avvicendarsi dei pellegrini. Particolarmente solenne è la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo alle ore 9,30.
Altri spazi di tempo liberi da celebrazioni sono lasciati per visite personali e di gruppo dei pellegrini.
Per quanto possibile, nel corso della giornata (ma già nei giorni precedenti e nei giorni che seguono alla Solennità), sono disponibili sacerdoti per accogliere e celebrare il Sacramento della Riconciliazione.

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Il Triangolo d'oro in India Tour Religioso & Culturale di 11 Giorni Visite ai Luoghi di Madre Teresa a Calcutta ed il Sud dal 10 al 21 Novembre 2016 da 760 €

Il Triangolo D'oro in India. Tour Religioso e Culturale di 11 Giorni 9 notti dal 10 al 21 Novembre 2016 alla scoperta dei Luoghi di Madre Teresa a Calcutta e l'Atmosfera Mistica dell'India del Sud. Pacchetto Viaggio comprende Tour e pellegrinaggi in India Sistemazione in Hotel 4 Stelle con Trattamento di Pensione Completa Trasferimenti Escursioni con tutti gli Ingressi Inclusi Guida Turistica ed Accompagnatore dell'Agenzia da 760 € a persona

 

 Dettaglio del Tour Religioso e Culturale in India di Madre Teresa

Categoria

Viaggi in India da Roma / dalla Sardegna

Offerta

Il Triagolo D'oro in India

Pacchetto Viaggio

Tour in India Soggiorno Trasferimenti Hotel

Destinazione

Nuova Delhi Agra Jaipur Kolkata

Partenza da

da Roma / Dalla Sardegna

Durata

11 Giorni 10 Notti dal 10 al 21 Novembre 2016

Servizi

Guida in Italiano ed Accompagnatore dell'Agenzia

Hotel / Trattamento

Hotel 4 Stelle in Pensione completa

Prezzo

da 760 €

Programma del Tour Religioso & Culturale in India di Madre Teresa

1° Giorno: Aeroporto di Nuova Delhi / Nuova Delhi
- Atterraggio a Nuova Delhi. Formalità di polizia e di visto.
- Incontro con la guida per il benvenuto in India.
- Trasferimento in Hotel a Nuova Delhi.
- Check-in all’hotel di residenza.
- Meeting nella lobby dell’Hotel e presentazione del programma.
- Cena e pernottamento in Hotel a Nuova Delhi.
Delhi è ubicata sulle rive del fiume Yamuna, e da moltissimo tempo ricopre il ruolo di nodo commerciale importante lungo le rotte che collegano in Nord- Ovest del paese alle pianure del Gange. Delhi fu annessa all’Impero Moghul 1526 dopo la vittoria del principe Bâbur sull’ultimo sultano di Delhi. I Moghul stabilirono la propria capitale nella zona della città che oggi chiamiamo Vecchia Delhi. Essa rimase la loro capitale sino al 1707, anno della disfatta Moghul da parte dei Marathas. Diurante la colonizzazione Britannica, il Governo inglese decise di spostarvi la capitale (che allora era Calcutta, giudicata troppo decentrata). Nuova Delhi, cresciuta rapidamente a sud della Vecchia Delhi, divenne quindi la Capitale dell’Impero Britannico delle Indie, nel 1911. Nel 1947 la nuova India Indipendente confermò Nuova Delhi come capitale nel Paese, ospitando le Istituzioni fondamentali del paese, compreso il parlamento.

2° Giorno: Nuova
Delhi (P.C.)
- La giornata inizia con la visita alla Cattedrale del Sacro Cuore di Nuova Delhi e incontro successivo con una rappresentanza della Parrocchia o dell’Arcidiocesi Latina di Nuova Delhi.
- Partenza per il City Tour alla scoperta dell’incanto e della bellezza della città. Delhi è la seconda metropoli Indiana per popolazione. Essa è divisa in due parti, come molte altre città in India: Nuova Delhi e Vecchia Delhi. Il tour inizia dalla Vecchia Delhi; ESSO prevede la visita di:
 Raj Ghat (il memoriale dove fu cremato il Mahatma Ghandi)
. Jama Masjid (la più grande moschea indiana)
. Il coloratissimo quartiere di Chandni Chowk, che si visiterà in Rick-Show
- Il tour prosegue per Nuova Delhi:
. Humayun’s Tomb
. Il Qutib Minar
. Si percorrerà la strada cerimoniale di Rajpath
. L’imponente India Gate
. Il palazzo del Parlamento
. La Residenza Presidenziale
. Si percorrerà l’area residenziale diplomatica
- Cena e pernottamento in Hotel

3° Giorno: Delhi – Agra (P.C.) Km. 210
- Dopo la prima colazione partenza in Bus per Agra, la seconda città del Triangolo d’oro.
- Giunti ad Agra, visita alla Chiesa Cattedrale per un incontro con la comunità cattolica e la possibilità di celebrare la S. Messa.
- Visita del famoso giardino della Luna (Mehtab Bagh), sulla riva opposta del fiume Yamuna, dal quale si gode una spettacolare vista del Taj Mahal
- Sistemazione in Hotel ad Agra, cena e pernottamento.
Agra è una città di circa 900.000 abitanti nello stato dell’Uttar Pradesh. Situata a 210 Km da Delhi, è attivo centro commerciale di una fertile regione agricola (cereali, cotone), sede di numerose industrie alimentari, chimiche, tessili (cotone) e calzaturiere, accanto alle quali conserva l'antica importanza l'artigianato dei tessuti preziosi, dei tappeti e del cuoio. Agra è anche città d'arte e di cultura, sede dal 1927 di una famosa università; vanta numerosi monumenti Moghul, tra cui il forte Akbar, la moschea delle Perle e il Taj Mahal, la costruzione più nota della città, ultimata nel 1652 e meta di pellegrinaggi e visite turistiche. Fondata nel 1504 dalla dinastia musulmana dei Lodi, L'architettura di Agra riflette gli ideali e il gusto dei sovrani Moghol. I più antichi esempi sono rappresentati dai giardini di Bâbur e il Bag-i-Zar Afshar, nel quale secondo alcuni si conserva la sua primitiva tomba (chiamata Chauburj. A tali esempi, si sovrappone, con senso di rottura, il genio costruttore del sovrano Akbar. Del suo poderoso forte in arenaria rossa (1564) sopravvivono solo le mura e due dei numerosi palazzi che il nipote Shah Jahan avrebbe smantellato e sostituito con più sontuosi edifici di marmo.  l periodo più fulgido di Agra coincide tuttavia con il “regno del marmo” di Shan Jahan, testimoniato dagli splendidi padiglioni, i palazzi e le moschee del forte, con la Grande Moschea dedicata alla figlia Jahanara Begam, ma soprattutto con l'inimitabile, grandioso Taj Mahal, il cui candido marmo è impreziosito da ornati epigrafici, floreali e geometrici, eseguiti in marmi colorati, in pietre dure e pietre preziose.

4 Giorno: Agra (P.C.)
- Visita, all’Alba, del monumento Taj Mahal (si ricorda che questo monumento chiude il venerdì).
- Rientro in Hotel per la prima colazione.
- Visita del forte di Agra. Sono ancora visibili ampie strutture originarie, come la sala delle udienze pubbliche e private e i bellissimi giardini. In questo fortilizio fu rinchiuso l’imperatore Shan Jahan, costruttore del Taj mahal, deposto dal suo terzo figlio Aurangzeb. L’imperatore vi passò, rinchiuso nella fortezza, gli ultimi anni della sua vita ammirando dalla finestra il Taj Mahal, dove riposa la sua adorata moglie.
- Si visiterà la Cattedrale Cattolica Romana di Agra, edificata nel XIX secolo, dove si potrà anche celebrare la S. Messa.
- Cena e pernottamento in Hotel ad Agra.
Il Taj Mahal, la prima meraviglia del mondo, è il monumento più gigantesco di tutta l'India. Questa enorme struttura, che si estende su di una superficie di oltre 40 acri, e costituisce un monumento fondamentale per la storia indiana,  meglio conosciuto come un autentico inno all'amore. Realizzata dall'imperatore Mughal, Shah Jahan, in memoria dell'amata moglie Mumtaz Mahal, questa incredibile opera architettonica, emblema dell'amore eterno, è la maggiore meta turistica di tutta l'India ed attrae ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.

5° Giorno: Agra – Jaipur (P.C.) km 270
- Partenza per Jaipur.
- Giunti a Jaipur, si visiterà la Chiesa di Nostra Signora dell’Annunciazione, dove si potrà anche celebrare la S. Messa.
- Al termine della visita e della S. Messa, una passeggiata per il bazar di Jaipur, altrimenti conosciuto per essere il paradiso dello shopping. Degli innumerevoli, coloritissimi, chiassosissimi e profumatissimi bazar indiani, quello di Jaipur è considerato il più affascinante e ricco di charme Indiano. Al suo interno si può trovare di tutto, dall’antiquariato alla gioielleria più raffinata, dai manufatti artigianali ai tessuti, dai tappeti alle porcellane, dal legno ai metalli lavorati.
- Cena e pernottamento nell’Hotel a Jaipur.

Jaipur è una delle più belle città dell’India, ubicata nel territorio semidesertico del Rajastan, del quale oggi è la capitale. La finezza dell’architettura di questa città riflette il gusto e lo stile della famiglia reale del Rajput. Oggi, Jaipur è un importante polo commerciale, con tutte i requisiti di una grande città metropolitana. La città è ricca di monumenti, alcuni dei quali molto belli. Il più strano è il Jantar Mantar che altro non è che un osservatorio astronomico all'aria aperta i cui enormi strumenti astronomici sono costruiti in pietra. Da segnalare l'Hawa Mahal (comunemente chiamato Palazzo dei Venti): costruito nel 1799, è un palazzo di otto piani la cui facciata, in arenaria rosa, comprende quasi mille fra nicchie e finestre, tutte finemente lavorate a merletto. Serviva da osservatorio dal quale le donne di corte, non viste, potevano assistere alla vita della città. Nelle vicinanze della città di Jaipur, su un'altura, sorge il palazzo fortezza di Amber (la cui costruzione iniziò nel 1592) che ha una facciata solenne ed austera, mentre gli interni sono fastosi, eleganti e raffinati.

6° Giorno: Jaipur
- Giornata dedicata alla visita di Jaipur, che inizia con il forte di Amber:
Il palazzo di Amber è un bellissimo gioiello incastonato nel paesaggio collinare. Gli edifici sontuosi, i cancelli di ingresso, gli interni riccamente dipinti i giardini, i templi e i quartieri residenziali sono stati arricchiti e muniti di possenti fortificazioni per proteggere i suoi abitanti. Nel corso dei secoli, fin dalla sua apertura, sono stati aggiunti diversi edifici da parte dei successivi governanti di Amber, sino a renderlo un complesso monumentale di straordinarie proporzioni, come lo possiamo ammirare oggi.
- La visita continua con il City Palace:

Il City Palace di Jaipur è costituito dai due complessi edifici di Chandra Mahal e di Mubarak Mahal. Si iniziarono a costruire nel 1792, con l’edificazione delle muraglie difensive. Ubicato al Nord della città di Jaipur, il complesso monumentale incorpora una impressionante sequenza di edifici, giardini, e cortili di ineguagliabile bellezza e maestosità. Questa meraviglia divenne la residenza del Maraja di Jaipur. Una parte del Palazzo di Chandra Mahal è oggi diventata museo, mentre il resto dell’edificio ospita tutt’ora una residenza reale completa e funzionale.
- Visita di Jantar Mantar:
Jantar Mantar è il più grande e meglio conservato dei cinque osservatori astronomici costruiti da Jai Singh II°, in varie regioni del Paese. E’ equipaggiato con enormi strumenti di osservazione astronomica, tuttora utilizzati! Lo scopo principale di questo osservatorio, edificato nel 1722, era quello di osservare e comprendere i grandi temi astrali al fine di conoscere il momento più propizio per avviare i grandi avvenimenti della vita (matrimoni, viaggi). Si tratta di un monumento classificato dall’UNESCO.
- Ultima visita della giornata: l’Hawa Mahal, il Palazzo dei venti

Il Palazzo dei Venti (Hawa Mahal) è una costruzione straordinaria, costruita intorno al XVIII secolo, ed è tutt’ora considerata una elle meraviglie dell’architettura Rajput. Le centinaia di finestre e balconi (se ne contano 953) che ornano la sua facciata sono stati progettati in modo da permettere alle donne dell’Harem reale di osservare la vita che scorre all’sterno senza essere viste; inoltre questa architettura consente al vento di circolare all’interno fungendo da ventilatore e condizionatore naturale.
- C’è ancora il tempo per una seconda visita alla Chiesa dell’Annunciazione, nel caso si desideri celebrare la S. Messa
- Rientro in Hotel a Jaipur, cena e pernottamento

7° Giorno: Jaipur – Kolkata o Calcutta in aereo (P.C.)
- In tempo utile, trasferimento all’aeroporto ed imbarco sul volo Air India per Calcutta (Kolkata).
- Giunti a Calcutta, trasferimento in Hotel e check-in.
- Nel pomeriggio, inizio della visita di Calcutta e dei luoghi di Madre Teresa.
- Questo pomeriggio è a disposizione dell’organizzatore del viaggio, e lo si può configurare secondo le richieste del capo gruppo; in assenza di specifiche richieste, ci si trasferirà nel centro di Calcutta e si dedicherà qualche ora pomeridiana ad una lunga passeggiata alla scoperta dei luoghi più poveri della città, che furono il terreno privilegiato dell’azione sociale di Madre Teresa.
- Il pomeriggio si può chiudere alla Cattedrale dell’Immacolato Cuore di Maria, per una preghiera o per la celebrazione della S. Messa
- Cena e pernottamento in Hotel a Kolkate.

8° Giorno: Kolkata o Calcutta (P.C.)
- Questa giornata è dedicata completamente a i luoghi che furono di Madre Teresa di Calcutta. La guida che ci accompagna conosce molto bene questi luoghi, e potrà volentieri adoperarsi affinché si possano visitare eventuali altre località non inizialmente previste dal programma!
- I luoghi che furono di Madre Teresa sono, principalmente:
. La tomba di Madre Teresa.
. La casa-museo.
. La sua stanza.
. Case delle Missionarie della carità (MC) da poter visitare:
. I luoghi dove Madre Teresa ha vissuto e lavorato come suora di Loreto:( Il Convento di Loreto Entally,
La Chiesa e la scuola di Santa Teresa, La scuola di Motijhil, Il primo convento a Creel Lan, La Chiesa di Santo Tommaso )
- E’ possibile per noi organizzare la S. Messa sulla tomba della Madre celebrata dal sacerdote accompagnante.
- Cena e pernottamento in Hotel a Kolkate.
Stravagante e immensa, Calcutta è una delle città più affascinanti dell’India, ma anche una delle piu’ conturbanti agli occhi di n viaggiatore occidentale. La miseria è onnipresente a Calcutta, dove circa 2.000.000 di persone sono senza un alloggio dignitoso. Il traffico è allucinante, e genera un inquinamento gigantesco. La densità della popolazione è tra le pu’ elevate del Paese con circa 25.000 abitanti/Km². Il patrimonio architettonico di Calcutta è di una bellezza e ricchezza innegabili, anche se la maggior parte degli edifici sono deteriorati per colpa della mancanza di manutenzione. Infine, Calcutta è, da sempre, il crogiolo dell’ “intellighenzia” indiana: Rabindranath Tagore, Satyajit Ray o Mrinal Sen sono originari di questa megalopoli senza paragoni al mondo, che qualsiasi sentimento genera tranne l’indifferenza.
N.B.: fine di agevolare la visita in serenità ed armonia si prega di prendere nota della seguente Etichetta del Visitatore:
1. Un clima di silenzio e di preghiera deve essere mantenuto in ogni momento.
2. Si prega di tenere presente che la Casa Madre è anche una residenza per le suore Missionarie della Carità.
3. Si prega di tenere i cellulari in modalità silenziosa.
4. Durante qualsiasi funzione alla tomba, si prega di mantenere il silenzio rigoroso.
5. Le fotografie sono ammesse solo alla Tomba di Madre Teresa e alla sua statua, per uso privato. Si prega di non scattare foto e video per qualsiasi media o pubblicazioni senza autorizzazione scritta. Siete inoltre pregati di non scattare foto e video alle Suore e alle loro attività intorno alla casa.
6. Vi invitiamo a prendervi cura dei vostri effetti personali.
7. Anche se la Tomba della Madre è un luogo sacro, non è necessario rimuovere le calzature. Ci preoccupa la perdita di scarpe e il disagio causato in seguito.
8. Essendo un luogo di riverenza e di pellegrinaggio, i visitatori sono pregati di essere adeguatamente vestiti quando vengono in visita.
9. Si prega di non incoraggiare i mendicanti professionisti attorno alla Casa Madre o avere l'impressione che le Missionarie della Carità li abbiano nominati come guide alle case delle MC.
10. Si prega di avvicinarsi alle sorelle disponibili presso l'ingresso principale, alla Tomba e al Museo per ulteriori domande.

9° Giorno: Kolkata o Calcutta (P.C.)
- Giornata dedicata interamente alla visita della città di Calcutta. Tra l’altro, si visiterà:
. Il tempio di Birla mandir Lakshami Narayan

. Il Victoria memorial
. Il Giardino Botanico
. Il Giardino dell’Eden
. Il Forte Williams
. L’Howrah Bridge, una costruzione spettacolare, terzo ponte levatoio del mondo per ampiezza, aperto nel 1943.
- È possibile chiudere la giornata con una sosta alla Chiesa dell’Immacolato Core di Maria per la celebrazione della S. messa

- Cena e pernottamento in Hotel a Kolkata.

10° Giorno: Kolkata – Delhi in aereo (P.C.)
- Tempo libero nelle prime ore del mattino.
- In tempo utile, trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per Delhi dove è previsto l’arrivo alle ore 13.50.
- Trasferimento in Hotel e check-in.
- Tempo libero a Delhi per shopping o visite individuali.
- Possibilità di celebrare la S. messa di commiato in una delle Chiese della città.
- Ore 19.00 trasferimento al ristorante e cena di commiato con musiche e spettacolo folkloristico Indiano
- Pernottamento in Hotel a Delhi.

11° Giorno: Delhi
- In tempo utile, trasferimento all’aeroporto ed imbarco sul volo di rientro.

Hotels proposti durante il Tour in India

Notti

Località

Categoria

Hotel

3

Delhi

4 Stelle

Hotel The Vorkam (o similare)

2

Agra

4 Stelle

Hotel Four Points by Sheraton (o similare)

2

Jaipur

4 Stelle

Hotel Park Regis (o similare

3

Kolkata

4 Stelle

Hotel Desovrani

Quotazione del Tour a persona secondo il numero dei partecipante e la stagione


N° di Persone

Alta Stagione

Bassa Stagione

Dal 1/11/2015 al 31/3/2016

Dal 1/10/2016 al 31/12/2016

Dal 1/4/2016 al 30/9/2016

15 / 18 Pax

779 €

779 €

691 €

19 / 26 Pax

764 €

764 €

676 €

27 / 40 Pax

760 €

760 €

642 €

Supp. Singola

353 €

353 €

278 €

India
Popolazione: 1.203.700
Tasso anuale di crescita: 21.34%
Tasso di inflazione annua: 25%
Moneta: Rupia Indiana
Cambio: 1€ = 75 rs (Cambio al 22/8/2015)
Prefisso Telefonico Internazionale: +91
Forma di Governo: Repubblica
Capitale: Nuova Delhi

Scoprire Le religione in India
 INDUISMO
L’induismo è una delle religioni più antiche, difatti i suoi testi sacri risalgono al 1400, 1500 a.c.
E’ una religione molto complessa, poichè ha milioni di divinità. Ha inoltre molti principi. E’ la terza religione al mondo. Nacque in India e Nepal. I testi principali sono I Veda, (considerati i più importanti), i Ramayana, i Upanishadas e i Mahabharata. Questi scritti contengono inni, filosofie, riti, poemi e storie dalle quali gli induisti traggono il loro credo. Vi sono anche altri testi come i Brahmanas, i Sutras e I Aranyakas. Nonostante spesso si consideri l’induismo come politeistica, poichè ha 330 divinità riconosciute, ha una divinità che considera suprema, Brahma. Brahma è un’entità che possiede ogni parte della realtà e dell’esistenza dell’universo. Brahma è impersonale, inconoscibile ed esiste in tre forme separate: Brahma, creatore; Vishnu, preservatore; e Shiva, distruttore. Queste tre facce di Brahma son visibili anche attraverso la reincarnazione di esse in altre divinità. E’ difficile sintetizzare la loro teologia poichè contiene vari aspetti di altri sistemi teologici. Difatti l’induismo può essere:
1) monoteista: solo una cosa esiste; scuola di Sankara
2) panteista: solo un’entità divina esiste che si identifica con Dio; Brahmanismo
3) panenteistica: il mondo fa parte di Dio; scuola di Ramanuja
4) teistica: solo un Dio, diverso dal creatore; induismo Bhakti
Osservando altre scuole, l’induismo può essere anche atea, deista e persino nichilista. Poichè vi sono così tante differenze, cos’è che invece hanno in comune e che li fa sentire induisti? L’unico elemento che li accomuna e che li rende tutti induisti è credere nella veridicità dei testi Veda. I Veda sono molto più che libri teologici. Essi contengono una ricca mitologia sulle divinità che intreccia mito, teologia e storia. Questa mitologia teologica ha radici talmente profonde nella storia e cultura dell’India che rifiutarne la veridicità corrisponde ad opporsi all’India stessa. Se un sistema corrisponde e accetta la cultura Indiana e tutta la sua mitologia e storia, allora può essere considerata induista, anche se atea, nichilista o teista. Questa apertura può creare confusione per un occidentale che ricerca la logica e la razionalità anche nelle religioni. Anche se, in realtà, i cristiani stessi non son poi così logici se dichiarano di credere in Dio, ma praticamente vivono come atei, rinnegando Cristo con le loro vite. Per gli induisti il conflitto è una contraddizione logica e genuina. Per un cristiano il conflitto non è altro che ipocrisia. L’induismo considera il genere umano come divino. Poichè Brahma è tutto,.l’induismo afferma che tutti son divini. Atman è tutt’ uno con Brahman. Tutto ciò che non appartiene a lui è considerata un’illusione. Lo scopo di un induista è diventare tutt’uno con Brahman, cessando di esistere come individuo da lui distaccato. Questa libertà è chiamata “moksha”. Fino a che moksha è presente, l’induista crede che sarà reincarnato fino a che non arriverà alla consapevolezza della verità, cioè che solo Brahman e nient’altro esiste. La reincarnazione dipende dal karma, che ne governa l’equilibrio. Cosa si compie nel passato ha conseguenze nel futuro. L’induismo è fortemente diverso dal Cristianesimo. Il crisitanesimo ha un solo Dio, che è sia persona, sia conoscibile, (Deuteronomio 6:5; 1 Corinzi 8:6); ha un solo libro di Scritture; Dio ha creato il mondo e tutto ciò che vi vive, (Genesi 1:1, Ebrei 11:3); l’uomo è stato creato da Dio, a Sua imagine e somiglianza e l’uomo vive una sola volta, (Genesi 1:27, Ebrei 9:27,28); insegna che la salvezza è attraverso Gesù Cristo, (Giovanni 3:16, 6:44; 14:6; Atti 4:12). L’induismo fallisce come sistema religioso perchè non riconosce Gesù come unica incarnazione di Dio come unico Salvatore per l’umanità.
BUDDISMO
Il buddismo è una delle religioni principali nel mondo in termini di aderenza, distribuzione geografica e influenza socio culturale. Nata come religione orientale, sta prendendo piede in maniera influente e popolare anche in occidente. E’ unica nel suo genere, sebbene abbia alcuni elementi simili all’induismo, come il karma, (etica sulla causa-effetto), maya, ( la natura illusoria del mondo) e samsara, (il ciclo di reincarnazione). I buddisti credono che lo scopo della vita sia raggiungere l’illuminazione. Il fondatore del buddismo, Siddhartha Guatama, nacque in India nel 600 a.c. Essendo ricco, visse in maniera lussuosa, considerando poco il mondo attorno. I suoi genitori volevano preservarlo dalle sofferenze del mondo esterno e non volevano che fosse influenzato da una qualche religione. Tuttavia, un giorno ebbe una visione di un cadavere, di un anziano e di un malato. Ebbe una quarta visione di un sacerdote ascetico, sereno perché aveva abbandonato il lusso. Vedendo la serenità del sacerdote, decise di diventare ascetico. Abbandonò la sua vita di benessere e ricercò l’illuminazione attraverso l’austerità ed era solito fare intense meditazioni. Divenne un leader per altri. È culminante un evento nella sua vita. Un giorno, seduto sotto un fico, ( chiamato l’Albero Bodhi), con una ciotola di riso, decise che avrebbe meditato fino al raggiungimento dell’illuminazione, anche fino alla morte, se necessario. Dopo tentazioni e travagli, raggiunse l’illuminazione il mattino seguente. Per questo fu chiamato “l’Illuminato” o il “Budda”. Dopo questa consapevolezza, iniziò ad insegnare ai suoi seguaci, tra i quali cinque divennero i suoi primi discepoli. Cosa ha scoperto Gautama? L’illuminazione è una via di mezzo, non si trova nel lusso estremo. Scoprì anche quattro nobili verità: 1) vivere è soffrire ( dukha), 2) soffrire è causato dal desiderio, (tanha, o “attaccamento”), 3) la sofferenza può finire quando si eliminano le passioni a cui si è attaccati, 4) e questo può essere raggiunto percorrendo un nobile sentiero. Il nobile sentiero consiste nell’avere: 1) una giusta visione, 2) una giusta intenzione, 3) un buon dialogo, 4) giuste azioni, 5) essere un sacerdote, 6) impegno verso le giuste cose, 7) meditazione e 8) concentrazione, (focus). Gli insegnamenti di Budda son raccolti nella “Tripataka”; o i “tre cesti”. In comune con l’induismo vi sono: la reincarnazione, il karma, maya e la tendenza a comprendere la realtà con un orientamento panteistico. Il buddismo offre anche un’elaborata teologia di divinità. Come l’induismo, il buddismo ha visioni particolari sull’idea di divinità. Alcuni buddisti son atei, altri panteisti, altri teistici. Il buddismo classico non si esprime sulla figura divina ed è perciò atea. Il buddismo odierno è diverso. Può essere diviso in due gruppi: Theravada, ( piccolo vaso), e Mahayana, (grande vaso). Theravada è una forma monastica che riserva l’illuminazione solo per i sacerdoti, mentre per l’altro gruppo essa può essere raggiunta anche dai laici. All’interno di questi gruppi vi sono poi altre categorie come Tendai, Zen, Ryobu, Shingon, Nicheren ed altre.  Il Budda non si considerava una divinità. Piuttosto una persona necessaria per mostrare questa via agli altri. Dopo la sua morte alcuni lo elevarono a divinità, nonostante non tutti i suoi seguaci lo consideravano tali. Nella Bibbia è però scritto chiaramente che Gesù è figlio di Dio, ( Matteo 3:17, “ ed una voce del cielo disse: “questo è mio figlio, Colui che amo; in Lui son compiaciuto”), e che Lui e Dio sono uno, (Giovanni 10:30). Non ci si può definire cristiani se non si dichiara e non si riconosce che Gesù è Dio. Nella Bibbia è scritto che il peccato è un problema che avrà conseguenze eterne per l’uomo. Nel buddismo, invece, non c’è bisogno di un salvatore. Per un credente Gesù è l’unico che può salvare dalla dannazione eterna. Per il buddista vi è solo una visione che comprende una vita eticamente corretta e una centralità della meditazione che porta all’illuminazione e poi al nirvana. Per raggiungere ciò sono necessarie molte reincarnazioni per pagare il proprio debito con il karma. E’ una religione di filosofia morale ed etica, che comprende una vita di rinunce. La realtà è impersonale e non vi è amore. Dio è visto come un’illusione e il peccato come un errore non morale. In questo modo persino la nostra personalità diventa un’illusione. Non considerano la creazione, perché per loro non vi è né inizio, né fine. Vi è invece un infinito ciclo di nascita e morte e sofferenza. I cristiani invece sanno che Gesù è morto per loro cosicchè non dobbiamo soffrire per l’eternità. I cristiani sanno che c’è molto più che sofferenza e morte, “ è stato rivelato attraverso la rivelazione del nostro Salvatore, Gesù Cristo, che ha sconfitto la morte e ha portato vita e immortalità attraverso la parola,” (2Timoteo 1:10). Il buddismo insegna che nirvana è il più alto stato di esistenza ed è raggiungibile individualmente. Nirvana non ha una spiegazione logica o razionale, non può essere insegnato, ma solo realizzato. Al contrario gli insegnamenti di Gesù sul paradiso, sono chiari. Ci ha insegnato che i nostri corpi fisici moriranno, ma le nostre anime saranno con lui, in cielo, (Marco 12:25). Il budda ha insegnato che non abbiamo anime individuali, esse sono solo illusioni. Per loro non vi è un Padre misericordioso che ha mandato Suo figlio a morire per le nostre anime, per la nostra salvezza, per raggiungere la Sua gloria.
GIAINISMO
Dal sanscrito jainī, dottrina dei jaina, seguaci di Jina. È una dottrina spirituale indiana (considerata da alcuni studiosi una corrente filosofica dalle forti connotazioni religiose) risalente al Jina (Vardhamāna, detto il Mahāvīra, Grande Eroe), la cui eterodossia consiste nella ricerca di una salvezza extramondana o antimondana, mentre la tradizione politeistica indiana tende, come tutte le religioni etniche, al conseguimento di un ordine e di una salvezza mondani. Il giainismo è sorto nella stessa epoca (VI secolo a. C.) e nella stessa regione dell’India settentrionale in cui è nato il buddhismo, e risponde a esigenze soteriologiche simili a quelle buddhiste. Entrambe le soteriologie si svolgono da una tradizione di ascesi, di rinuncia e di meditazione, che costituiva a quell’epoca l’estremo sviluppo di un lungo processo di interiorizzazione dell’antica religione vedica.
SIKHISMO
La parola ‘Sikh’ significa ‘Discepolo’. Un Sikh è uno persona che crede in un solo Dio e negli insegnamenti dei dieci Guru [‘Maestri’,], custoditi nel Shri Guru Granth Sahib ji, il libero sacro dei Sikh. Inoltre questa persona deve assumere l’AMRIT, il battesimo dei Sikh. La religione Sikh è strettamente monoteistica, afferma l’esistenza di un unico e supremo Dio, assoluto e onnipresente, eterno, creatore, origine di ogni origine, privo di inimicizie, di odio, che è nello stesso tempo immanente del creato e al di là di esso. Non è più il Dio di una sola nazione, ma il Dio della grazia. Essendo tale, egli non crea l’uomo per punirlo dei suoi peccati ma per il compimento del suo vero disegno e per inglobarlo in ciò da cui ha avuto origine.
‘O MENTE MIA, TU SEI LA FAVILLA DELLA LUCE DIVINA; CONOSCI LA TUA ESSENZA O MENTE MIA, IL SIGNORE E’ SEMPRE CON TE; UNISCITI AL SUO AMORE ATTRAVERSO LE PAROLE DEL GURU. CONOSCENDO LA TUA ESSENZA TU CONOSCI IL TUO SIGNORE; E POSSA TU CONOSCERE IL MISTERO DELLA NASCITA E DELLA MORTE’. (SHRI GURU GRANTH SAHIB, P. – 441) Il postulato di fondo del sikhismo è che la vita non trova origine nel peccato, ma piuttosto che è stata emanata da una fonte pura, l’essere unico e vero. Non soltanto la riflessione filosofica dei Sikh nel suo complesso, ma anche l’insieme della storia e del carattere dei Sikh deriva da ‘questa principio. I Sikh non riconoscono il sistema della caste e nemmeno credono nell’ adorazione di idoli, nei rituali e nelle superstizioni. Gli dei e le dee sono considerati inesistenti. Questa religione si traduce nella pratica concreta della vita, nel rendere servizio agli esseri umani e nello sforzarsi a favore della tolleranza e dell’amore fraterno nei confronti di ciascuno. I Guru Sikh non hanno sostenuto la necessità della vita ascetica e dell’isolamento dal mondo per guadagnare la salvezza. Questa ultima può essere raggiunta da chiunque si mantenga onestamente e conduca una vita normale.
 Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)
“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù». Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”.  Questa luminosa messaggera dell’amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d’incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all’età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l’amore per le anime entrò nel suo cuore. L’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929.
Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: “la sposa di Gesù” per “tutta l’eternità”.  Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a “Loreto” con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l’attitudine naturale all’organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia.  Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette l’ “ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza.  Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per “vittime d’amore” che avrebbero “irradiato il suo amore sulle anime.””Vieni, sii la mia luce”, la pregò.  “Non posso andare da solo” Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di “Loreto” per entrare nel mondo dei poveri. Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell’Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l’una dopo l’altra, alcune sue ex allieve. Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l’ex Unione Sovietica, l’Albania e Cuba. Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 iFratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose.  Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d’amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una “piccola via per la santità” per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito. In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l’attenzione verso Madre Teresa e l’opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, “per la gloria di Dio e in nome dei poveri”. L’intera vita e l’opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell’incomparabile valore dell’amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall’esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: “l’oscurità”. La “dolorosa notte” della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un’unione ancora più profonda con Dio.
BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II.
Giornata Missionaria Mondiale / Domenica 19 ottobre 2003.

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Albania Tour Religioso & Culturale Viaggio organizzato di 8 Giorni 7 Notti nell'Antica Illiria Partenze da tutta Italia da 426 €

Albania Tour Religioso & Culturale Viaggio organizzato di 8 Giorni 7 Notti di Tirana Durazzo Berat Valona Permet Voskopoje Korce Pogradec Con guida in italiano Hotel in pensione completa da 426 €

 

 

 

Dettagli del Tour religioso & culturale in Albania

Categoria

Viaggi Organizzati in Albania

Offerta

Albania Tour religioso e culturale

Pacchetto Viaggio

Tour in Albania Trasferimento Soggiorno Assistenza

Destinazione

Tirana Durazzo Berat Valona Permet Pogradec

Partenza

Da Tutta Italia

Durata / Data

8 Giorni 7 Notti Date su richiesta

Servizi

Guida Accompagnatore dell'Agenzia Escursioni

Hotel / Trattamento

Hotel 3 / 4 Stelle in pensione Completa

Prezzo

Da 426 €

Programma del Tour religioso & culturale in Albania

Giorno 1: Italia – Tirana
Arrivo all’aeroporto di Tirana e incontro con la nostra guida. Partenza in bus per il centro. Visiteremo il Museo Storico, Piazza Skanderbeg, Et'hem Moschea Bey all'angolo sud-est di Piazza Skanderbeg, la Torre dell'Orologio accanto alla moschea Et'Hem Bey, gli edifici governativi a sud di piazza Skanderbeg, la Fortezza di Giustiniano, il Tanners Bridge, il Palazzo della Cultura (Pallati Kulturës I), in cui è stato completato il Teatro dell'Opera e del Balletto e la Biblioteca Nazionale. Visita alla Piramide, ben inserita nel contesto urbano di Tirana, eretta dopo la morte di Enver Hoxha, come suo mausoleo. Ampiamente utilizzata come spazio culturale, rappresenta parte della storia e dell'identità dei cittadini di Tirana. Ultimamente hanno deciso di sostituirla con un complesso moderno sede del nuovo parlamento. Visita alla Chiesa cattolica romana di San Paolo, completata nel 2001, la più grande chiesa a Tirana (visita all’interno e possibilità di celebrare la S. Messa) e della cattedrale di San Paolo, costruita in stile moderno essenziale. l’interno, con la sua abside circolare e le balconate accesisbili, è impressionante. Interessante è il vetro dipinto raffigurante Madre Teresa e Papa Giovanni Paolo. Si visiteranno anche la Chiesa Cattolica Santa Maria (Kisha Katolike), costruita nel 1865 come regalo dell’imperatore austro-ungarico Franz Josef, riaperta nel 1990 come monumento nazionale dopo la chiusura nel 1967, anno in cui per tutte le chiese d'Albania venne stabilito il divieto delle attività religiose, e la Chiesa Ortodossa, edificata nel 1964 e anch'essa chiusa nel 1967, usata come sport club cittadino, riaperta nel 1990. Pranzo prima di iniziare le visite, se l’aereo atterra entro le ore 12. Cena in un ristorante tradizionale. Pernottamento a Tirana.

Giorno 2: Tirana - Durazzo
Dopo la prima colazione visita del resto di Tirana: i Giardini Botanici, situati vicino allo zoo cittadino, sono sicuramente da visitare, visto che continuano a mantenere una buona dose di storicità. Visita del mercato centrale, un colorato e tipico mercato cittadino di Tirana, è qui infatti che si può ammirare la vera cultura popolare di Tirana, dei suoi cittadini, e dei freschi prodotti della terra albanese. Qui prodotti, tradizione e cultura sono in esposizione. Partenza per Durazzo, la seconda città dell'Albania per importanza ed abitanti, che negli ultimi anni è diventata una meta turistica a tutti gli effetti con tutte le attrezzature di un centro moderno. È una città che dopo il regime comunista e fascista del novecento ha saputo riemergere dall'oblio, diventando uno degli scali europei più importanti. Faremo una passeggiata sul lungomare panoramico (Currila & Vollga), a due passi dall'hotel. Le costruzioni in entrambi i lati generalmente sono del periodo dell’occupazione fascista, ma si notano anche edifici del periodo socialista, con i pianterreni trasformati in negozi di ogni genere. Alla fine di questo “boulevard” si trova la piazza principale, centro storico della città dove si trovano i palazzi dell’amministrazione regionale e locale, il palazzo della cultura “Aleksander Moisiu” (una costruzione degli anni ’60 del secolo scorso). Accanto, dalla parte opposta della piazza, si trova la grande moschea di Durazzo, che risale al ‘400, ma è stata ricostruita nel 1993 perché la precedente era stata pressoché distrutta dal terremoto del 1979. Nelle vicinanze del Municipio è in fase di costruzione un edificio di molti piani che ospiterà un business center. La zona fra la Moschea e il Municipio è il cuore dell’antica città di Durazzo; lo testimoniano anche la presenza dell’anfiteatro e dei resti delle mura che circondavano l’antica Durazzo. “La Via Commerciale” è una delle zone più importanti della città. Visita al museo Archeologico di Durazzo, fondato nel 1951 per volontà dell’archeologo Vangjel Toci, con lo scopo di raccogliere e studiare i reperti archeologici rinvenuti nel territorio dagli scavi del dopo guerra. Il museo è in espansione continua, in quanto scavi sistematici nella città di Durazzo riportano alla luce inesauribilmente statue, colonne, vasi, monete, gioielli, utensili e quant’altro. Attualmente, dopo il suo ultimo restauro nel 2002, esso è il più grande museo archeologico in Albania. Il museo è composto da due aree, quella all’aperto, cioè i giardini ed i portici dove sono esposti gli oggetti di grandi dimensioni come colonne e statue in marmo o pietra e la parte interna dove i reperti archeologici sono configurati in gallerie tematiche. Nella parte occidentale del paese, in cima alla collina, si eleva in tutta la sua bellezza la magnifica "Villa", appartenente al Re Zog. Oggi è utilizzata per accogliere delegati stranieri. Il museo della Tradizione e della Cultura è situato nel centro della città di Durazzo, nei pressi dell’Anfiteatro. Il museo è stato allestito in una casa, costruita nella seconda metà del XIX secolo. Le sale e le camere sono arredate in stile tradizionale, sugli mobili e alle pareti sono esposti oggetti antichi ed artigianali, costumi popolari, strumenti musicali, vecchi utensili di casa e altra oggettistica. L'anfiteatro romano di Durazzo venne costruito nel II secolo ed è situato al centro della città moderna. Poteva contenere sino a 20.000 persone, il che lo rende l'anfiteatro più grande presente nei Balcani. Venne scoperto nel XX secolo e attualmente è un'attrazione turistica, nonostante una buona parte della struttura non sia ancora stata dissotterrata. Nella zona sud della città si trova il porto, ad ovest una catena di colline basse abitate fin dall’antichità, grazie alla posizione ottimale. A nord, si trova il “Porto Romano” una zona adiacente al mare e un importante sito archeologico del periodo romano (le mura antiche). La città moderna si è sviluppata lungo le vie di collegamento con il porto, che rimane il vero centro delle attività economiche più importanti. Visita alla Arcidiocesi ortodossa: Cattedrale di S. Paolo e S. Asteio: Sant' Asteio di Durazzo, detto anche Astio o Aberisto, è stato un vescovo vissuto alla fine del I secolo. Venerato dalla Chiesa cattolica come santo e martire, la sua memoria liturgica ricorre il 5 luglio, come tramanda anche il Sinassario Costantinopolitano, anche se il Menologio di Basilio e l'Annus ecclesiasticus graeco-slavicus ne fissano la memoria al 6 luglio. Vescovo della città di Durazzo, nell'odierna Albania, al tempo dell'imperatore Traiano (98-117), Asteio venne catturato su ordine del prefetto dell'Illiria, Agricolao, e costretto ad adorare i simulacri del dio Dioniso. Al suo rifiuto, il santo venne barbaramente flagellato e quindi legato ad una croce, dopo essere stato cosparso di miele e abbandonato al calore e alle punture degli insetti. Era, stando alle fonti, l'anno 100. Proprio in quei giorni un gruppo di cristiani, Luciano, Esichio, Papio, Saturnino e Germano, sfuggiti alle persecuzioni locali e desiderosi di rifugiarsi a Durazzo, si imbatterono nel cadavere di Asteio martirizzato sulla croce. Confortati dal suo sacrificio, non ebbero timore di dichiararsi seguaci di Cristo e vennero così tutti uccisi. Pranzo durante la visita. Cena e pernottamento a Durazzo.

Giorno 3: Durazzo - Berat - Valona
Dopo la colazione partenza per Berat. Visita di Berat (dichiarato patrimonio dell’umanità dall'Unesco, quale "raro esempio di città ottomana ben conservata"). Una delle città più antiche dell’Albania, fondata nel IV secolo a.C. dagli Illiri. La maggiore attrazione della città è il castello che fu costruito nell’epoca Illirica e ricostruito in difesa degli Ottomani. Sulla roccia sottostante il castello ci sono piccoli monasteri che meritano una visita per gli interessanti affreschi. Diverse sono le moschee presenti in città: la Moschea degli Scapoli, la Moschea di Piombo (così denominata per il rivestimento della cupola) e la Moschea del Re. Inoltre vi sono anche diverse chiese ortodosse, come: la Chiesa di Nostra Signora, Chiesa della Santa Trinità e la Chiesa degli Evangelisti. Il Museo Etnologico di Berat è raggiungibile attraverso la strada principale della città. La strada risale al IV secolo e venne costruita dai cristiani come difesa dai Turchi. È molto interessante per scoprire usi e costumi del popolo Albanese e per viverne 2400 anni di storia. Visita all’interno della fortezza conosciuta come KALAJA dove ci sono case abitate da secoli. Il castello aveva molte chiese delle quali ne rimangono solo sette e all’interno di una di queste troviamo il MUSEO DI ONUFRI (maestro della pittura murale albanese del XVI secolo che ha decorato molte chiese in Albania e Grecia). Proseguimento per Valona, antico insediamento del IV sec. a.C.. conosciuta con il nome di Aulona, una delle grandi città portuali ma anche di grande importanza storica perché fu qui che nel 1912 l’Assemblea Nazionale proclamò l’Albania stato indipendente. Visita del Museo dell’Indipendenza, situato nella sede del primo Governo Indipendente. La tomba di Ismail Qemali, il luogo di inumazione del primo premier dell’Albania si trova nel giardino al centro di Valona. E’ stata costruita nel 1932 da Odisè Paskali. La Moschea Murade è situata al centro della città, al di sotto della Tekké Bektashiana di Kuzum Baba. Si ritiene sia stata costruita tra il 1531-1550 dall’architetto Sinani. Costruita in stile turco-bizantino, appare anche oggi maestosa come una viva testimonianza dello splendore di un tempo. La moschea è stata costruita con pietre a forma di parallelepipedi combinate con mattoni rossi. Una particolare eleganza le viene attribuita anche grazie alla cupola rivestita di tegole rosse e dal minareto costruito interamente con pietre bianche. Pranzo nel corso della visita. Cena e pernottamento a Valona.

Giorno 4: Valona – Butrinti - Saranda
Dopo la prima colazione partenza per Saranda. Viaggio lungo le coste della spettacolare riviera albanese, con panorami mozzafiato sino a Llogara, quasi 1000 mt. sul livello del mare. Nel pomeriggio visita del Parco Nazionale di Butrinto, patrimonio dell’Unesco e al sito protetto di Ramsar. Artefatti archeologici provano che durante il VII d il VI sec. a.C. era un centro proto-urbano, ma è solo durante il V sec. a.C. che si trasformò in una città nel vero senso della parola. Durante il IV sec. a.C. furono costruiti il centro, l’agorà, il portico, un tempio, ed un teatro contenente 1500 sedili giunto sino ai giorni nostri quasi intatto. Durante la tarda antichità e alto medioevo, Butrinto fiorì notevolmente: la costruzione del Battistero, il monumento più importante del primo periodo cristiano, risale a questo periodo; ha una forma circolare dal diametro di 13,50 metri, un pavimento coperto da mosaici con variopinti motivi geometrici e di animali. Pranzo durante la visita. Check-in in Hotel a Saranda. Cena e pernottamento.

Giorno 5: Saranda – Argirocastro – Permet
Partenza per Argirocastro. Visita della città-museo, dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale mondiale. Visita al castello e del centro storico famoso per le case tradizionali dallo stile caratteristico, che ha dato alla città il soprannome di “Città di pietra” perché la maggior parte delle vecchie case sono totalmente costruite in pietra bianca e i tetti coperti da lastre di ardesia. Il Castello di Argirocastro è una delle maggiori attrazioni turistiche dell'Albania. La fortezza, in posizione dominante sopra la città, fu costruita nella seconda metà del XIII secolo. Appena dentro alle mura del castello, si può visitare il Museo Nazionale delle Armi, inaugurato nel 1971, dove si possono osservare le armi, usate durante le diverse guerre. Al primo piano del castello, troviamo la storia dal tempo neolitico fino al 1912, giorno dell'indipendenza. Il secondo piano include i periodi successivi. C'è pure una prigione che fu usata durante la Seconda Guerra Mondiale, dai tedeschi. Visita al Museo Etnografico ospitato all'interno della casa dove nacque il dittatore comunista Enver Hoxha, attorno diverse case caratteristiche delle vecchie famiglie nobili di Gjirokaster come la casa dei Zekate. Dopo le visite partiamo per Permet attraverso la meravigliosa Gola di Kelcyra seguendo la magnifica valle del fiume Vjosa. Una passeggiata di mezz'ora per visitare la bella chiesa di Leusa. Proseguimento per visitare la chiesa di Labova della Croce (Labove e Kryqit), una delle più antiche dell’Albania, dedicata a Santa Maria, conteneva una sacra reliquia che si ritiene essere un frammento della vera croce: la chiesa che vediamo oggi e’ una creazione del XIII secolo, ma la struttura originale risale addirittura al regno dell’imperatore Giustiniano (527-565 d.C). Visita a Benje (solo se il tempo lo consente, dal momento che la visita è fuori programma) per una degustazione del famoso formaggio locale. Si scende sino al fiume che viene scavalcato, nel suo tratto più stretto, da uno spettacolare ponte ottomano, segno che questi sentieri un tempo erano percorsi da molta più gente e che i villaggi erano molto più popolati e ricchi. Pranzo durante la visita. Cena e pernottamento a Permet.

Giorno 6: Permet – Voskopoje, korce - Pogradec
Partenza per Voskopoje. La città ha molte attrazioni da scoprire con un passato affascinante, un presente intrigante e un futuro eccitante. Visita rapida della città. Arrivo a Korce. Qui fu fondata la prima scuola albanese (1878) e la prima scuola femminile (fine 1879). Fu uno dei perni del fronte durante la Campagna italiana di Grecia, nel 1940-1941. La Chiesa Paleocristiana, situata nel cuore meridionale del Paese, ad 853 metri sul livello del mare e protetta dalle montagne che la circondano, è un grazioso agglomerato urbano dal centro storico con i tetti di ardesia, che dista circa quattro ore dalla capitale. Abitata fin dall’età del bronzo, viene citata per la prima volta solo nel 1280, in un documento medioevale. L’aspetto attuale si deve al riammodernamento di epoca ottomana, quando la città, conquistata dai turchi nel 1440, divenne fiorente e conosciuta per la fabbricazione dei tappeti, e per un bazar (oggi preservato come monumento nazionale), importante crocevia degli scambi verso l’Asia. Il centro storico, racchiuso tra Shen Gjergji and Republika Bulevardi, è piccolo e grazioso, e ha preservato la propria integrità, nonostante i grandi lavori dell’edilizia popolare socialista. Il vero gioiello della città rimane senz’altro il Museo d’Arte Mediovale Albanese, un piccolo scrigno che protegge e racchiude quanto è stato possibile salvare dai saccheggi delle Chiese durante la rivoluzione culturale. La galleria principale raccoglie una bella collezione di icone, risalenti ad un periodo compreso tra il 1200 e il 1800, oltre a copertine in argento di Bibbie, gradali, crocifissi ed iconostasi istoriate. Un’altra galleria ospita sculture paleocristiane in pietra, provenienti da Butrinto, Apollonia e da altri siti archeologici del Paese. Il Museo dell’arte Orientale costruito e donato alla città dalla famiglia di Dimitri Borja nel 2003. Si tratta di un museo orientale, soprattutto con opere d’arte provenienti dai paesi che che egli stesso ha visitato. Proseguiamo il nostro giro passando davanti al Museo Bratko di arte asiatica lungo la via Shetitore. Visita all'Antica birreria Korça: la prima birreria in Albania fu costruita qui da un ingegnere italiano nel 1939, ed è ancora attiva. Visitiamo la fabbrica della birra Korça, ampliata e ristrutturata, una parte è stata sapientemente restaurata e presenta ambienti con manufatti in ghisa di chiara ispirazione Art Nouveau. Dopo il pranzo con degustazione della birra Korca, tempo libero per godersi lo shopping in tutta tranquillità o prendere un caffè in un locale caratteristico nel centro di Korca. Cena e pernottamento a Pogradec.

Giorno 7: Pogradec – Elbasan - Tirana
Il distretto di Pogradec comprende diverse aree in cui sono compresi molti paesini molto caratteristici Visiteremo Tushemisht, in cui hanno ambientato anche numerosi film famosi in Albania. Questo piccolo centro è famoso per le sue acque curative che sgorgano dal terreno e per le sue fontane naturali che ritroveremo in ogni angolo della città. Visiteremo il villaggio di Lin, famoso per i mosaici presso la basilica paleo-cristiana risalente ai tempi romani. Interessanti sono inoltre le escursioni a Drilon (5 km a est di Pogradec) dove è possibile trovare ristoranti tipici e ammirare i bellissimi canali circondati da alberi e piante ornamentali. Visita alle chiese: il monastero di San Tommaso (una chiesa ortodossa a Lin del II secolo), la chiesa di San Dimitri (una piccola chiesa ortodossa dell’anno 1154) e la chiesa di Santa Marena (una chiesa ortodossa ricostruita nel 1744). La cucina di Pogradec è molto rinomata ed apprezzata per la varietà del pesce offerto (delle acque del lago Oher, habitat perfetto per il pesce Koran, pesce molto simile alla trota), ed infatti i ristoranti migliori del luogo sono tutti localizzati sulle sue rive. Verso sud la città è circondata dai Monti Mokra che rappresentano un'incantevole cornice per tutto il distretto. Dopo pranzo a base di pesce del lago partenza per Elbasan. Si visiteranno: il castello e le mura che lo circondano e che raccontano della grande importanza militare che la città aveva nel primo periodo ottomano. Il muro del recinto che si trova nella parte sud del castello è ancora intatta, questo dimostra che nonostante i secoli le mura di questo castello resistono. La fortezza di Elbasan fu ricostruita nell’anno 1466 dal sultano ottomano, sulle rovine dell’antica città di Skampa, appartenenti al IV secolo d.C. Dentro la fortezza si possono ammirare la Moschea Reale (Re Mret), risalente al XV secolo, la Chiesa ortodossa di S. Maria, costruita nel 1650, e la Chiesa greco-cattolica di rito bizantino. La città è una delle capitali culturali dell’Albania ed è sede di numerosi musei. Partenza per Tirana. Cena “firewall” al ristorante con folklore albanese e vino (prima di cena sosta in albergo per rinfrescarsi e cambiarsi per la cena). Pernottamento a Tirana.

Giorno 8: Tirana - Aeroporto - Italia
Dopo la prima colazione, rilascio delle camere e ritrovo dei partecipanti per il trasferimento in aeroporto a Tirana, in tempo utile per check-in e formalità doganali.

Quote di Participazione a persona in camera doppia

N° di persone

Prezzo

10 / 14 pax (min. 10)

679 €

15 / 19 pax

565 €

20 / 24 pax

520 €

25 / 29 pax

495 €

30 / 34 pax

473 €

35 / 39 pax

450 €

40 e oltre

426 €

Supplementi

Supplemento Camera Singola

150 €

Giornata supplementare a Tirana*

77 €

Giornata supplementare a Durazzo*

89 €

(*): nel caso si arrivi in Albania il pomeriggio.


Hotels offerti durante il Tour Albania

Hotel

Categoria

Località

Notti

Hotel Confort o similare

4 Stelle

Tirana

2

Hotel Armonia o similare

4 Stelle

Durazzo

1

Hotel Bologna o similare

3 Stelle

Valona

1

Hotel Brilant o similare

4 Stelle

Saranda

1

Hotel Permeti o similare

3 Stelle

Permet

1

Hotel Pogradec o similare

3 Stelle

Pogradec

1

ALBANIA
- Popolazione: 3.030.000 al censimento 2014
- Religione: Musulmani: 56.7%; Cattolici Romani 10%, Ortodossi: 6.8%, Atei 2.5%, Sufi (Bektashi) 2.1%
- Valuta: Lek Albanese (L). 1 € = 138 L al cambio del 8/8/2015
- Prefisso telefonico internazionale = +355
- scolarizzazione: 98%
- Capitale: Tirana
- Governo: Repubblica
Logistica
- Autobus: Il gruppo verrà ospitato in un autobus granturismo, dotati di AC a disposizione durante tutto il viaggio.
- Accompagnatore: Tutti i nostri gruppi sono sempre accompagnati da un addetto al Customer Care, che accompagna i clienti, che parla italiano (anche se non sempre correttamente), e che si preoccupa di assicurare la perfetta funzionalità di tutti i servizi previsti nei tempi e nella qualità richiesti.
- Guide: E’ prevista una Guida Accompagnante durante tutto il viaggio, in lingua italiana
- Ingressi: Sono tutti compresi nel programma
- Pasti: Prima colazione: sempre prevista in Hotel
- Cena: quasi sempre prevista in Hotel, tranne dove diversamente precisato nel programma
- Pranzo: in ristoranti locali, e quando è possibile con degustazioni di menu
- Tempistica: Si cercherà di assicurare (ad eccezione del 3° giorno) il rientro in Hotel in orari convenienti alla clientela italiana
In caso di crisi medica
- Tutti gli Hotels offerti dispongono di assistenza medica garantita 24h/24
- I viaggiatori sono tenuti obbligatoriamente a possedere una polizza di assicurazione internazionale
Hotels
- Sono proposti Hotels di buona fattura nelle grandi città, ed i migliori disponibili all’interno
Escursioni
- È compresa la visita ad una fabbrica di birra
Albania Tour Religioso & Culturale
Oggi l'Albania è una nazione che sta terminando la sua completa rinascita, pieno di siti archeologici interessanti, panorami mozzafiato, città vivaci e qualche parco naturale degno di nota. Molti dei suoi siti sono anche stati iscritti nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. In questa mini guida vi daremo qualche utile consiglio su cosa vedere durante un viaggio in Albania.
L'Albania si affaccia sul mare Mediterraneo e confina con la Grecia, il Kosovo, la Macedonia e il Montenegro: si trova quindi al centro dell'area dei Balcani ed è vicina alle coste dell'Italia meridionale. Farà piacere a tutti sapere che l'Albania è una tra le mete più economiche d'Europa: se scegliete di trascorrere qui le vostre vacanze potrete anche risparmiare un bel po'. Tra le spiagge più interessanti abbiamo quelle affacciate sul mare Adriatico, in particolare quelle di Durazzo, ma anche quelle sul mare Ionico ci regalano spettacoli naturali incontaminati. In Albania troviamo dei siti archeologici antichi e molto interessanti, soprattutto relativi agli insediamenti greci e romani, ancora conservati in stato ottimale. Tra le aree più interessanti troviamo Butrinto o Butrinti, vicino a Saranda nel confine con la Grecia, dove troviamo il parco con il sito archeologico e il museo e potremo apprezzare il teatro, il tempio di Asclepios e i mosaici bizantini. Il tempio di Artemide con le sue imponenti colonne si trova invece ad Apollonia, città prima greca e poi romana, a pochi chilometri da Fier. Le grandi città albanesi riservano scorci millenari e allo stesso tempo attrazioni turistiche e culturali di ogni tipo.  La capitale, Tirana, è densamente popolata e ricca di vita: oltre ai resti archeologici possiamo ammirare numerosi palazzi e chiese antiche: la cattedrale di San Paolo, la chiesa ortodossa, la Moschea Et'hem Bey sono solo alcuni dei luoghi di culto che possiamo trovare in questa città. Particolarmente interessanti sono anche i giardini botanici, la torre dell'orologio e la fortezza di Giustiniano e ovviamente la galleria d'arte. La seconda città per grandezza dopo la vivace Tirana è Durazzo, anch'essa ricca di vita, locali e negozi sempre più "occidentali": qui si trova anche l'anfiteatro più grande del paese. Nella parte meridionale troviamo l'antica città di Argirocastro, la cui parte antica è patrimonio Unesco, che nasce dall'incontro di culture diverse. La sorgente carsica di Syri i Kaltër è un luogo naturale incontaminato dalle acque limpide azzurre, e si trova tra Argirocastro e Valona, città e porto turistico apprezzato dai visitatori. Saranda, infine, è considerata una delle località balneari più interessanti, con una spiaggia suggestiva e una flora estremamente ricca. Vi siete convinti? Cosa aspettate? È sempre il momento di partire!

Quote di Participazione a persona in camera doppia

N° di persone

Prezzo

10 / 14 pax (min. 10)

679 €

15 / 19 pax

565 €

20 / 24 pax

520 €

25 / 29 pax

495 €

30 / 34 pax

473 €

35 / 39 pax

450 €

40 e oltre

426 €

Supplementi

Supplemento Camera Singola

150 €

Giornata supplementare a Tirana*

77 €

Giornata supplementare a Durazzo*

89 €

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Pellegrinaggio a Cascia da Cagliari per L'Anniversario di Santa Rita 4 Giorni dal 20 al 23 Maggio 2020 da €

MiniTour Il Perdono di San Francesco con  Cascia Assisi Orvieto,Santa Maria degli Angeli,Narni, Roccaporena,Greccio,Fonte Colombo e Tivoli dalla Sardegna
Pellegrinaggi a Cascia Assisi Orvieto e Santa Maria degli Angeli partenza da Cagliari. Viaggio religioso di 4 Giorni e 3 Notti dal 01 al 04 Ottobre 2019. Pacchetto viaggio & pellegrinaggio comprende volo da Cagliari per Roma Fiumicino Sistemazione in Hotel 3* in Pensione Completa con bevande incluse Trasferimenti Visite Guidate a Cascia Assisi Santa Maria degli Angeli Roccaporena ed Orvieto Assistenza ed Assicurazione da 595 € a persona in camera doppia

 

Pacchetto Pellegrinaggio L'Anniversario di Santa Rita a Cascia  da Cagliari

Categoria

Pellegrinaggi a Cascia dalla Sardegna

Offerta

L'Anniversario di Santa Rita dalla Sardegna 

Pacchetto Viaggio

Volo di Linea /Trasferimenti /Pellegrinaggio/ Assistenza/ Visite

Destinazione

Cascia

Aeroporto di Partenza

Da Cagliari 

Durata / Data

4 Giorni e 3 Notti dal 20 al 23 Maggio 2020

Servizi Inclusi

Guida Turistica / Asisstenza  

Prezzo a Persona

595 € + 20 € Iscrizione

 

Programma del Pellegrinaggio a Cascia per L'Anniversario di Santa Rita da Cagliari


Operativo voli Alitalia: Cagliari / Roma / Cagliari

Data

Aeroporto di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

20 Maggio

Cagliari Elmas

:

Roma Fiumicino

:

23 Maggio

Roma Fiumicino

:

Cagliari Elmas

:

 

 

La Storia di San Francesco d'Assisi
San Francesco d'Assisi nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226. Giovanni Francesco Bernardone, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese, e nella lingua e letteratura provenzale, condusse da giovane una vita spensierata e mondana; partecipò alla guerra tra Assisi e Perugia, e venne tenuto prigioniero per più di un anno, durante il quale patì per una grave malattia che lo avrebbe indotto a mutare radicalmente lo stile di vita: tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò infatti a opere di carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di edifici di culto in rovina, dopo aver avuto una visione di san Damiano d'Assisi che gli ordinava di restaurare la chiesa a lui dedicata.
Il padre di Francesco, adirato per i mutamenti nella personalità del figlio e per le sue cospicue offerte, lo diseredò; Francesco si spogliò allora dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi, eletto da Francesco arbitro della loro controversia. Dedicò i tre anni seguenti alla cura dei poveri e dei lebbrosi nei boschi del monte Subasio. Nella cappella di Santa Maria degli Angeli, nel 1208, un giorno, durante la Messa, ricevette l'invito a uscire nel mondo e, secondo il testo del Vangelo di Matteo (10:5-14), a privarsi di tutto per fare del bene ovunque.
Tornato ad Assisi l'anno stesso, Francesco iniziò la sua predicazione, raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine (poi denominato primo ordine) ed elessero Francesco loro superiore, scegliendo la loro prima sede nella chiesetta della Porziuncola. Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III; nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico, istituendo il secondo ordine francescano, detto delle clarisse. Intorno al 1212, dopo aver predicato in varie regioni italiane, Francesco partì per la Terra Santa, ma un naufragio lo costrinse a tornare, e altri problemi gli impedirono di diffondere la sua opera missionaria in Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.


Il Duomo di Orvieto
Meraviglia dell’arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto rivela una straordinaria armoniosità nonostante vi abbiano lavorato 20 artisti diversi per più di 3 secoli. La costruzione, iniziata nel 1290 per dare al Corporale del Miracolo di Bolsena un posto dove essere venerato, proseguì fino alla seconda metà del 1500. Gli interventi più significativi furono di Arnolfo di Cambio, Lorenzo Maitani e l’Orcagna. Partendo dal basso si ammirano i bassorilievi con Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e il Giudizio finale. Al centro c’è il magnifico rosone e tutto intorno i mosaici, che nonostante siano molto belli, hanno ben poco di quelli originali. L’interno contiene due cappelle fondamentali per la religione e l’arte: la Cappella del Corporale e quella di San Brizio (Vedi punto 2). Il corporale della cappella è quello del Miracolo di Bolsena, macchiato dal sangue uscito da un’ostia nel 1263. Un evento fondamentale per la chiesa cattolica che fece costruire il Duomo per ospitare la reliquia e che da allora ogni 11 agosto festeggia il Corpus Domini. Il corporale e l’ostia sono conservati in un reliquario di oro, argento e smalto vero capolavoro dell’oreficeria medievale.

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Santificazione di Madre Teresa a Roma Partenza da Alghero Pacchetto Viaggio Volo Hotel Cerimonia in Vaticano dal 3 al 5 Settembre 2016 da 395 €

Santificazione di Madre Teresa a Roma Partenza con volo da Alghero. Viaggio religioso di 3 giorni 2 notti dal 3 al 5 Settembre 2016. Pacchetto Viaggio e Pellegrinaggio comprende volo diretto da Alghero per Roma Sistemazione in Hotel 3 Stelle o Istituto Religioso con trattamento di pensione completa Cerimonia in Vaticano Assistenza e Assicurazione da 395 € a persona

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Roma per la Santificazione di Madre Teresa Partenza da Alghero

Categoria

Roma Vaticano dalla Sardegna

Offerta

Santificazione di Madre Teresa a Roma Partenza da Alghero

Pacchetto Viaggio

Volo da Alghero Transfert Soggiorno Hotel Assistenza

Partenza

Da Alghero Fertilia

Destinazione

Roma Vaticano

Durata / Data

3 Giorni 2 Notti Dal 3 al 5 Settembre 2016

Hotel

Hotel 3 Stelle o Istituto Religioso in Pensione Completa

Prezzo

395 € + 30 € Iscrizione

Programma del Viaggio a Roma per La Santificazione di Madre Teresa Partenza con volo da Alghero

1° Giorno Sabato 3 Settembre 2016: Alghero / Roma
Raduno dei partecipanti in aeroporto di Alghero Fertilia, e partenza alle ore 07:00 con volo Alitalia per Roma Fiumicino. Arrivo alle ore 08:00 in aeroporto di Roma Fiumicino, trasferimento in Hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Pranzo in Hotel. Tempo a disposizione per attività individuale. Cena e pernottamento.

2° Giorno Domenica 4 Settembre 2016: Roma Santificazione di Madre Teresa / Vaticano
Pensione completa in Hotel a Roma. Partecipazione alla santificazione di Madre Teresa in piazza San Pietro a Roma con una cerimonia in Vaticano.

3° Giorno Lunedì 5 Settembre 2016: Roma / Alghero
Prima colazione in Hotel a Roma. Giornata e pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto di Roma Fiumicino. Partenza per Alghero con volo delle 17.15. Arrivo a Cagliari Elmas alle ore 18.20. Fine dei nostri servizi.

Operativo voli Alitalia: Alghero / Roma / Alghero

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

3 Settembre

Alghero Fertilia

07:00

Roma Fiumicino

08:00

5 Settembre

Roma Fiumicino

18:30

Alghero Fertilia

22:20

Il 15 Marzo Papa Francesco firmerà la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta
4 settembre 2016: Papa Francesco ha confermato che sarà questa la data in cui Madre Teresa di Calcutta sarà fatta Santa con una cerimonia in Vaticano esattamente un giorno prima del 19° anniversario della scomparsa della religiosa, morta a Calcutta il 5 settembre 1997.
Lo scorso dicembre il Pontefice aveva già riconosciuto con il relativo decreto di canonizzazione il miracolo attribuito alla religiosa albanese, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, la cui santificazione coinciderà sicuramente per Roma con una delle giornate più affollate del Giubileo proclamato da Papa Francesco.
Chi è Madre Teresa?
Madre Teresa, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, sarà anche il primo premio Nobel (vinse quello della pace nel 1979) a diventare santa. Nata in Albania il 27 agosto del 1910 con il nome di Agnese Gonxha Bojaxhiu, divenuta suora a 18 anni e trasferitasi in India, vi scoprì la vocazione per gli ultimi, coloro che morivano, abbandonati, per strada. Figura straordinaria - ha avuto, tra i tanti, anche l'Ordine del Merito, dalla regina Elisabetta nel 1983, la medaglia d'oro del Comitato del Soviet per la pace nel 1987 e la medaglia d'oro del Congresso degli Stati Uniti nel 1997 - quando è morta ha avuto l'omaggio di centinaia di migliaia di diseredati e un milione di persone hanno partecipato al suo funerale.
Soffrì anche, in segreto, di un senso di "assenza di Dio", di"oscurità", come raccontò il postulatore della sua causa, padre Brian Kolodiejchuk. «Una volta che Madre Teresa ebbe iniziato la sua missione nelle strade di Calcutta, una nuova dimensione venne a caratterizzare la sua esperienza interiore: non sentiva più l'intensa unione con Gesù che aveva sperimentato in precedenza. Alla consolazione della presenza sensibile subentrò la sensazione di essere separata da Lui. In questa struggente percezione dell'assenza di Dio, il desiderio di Lui divenne ancor più acuto e desolante. Era unita a Lui in un ardente anelito ma nell'assoluta oscurità e fu spinta, così, ad abbandonarsi a Lui con cieca fiducia».
Madre Teresa è stata beatificata nel 2003 da Giovanni Paolo II, che aveva fatto partire subito la causa di beatificazione, derogando ai cinque anni dalla morte richiesti dal codice di diritto canonico.
San Pietro Motivi di un pellegrinaggio giubilare a cura di Maria
Anche se non è più necessario visitare tutte le sette tradizionali basiliche giubilari romane per ottenere l’indulgenza dell’Anno Santo (basta recitare il Credo e le preghiere di rito - debitamente confessati - in una sola di queste), non v’è dubbio che buona parte dei pellegrini cercherà di rispettare la tradizione. Sia per assistere alle varie cerimonie religiose del calendario del giubileo, sia per ammirare i tesori artistici delle più importanti chiese della cristianità.
La Confessione della Fede e la Verità
Ogni pellegrino che giunge alla basilica di San Pietro professa, sulla tomba dell’apostolo, la fede col Simbolo detto dagli Apostoli che recita: «Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto, discese agli Inferi. Il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne, la vita eterna. Amen». Questa professione di fede è detta dagli Apostoli in memoria della tradizione, che vuole che ognuno di loro, prima di separarsi dagli altri per andare ad evangelizzare il mondo, abbia scritto uno dei dodici articoli che compongono il simbolo. Tale consuetudine fa visualizzare in una immagine che la fede di ogni cristiano è sì propria, personale, ma è anche la fede della Chiesa intera. Molti simboli di fede antichi cominciano non con l’espressione a cui siamo abituati – “io credo” – bensì con “noi crediamo”: è la fede della Chiesa intera che viene proclamata in ogni professione di fede.

Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù». Di conformazione minuta, ma di fede salda quanto la roccia, a Madre Teresa di Calcutta fu affidata la missione di proclamare l’amore assetato di Gesù per l’umanità, specialmente per i più poveri tra i poveri. “Dio ama ancora il mondo e manda me e te affinché siamo il suo amore e la sua compassione verso i poveri”. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui e con un solo, ardente desiderio: “saziare la Sua sete di amore e per le anime”.  Questa luminosa messaggera dell’amore di Dio nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, città situata al punto d’incrocio della storia dei Balcani. La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, fu battezzata Gonxha Agnes, ricevette la Prima Comunione all’età di cinque anni e mezzo e fu cresimata nel novembre 1916. Dal giorno della Prima Comunione l’amore per le anime entrò nel suo cuore. L’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Agnes aveva circa otto anni, lasciò la famiglia in difficoltà finanziarie. Drane allevò i figli con fermezza e amore, influenzando notevolmente il carattere e la vocazione della figlia. La formazione religiosa di Gonxha fu rafforzata ulteriormente dalla vivace parrocchia gesuita del Sacro Cuore, in cui era attivamente impegnata. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929.
Dopo la Professione dei voti temporanei nel maggio 1931, Suor Teresa venne mandata presso la comunità di Loreto a Entally e insegnò nella scuola per ragazze, St. Mary. Il 24 maggio 1937 suor Teresa fece la Professione dei voti perpetui, divenendo, come lei stessa disse: “la sposa di Gesù” per “tutta l’eternità”.  Da quel giorno fu sempre chiamata Madre Teresa. Continuò a insegnare a St. Mary e nel 1944 divenne la direttrice della scuola. Persona di profonda preghiera e amore intenso per le consorelle e per le sue allieve, Madre Teresa trascorse i venti anni della sua vita a “Loreto” con grande felicità. Conosciuta per la sua carità, per la generosità e il coraggio, per la propensione al duro lavoro e per l’attitudine naturale all’organizzazione, visse la sua consacrazione a Gesù, tra le consorelle, con fedeltà e gioia.  Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette l’ “ispirazione”, la sua “chiamata nella chiamata”. Quel giorno, in che modo non lo raccontò mai, la sete di Gesù per amore e per le anime si impossessò del suo cuore, e il desiderio ardente di saziare la Sua sete divenne il cardine della sua esistenza.  Nel corso delle settimane e dei mesi successivi, per mezzo di locuzioni e visioni interiori, Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per “vittime d’amore” che avrebbero “irradiato il suo amore sulle anime.””Vieni, sii la mia luce”, la pregò.  “Non posso andare da solo” Le rivelò la sua sofferenza nel vedere l’incuria verso i poveri, il suo dolore per non essere conosciuto da loro e il suo ardente desiderio per il loro amore. Gesù chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. Circa due anni di discernimento e verifiche trascorsero prima che Madre Teresa ottenesse il permesso di cominciare la sua nuova missione. Il 17 agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro e oltrepassò il cancello del suo amato convento di “Loreto” per entrare nel mondo dei poveri. Dopo un breve corso con le Suore Mediche Missionarie a Patna, Madre Teresa rientrò a Calcutta e trovò un alloggio temporaneo presso le Piccole Sorelle dei Poveri. Il 21 dicembre andò per la prima volta nei sobborghi: visitò famiglie, lavò le ferite di alcuni bambini, si prese cura di un uomo anziano che giaceva ammalato sulla strada e di una donna che stava morendo di fame e di tubercolosi. Iniziava ogni giornata con Gesù nell’Eucaristia e usciva con la corona del Rosario tra le mani, per cercare e servire Lui in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Alcuni mesi più tardi si unirono a lei, l’una dopo l’altra, alcune sue ex allieve. Il 7 ottobre 1950 la nuova Congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India. Il Diritto Pontificio concesso alla Congregazione dal Papa Paolo VI nel febbraio 1965 la incoraggiò ad aprire una casa di missione in Venezuela. Ad essa seguirono subito altre fondazioni a Roma e in Tanzania e, successivamente, in tutti i continenti. A cominciare dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi comunisti, inclusa l’ex Unione Sovietica, l’Albania e Cuba. Per rispondere meglio alle necessità dei poveri, sia fisiche, sia spirituali, Madre Teresa fondò nel 1963 i Fratelli Missionari della Carità; nel 1976 il ramo contemplativo delle sorelle, nel 1979 iFratelli contemplativi, e nel 1984 i Padri Missionari della Carità. Tuttavia la sua ispirazione non si limitò soltanto alle vocazioni religiose.  Formò i Collaboratori di Madre Teresa e i Collaboratori Ammalati e Sofferenti, persone di diverse confessioni di fede e nazionalità con cui condivise il suo spirito di preghiera, semplicità, sacrificio e il suo apostolato di umili opere d’amore. Questo spirito successivamente portò alla fondazione dei Missionari della Carità Laici. In risposta alla richiesta di molti sacerdoti, nel 1991 Madre Teresa dette vita anche al Movimento Corpus Christi per Sacerdoti come una “piccola via per la santità” per coloro che desideravano condividere il suo carisma e spirito. In questi anni di rapida espansione della sua missione, il mondo cominciò a rivolgere l’attenzione verso Madre Teresa e l’opera che aveva avviato. Numerose onorificenze, a cominciare dal Premio indiano Padmashri nel 1962 e dal rilevante Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera, mentre i media cominciarono a seguire le sue attività con interesse sempre più crescente. Tutto ricevette, sia i riconoscimenti sia le attenzioni, “per la gloria di Dio e in nome dei poveri”. L’intera vita e l’opera di Madre Teresa offrirono testimonianza della gioia di amare, della grandezza e della dignità di ogni essere umano, del valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore, e dell’incomparabile valore dell’amicizia con Dio. Ma vi fu un altro aspetto eroico di questa grande donna di cui si venne a conoscenza solo dopo la sua morte. Nascosta agli occhi di tutti, nascosta persino a coloro che le stettero più vicino, la sua vita interiore fu contrassegnata dall’esperienza di una profonda, dolorosa e permanente sensazione di essere separata da Dio, addirittura rifiutata da Lui, assieme a un crescente desiderio di Lui. Chiamò la sua prova interiore: “l’oscurità”. La “dolorosa notte” della sua anima, che ebbe inizio intorno al periodo in cui aveva cominciato il suo apostolato con i poveri e perdurò tutta la vita, condusse Madre Teresa a un’unione ancora più profonda con Dio.
BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II.
Giornata Missionaria Mondiale / Domenica 19 ottobre 2003.

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Giubileo della Misericordia Pellegrinaggio a Roma da Cagliari per La Chiusura della Porta Santa dal 19 al 21 Novembre

Giubileo della Misericordia a Roma Partenza dalla Sardegna
Pellegrinaggio a Roma da Cagliari per La Chiusura della Porta Santa. Pacchetto Viaggio Religioso di 3 Giorni 2 Notti. Pacchetto Pellegrinaggio comprende volo diretto da Cagliari per Roma Sistemazione in Hotel 4 Stelle con trattamento di Pensione Completa Visite Guidate al Colosseo e Fori Imperiali Assistenza Tecnica Assicurazione

 

Pacchetto Pellegrinaggio a Roma da Cagliari per La Chiusura della Porta Santa

Categoria

Roma Vaticano dalla Sardegna

Offerta

Pellegrinaggio a Roma da Cagliari per La Chiusura del Giubileo

Pacchetto Viaggio

Volo da Cagliari Transfer Hotel Visite Assistenza

Partenza

Da Cagliari Elmas

Destinazione

Roma Vaticano

Durata / Data

3 Giorni 2 Notti

Hotel

Hotel 4 Stelle in Pensione Completa

Servizi

Accompagnatrice dell'Agenzia + Guida Turistica

Prezzo

 

Programma del Pellegrinaggio a Roma Partenza con volo da Cagliari
1° Giorno: Cagliari / Roma
Ritrovo Signori Partecipanti in aeroporto alle ore 07,00 disbrigo formalità d’imbarco e partenza alle ore 08,10 per Roma. Sistemazione in bus e trasferimento zona S. Pietro. Incontro con la guida e visita con guida della Basilica di San Pietro, visita della Basilica di S. Maria Maggiore. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita centro: Piazza Venezia, Corso, Fontana di Trevi, Panteon, Piazza Navona. Tempo a disposizione, cena e pernottamento in Hotel a Roma.

2° Giorno: Roma / Celebrazioni Religiose per La Chiusura della Porta Santa
Dopo la prima colazione, mattino presto, trasferimento con mezzi pubblici a San Pietro. All’interno della Basilica partecipazione alle Celebrazioni per la chiusura dell’Anno Santo e della Porta Santa. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio si continua la visita della città con l’accompagnatrice. Cena e pernottamento.

3° Giorno: Roma / Cagliari
Prima colazione in Hotel a Roma. Trasferimento con mezzi pubblici per la vista con guida (ingressi compresi) al Colosseo e Fori Imperiali. Visita con accompagnatrice del Campidoglio, sede del Comune. Sulla Piazza si  trova la statua di Marco Aurelio. Pranzo in ristorante. Tempo a disposizione. In tempo utile trasferimento in aeroporto di Roma Fiumicino e partenza alle ore 19,10 per Cagliari. Arrivo in aeroporto di Cagliari Elmas e fine dei nostri servizi.

Operativo voli diretti: Cagliari / Roma Fiumicino / Cagliari

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

Andata

Cagliari Elmas

07:00

Roma Fiumicino

08:10

Ritorno

Roma Fiumicino

19:10

Cagliari Elmas

20:15

Pellegrinaggi Roma Giubileo Week End. Novità, oltre alle solite Udienze del Mercoledì, il Papa concederà alcune Udienze in Piazza San Pietro anche il Sabato. Programma Speciale per incontrare il Papa, in due momenti, Udienza del Sabato e Angelus della Domenica, vivere l'esperienza del Giubileo e visitare la città di Roma.

Il Giubileo
Il Giubileo straordinario della misericordia è stato indetto da papa Francesco per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus.Precedentemente annunciato dallo stesso pontefice il 13 marzo 2015, avrà inizio l'8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016. Il papa ha dichiarato che il giubileo, ricorrente nel cinquantesimo della fine del Concilio Vaticano II, sarà dedicato alla Misericordia. Il papa ha fatto l'annuncio nel corso di una funzione religiosa: « Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell'Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo, re dell'universo e volto vivo della misericordia del Padre. Affido l'organizzazione di questo Giubileo al Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il vangelo della Misericordia. » (Papa Francesco) Mons. Rino Fisichella, in qualità di presidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, è il principale referente per l'organizzazione dell'evento giubilare. Nel maggio 2015, nella Sala Stampa della Santa Sede, lo stesso presule ha dato alcune anticipazioni sulle modalità di svolgimento dell'anno giubilare.
Roma Cristiana / Imperiale
È difficile parlare di Roma in poche parole, così come è difficile credere che questa meravigliosa città sia nata da un piccolo insediamento di pastori sul colle Palatino e da una lupa che ha allattato due bambini come fossero suoi cuccioli. Forse è di questo mistero che vanno in cerca milioni di turisti che ogni giorno dell’anno, senza sosta, cercano con i loro viaggi a Roma. Questo rende la modernità di Roma meno romantica di quello che ci si aspetti, con un viavai senza sosta di auto, persone e cose. Nonostante questo, la Capitale d’Italia resta una meta bella come poche città al mondo.
Il Colosseo a Roma
Se è vero che quando cadrà il Colosseo, cadrà Roma e insieme a lei il mondo intero, speriamo vivamente che la costruzione regga ancora per un bel po’. Inaugurato come Anfiteatro Flavio fu chiamato Colosseo soltanto in un secondo momento, probabilmente per via dell’enorme statua conosciuta con il nome di “Colosso del Dio Sole“, posta nelle vicinanze, e che aveva le sembianze di Nerone. I Romani si dilettavano assistendo qui, alle lotte tra gladiatori e animali feroci oppure alle simulazioni di battaglie navali. La costruzione del Colosseo fu voluta e iniziata dall’Imperatore Vespasiano, fondatore della dinastia dei Flavi, e proseguita negli anni a venire. Tito, il figlio successore di Vespasiano, aggiunse due ordini di posti alla struttura voluta dal padre e per festeggiare l’opera (80 d.C.), indisse ben cento giorni di giochi. Il Colosseo è ancora oggi uno dei monumenti più importanti e rappresentativi di Roma, che impone la sua maestosa presenza al centro della città. Nei dintorni dell’Anfiteatro è facile trovare i “Centurioni”, simpatici personaggi vestiti in con il tipico abbigliamento dei combattenti romani che, tra una battuta in romanaccio e una fotografia, sono entrati a far parte anch’essi della tradizione. Anche senza conoscerne la storia e l’architettura, tutti restano affascinati dal monumento per il quale Roma è conosciuta in tutto il mondo. Osservarlo di sera con tutte le luci accese, è davvero indescrivibile!
Il Pantheon di Roma
Con la sua cupola e il pronao colonnato, il Pantheon è uno dei monumenti romani più celebri. Secondo una leggenda, esso sorge nel punto in cui Romolo, alla sua morte, fu afferrato e portato in cielo da un’aquila. Tempio dedicato a tutte le divinità (Pan- tutti  Theon- divinità), fu costruito dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 125 d.C. in sostituzione di un precedente tempio di Marco Agrippa consacrato a Marte e a Venere. Nel 609, il tempio romano fu convertito in basilica cristiana con il nome di Santa Maria ad Martyres. Nel 1870 è divenuto sacrario dei re d’Italia. Al suo interno si trovano le tombe di  Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia, oltre a quella del grande Raffaello Sanzio. Ciò che caratterizza più di ogni altra cosa l’edificio è la grande cupola emisferica del diametro di 43,3 m pari all’altezza dal pavimento, sulla cui sommità vi è la grande – ed unica – apertura (9 m.), l’oculus (occhio). Da questo foro proviene la luce ma quando piove cade anche l’acqua che però, defluisce rapidamente grazie ai fori sia centrali che laterali sul pavimento che impediscono il formarsi di pozzanghere. Per cui, non è vero che nel Pantheon non entra la pioggia. Mentre è vero che quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria in salita che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno.
Fontana di Trevi a Roma
Se vi trovate a Roma e intendete ritornarci, allora non esitate a lanciare una monetina nella famosa Fontana di Trevi per far realizzare il vostro desiderio. Progettata dall’architetto Nicolò Salvi, la Fontana riceve le acque dell’acquedotto Vergine dai tempi di Augusto. Tema centrale dell’opera è il mare, ed il barocco s’incontra con il classicismo, in una perfetta armonia. La Fontana di Trevi è stata set cinematografico, teatro di manifestazioni e palcoscenico di grandi feste. Sia chiara una cosa: soltanto Anita Ekberg ne “La dolce vita“, può permettersi di fare il bagno nella fontana. Se ci provate voi, dovrete fare i conti con le forze dell’ordine che, vi garantiamo, non la prenderanno troppo bene. La bellezza della costruzione lascia davvero senza fiato per la sua imponenza, e in pochi notano un particolare che, si dice in giro, fu realizzato semplicemente per ripicca. Sulla destra della Fontana di Trevi si trova un vaso di travertino, detto “Asso di coppe” che secondo la leggenda fu messo lì da Salvi per coprire la visuale dalla bottega di un barbiere che criticava continuamente il lavoro dell’architetto.
Piazza Navona a Roma
È una delle piazze più care ai romani e ai turisti, il luogo ideale dove intrattenersi stando comodamente seduti al tavolino di un bar tra sculture e architetture barocche. Piazza Navona sorge nel luogo dell’antico stadio di Domiziano (da qui la sua forma ovale), voluto dall’imperatore per ospitare le gare di atletica (agones). Fino al XIX secolo, nella piazza furono organizzati spettacoli ludici e sportivi. Nel mese di agosto la piazza veniva allagata chiudendo gli scarichi delle fontane, per offrire un po’ di frescura ai romani. L’attrazione principale di Piazza Navona è la Fontana dei Quattro Fiumi, opera di Gianlorenzo Bernini (1651). I fiumi sono il Gange, il Danubio, il Rio della Plata e il Nilo rappresentati da quattro giganti disposti su una roccia piramidale dalla quale si eleva un obelisco romano. Di fronte alla magnifica fontana sorge la chiesa di Sant’Agnese in Agone dalla facciata concava, progettata dal Borromini per dare risalto alla cupola. Abbelliscono la piazza altre due fontane e precisamente, la Fontana di Nettuno o dei Calderari, all’estremità settentrionale, e la Fontana del Moro che fronteggia Palazzo Pamphilj (a sud della piazza), disegnate da Giacomo della Porta. Popolata di giorno dai turisti e di notte dai giovani che vengono qui a trascorrere le loro serate, è uno spettacolo da non perdere, soprattutto durante il periodo natalizio quando si riempie di caratteristiche bancarelle e nella notte tra il 5 e il 6 gennaio in occasione della festa della Befana.
I Musei Vaticani di Roma
Nati dal mecenatismo dei papi che per secoli raccolsero e commissionarono opere straordinarie, i Musei Vaticani sono considerati fra i più bei complessi museali al mondo (13 musei l’uno diverso dall’altro), dotati di una delle più belle collezioni d’arte del pianeta. I più grandi tesori museali sono costituiti dalle pregiatissime opere dell’antichità greca e romana (il Lacoonte, l’Apoxyomenos, l’Apollo del Belvedere), così come dalla ricca raccolta di arte egiziana (mummie) ed etrusca (Marte di Todi). La Pinacoteca custodisce una piccola ma pregevole collezione di dipinti che va dal XII al XIX secolo, con opere di Raffaello, Caravaggio e Leonardo da Vinci. I Musei comprendono inoltre, alcune sale magnificamente affrescate come l’Appartamento Borgia affrescato dal Pinturicchio intorno al 1490, le Stanze di Raffaello, ovvero le quattro sale utilizzate da papa Giulio II come propria residenza decorate da Raffaello, e la famosa Cappella Sistina (dal nome del suo fondatore, papa Sisto IV) che la straordinarietà del genio di Michelangelo ha reso uno dei tesori artistici più celebrati al mondo, meta ogni giorno di 20.000 visitatori. Gli affreschi della Creazione (sulla volta) e del Giudizio Universale (sulla parete dell’altare), sono considerati fra i più grandi ed intensi capolavori pittorici della storia dell’arte. Di fronte a tanta bellezza come non essere d’accordo?!
La Basilica di San Pietro a Roma
Con la sua cupola michelangiolesca e la monumentale facciata, la Basilica di San Pietro domina lo scenografico portico a colonnato di piazza San Pietro, capolavoro architettonico del Bernini. Cuore della Chiesa cattolica, la Basilica sorge laddove nel 324 Costantino fece costruire un santuario in onore del Primo Apostolo che proprio in quel luogo fu crocifisso e sepolto. Nel 1506, papa Giulio II incaricò Donato Bramante di progettare la costruzione di quella che sarebbe stata la più grande chiesa del mondo (22.000 mq di superficie). Bramante, Michelangelo, Giacomo della Porta, furono solo alcuni tra gli architetti che si successero nella “fabbrica di San Pietro” negli oltre cento anni impiegati per completare la grandiosa opera. I maggiori artisti del Rinascimento romano e del barocco, vi hanno lasciato capolavori di straordinaria bellezza, basti pensare alla meravigliosa Pietà di Michelangelo, alla Cattedra di S. Pietro, al monumento di Urbano VIII e al sontuoso Baldacchino del Bernini. Luogo imperdibile dunque per pellegrini e visitatori di tutto il mondo.

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Immacolata Concezione a Lourdes da Bergamo in Giornata Pellegrinaggio di Gruppo L'8 Dicembre 2018 da 300 €

Immacolata Concezione a Lourdes da Bergamo in Giornata
Pellegrinaggio a Lourdes in Giornata con volo diretto da Bergamo Orio al Serio.
Pacchetto Viaggio religioso di un giorno L'8 Dicembre 2018 Volo da Bergamo trasferimenti partecipazione alle celebrazioni religiose con Guida Spirituale Pranzo Tempo libero per la preghiera personale alla Grotta da 300 € a persona

Pacchetto Pellegrinaggio in Giornata a Lourdes da Bergamo
Immacolata Concezione

Categoria

Lourdes in Aereo Partenza da Bergamo

Offerta

Immacolata Concezione a Lourdes da Bergamo

Pacchetto Viaggio

Volo - trasferimenti - Celebrazioni religiose - Pranzo

Destinazione

Lourdes

Aeroporto di Partenza

Volo da Bergamo Orio al Serio

Data / Durata

In Giornata L'8 Dicembre 2018

Hotel /Trattamento

Pranzo incluso

Servizi Inclusi

Accompagnatore e Guida Spirituale

Prezzo a persona

300 € + 50 € Tasse e Iscrizione

Programma del Pellegrinaggio a Lourdes da Bergamo in Giornata
Immacolata Concezione

Sabato 8 Dicembre 2018 : Bergamo - Lourdes
Ore 7.00: Partenza dall'aeroporto di Bergamo Orio al Serio per Lourdes con volo speciale.
Arrivo Trasferimento al Santuario e inizio delle attività religiose. Saluto alla Grotta.
Introduzione al Messaggio di Lourdes, S. Messa e successivamente pranzo al ristorante.
Nel pomeriggio la possibilità di accedere alle piscine e tempo a disposizione per confessioni, Via Crucis, passi di Bernadette.
Ore 17.00: Processione Eucaristica.
Ore 18.00: Rosario alla Grotta.
Ore 18.15: Trasferimento in aeroporto e partenza per il rientro in Italia con volo speciale.

Operativo voli diretti Charter: Bergamo / Lourdes / Bergamo ( soggetti a riconferma )

Data

Aeroporti di partenza

Orari di Partenza

Aeroporto di arrivo

Orari di Arrivo

 

8 Dicembre

Bergamo Orio al serio

07.00

Lourdes

08.45

Lourdes

20.00

Bergamo Orio al Serio

21.40

Messagi a Lourdes
Nelle prime parole che Maria ha rivolto a Bernadette:
«Volete farmila Grazia di venire qui per quindici giorni» troviamo la risposta alla domanda «perché andare a Lourdes». Alla Grotta di Massabielle siamo tutti chiamati ad incontrare il sorriso della Vergine, a pregare, ad aprirci alla comunione con Lei, attraverso di Lei con Gesù. Come a Bernadette, anche a noi Maria dice: «Pregate per i peccatori, venite a lavarvi, a purificarvi, a riprendere una vita nuova!»
Lourdes
Lourdes in occitano Lorda, è un comune francese di 15.491 abitanti, situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei.
Nel 1858 il comune di Lourdes assunse grande notorietà, in Francia e all'estero, a seguito delle apparizioni mariane di cui sarebbe stata spettatrice la giovane contadina Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Tale flusso ha convertito Lourdes nel secondo centro turistico di Francia, dopo Parigi, e nel terzo polo internazionale del cattolicesimo. Nel 2011 la città è divenuta anche la seconda località con più capienza alberghiera di Francia, sempre dopo Parigi.
Le apparizioni della Vergine Bernadette a Lourdes
Lourdes tra il 1890 e il 1900. Agli inizi dell'Ottocento, la città si presentava ancora come una grande borgata rurale, nonostante il sempre maggior numero di abitanti che nel primo trentennio del XIX secolo oscillava fra i 2.700 e i 3.800. Particolarmente redditizio era a Lourdes l'allevamento di maiali cui si dedicava una parte non trascurabile della popolazione. Nel 1841 la città raggiunse e superò i 4.000 residenti e si avviava a divenire un grosso centro di produzione e smercio di carni e di prodotti agricoli. Quindici anni più tardi si produssero tuttavia avvenimenti che avrebbero per sempre cambiato la fisionomia di Lourdes, che si convertì, in pochi decenni, in uno dei massimi centri mondiali del cattolicesimo e in una delle più importanti mete turistiche di Francia e del mondo. Il giorno 11 febbraio 1858, una contadinella, Bernadette Soubirous riferì di aver visto, in una grotta ai bordi del Gave de Pau una signora in bianco che si sarebbe presentata a lei come l'Immacolata Concezione. L'apparizione fu la prima di una lunga serie che ebbe termine solo il 16 luglio. Nel frattempo un numero sempre maggiore di fedeli residenti in città o provenienti dai paesi vicini iniziò a frequentare la grotta, fino a quando, per ordine delle autorità locali questa non venne chiusa con dei travi di legno. Nell'ottobre di quello stesso anno, grazie anche all'intervento dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, le barriere vennero rimosse e la grotta riaperta al pubblico. Le apparizioni della Vergine Maria a Bernadette furono formalmente riconosciute dalla Chiesa Cattolica nel 1862.
Lourdes Polo primario del cattolicesimo
Nel 1862 le apparizioni furono riconosciute ufficialmente dal vescovo di Tarbes e ancor prima della fine dell'anno iniziarono i lavori di costruzione di una cappella, incorporata alcuni anni più tardi nella basilica dell'Immacolata Concezione (basilique de l'Immaculée Conception), edificata fra il 1866 e il 1871 sopra la grotta dove Bernadette era entrata in contatto con la Vergine. Alla fine del XIX secolo si procedette alla costruzione di una seconda basilica, quella di Nostra Signora del Rosario (Nôtre Dame du Rosaire), (1883-1889) al di sotto della precedente. Nel frattempo si procedeva ad una profonda ristrutturazione urbanistica della cittadina che prese l'avvio con l'apertura del Boulevard de la Grotte (1879-1881) e con la demolizione di alcuni fabbricati pubblici e di culto considerati di scarso pregio architettonico o inadeguati, come la vecchia chiesa parrocchiale, sostituita fra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi del Novecento da un edificio più capiente e rappresentativo. Nel 1866 entrò in servizio una stazione ferroviaria capolinea della tratta Tarbes-Lourdes appositamente costruita per facilitare lo spostamento di fedeli dal capoluogo dipartimentale a Lourdes. Un servizio di tram dalla stazione alle basiliche fu inaugurato nel 1899. Intenso fu anche lo sviluppo delle strutture turistiche locali con la costruzione di alberghi, ristoranti e case di accoglimento per pellegrini, gestite generalmente da istutuzioni e ordini religiosi. Fra i primi grandi alberghi edificati a Lourdes ricordiamo il Grand Hotel de la Grotte (anni settanta dell'Ottocento) e il Grand Hotel Moderne (1896) entrambi in stile eclettico, tipico dell'architettura francese dell'epoca. Tale sviluppo si intensificò nei primi decenni del Novecento, traendo impulso dalla beatificazione (1925) e successiva canonizzazione (1933) di Bernadette Soubirous. Nel 1948 venne aperto, a 9 km dal centro cittadino, l'aeroporto di Tarbes-Ossun-Lourdes (oggi conosciuto come Tarbes-Lourdes-Pyrénées), ripetutamente ampliato e ristrutturato, con un traffico di passeggeri di oltre 670.000 unità nel 2008. Nel 1956 - 1957 fu edificata la terza basilica del Santuario di Lourdes, dedicata a papa Pio X e inaugurata da Angelo Giuseppe Roncalli nel marzo 1958, in occasione del centenario delle apparizioni della Vergine a Santa Bernadette. La basilica, gravemente danneggiata durante la inondazione provocata dallo straripamento del Gave de Pau nel giugno 2013, è stata riaperta al pubblico due mesi più tardi, grazie al lavoro di migliaia di volontari accorsi a Lourdes da ogni parte del mondo. Oggi si calcola che giungano annualmente a Lourdes circa sei milioni di visitatori l'anno gran parte dei quali sono pellegrini ma anche semplici turisti attratti dall'incanto della città, dalla rigogliosa natura che la circonda, dalla bellezza dei vicini Pirenei. Vengono inoltre organizzati treni speciali attraverso una apposita organizzazione internazionale, Le train blanc, per il trasporto dei malati e dei diversamente abili da varie città francesi ed estere. Tale flusso di visitatori ha da tempo convertito Lourdes nel secondo grande centro della cristianità d'Europa, dopo il Vaticano, e nella seconda città francese per numero di presenze e capienza alberghiera.
Nostra Signora di Lourdes (o Nostra Signora del Rosario o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria in rapporto ad una delle più venerate apparizioni mariane.
Il nome della località si riferisce al comune francese di Lourdes, nel cui territorio - tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 - la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, riferì di aver assistito a diciotto apparizioni di una "bella Signora" in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. « Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi » Questa immagine della Vergine, vestita di bianco e con una cintura azzurra che le cingeva la vita, è poi entrata nell'iconografia classica. Nel luogo indicato da Bernadette come teatro delle apparizioni fu posta nel 1864 una statua della Madonna. Intorno alla grotta delle apparizioni è andato nel tempo sviluppandosi un imponente santuario. Attorno al luogo di culto si è ampliato successivamente un importante movimento di pellegrini. Si calcola che oltre settecento milioni di persone abbiano visitato Lourdes.
La Chiesa e le apparizioni mariane ( Lourdes )
In generale, le apparizioni mariane sono considerate dalla Chiesa cattolica come rivelazioni private, ed esse non aggiungono nulla di nuovo e di diverso alla fede rivelata che deve essere considerata piena e completa in Cristo[4] ad opera degli apostoli. La Chiesa può dare un riconoscimento formale (che per le apparizioni di Lourdes fu dato nel 1862), a condizione che esse non contengano nulla di contrario, e nemmeno di ambiguo e di dubbio, riguardo alla fede rivelata. Tuttavia, riconosciute come tali dopo un prudente giudizio, coloro che le hanno ricevute direttamente debbono senza alcun dubbio inchinarsi con rispetto dinanzi ad esse. I teologi discutono se questa adesione debba essere in essi un atto di fede divina; l'opinione affermativa sembra più accettabile.
Il santuario ( Lourdes )
La spianata di fronte alla basilica di N.S. del Rosario
Per approfondire, vedi Santuario di Nostra Signora di Lourdes. Sono tre le basiliche principali del santuario di Lourdes; in ordine di data di costruzione e con capienza crescente vi sono: la basilica dell'Immacolata Concezione, la basilica di Nostra Signora del Rosario, posta sotto alla precedente, e la basilica di San Pio X (detta anche basilica sotterranea). La facciata della Basilica del rosario presenta dei mosaici di Marko Ivan Rupnik e del Centro Aletti, raffiguranti i Misteri della Luce. Inaugurati l'8 dicembre 2007, sono stati dedicati a Giovanni Paolo II in occasione dell'apertura del Giubileo per il 150º anniversario delle apparizioni.
Oltre alle tre basiliche, al di là del fiume, davanti alla grotta c'è la tenda e cappella dell'adorazione. La tenda è situata nel fondo della prateria. La cappella situata nella prateria, sul lato sinistro della chiesa di Santa Bernadette, ha una capienza di 130 persone circa. Il santuario di Lourdes è particolarmente associato alla speranza di ottenere guarigioni miracolose, ed è pertanto meta di un grande numero di fedeli infermi. In Italia vi sono varie associazioni di volontari, l'UNITALSI, l'OFTAL, l'A.M.A.M.I. (Associazione mariana assistenza malati d'Italia) e lo SMOM (Sovrano militare Ordine Di Malta), che organizzano il trasporto e l'assistenza degli ammalati a bordo di treni e aerei convenientemente attrezzati. Dal 1958 si svolge annualmente il Pellegrinaggio militare internazionale, che riunisce migliaia di fedeli che lavorano in "divisa" al servizio degli altri.
Attività Religiose a Lourdes
PROCESSIONE MARIANA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 21.00)

La processione della sera dura circa un’ora e mezza, parte dalla Grotta e termina sull’Esplanade della Basilica Notre-Dame du Rosaire. Ciascuno è invitato a portare un cero per ricordare il proprio battesimo. Al termine della processione i sacerdoti e i vescovi daranno la benedizione.
ULTIMA MESSA DELLA GIORNATA ALLA GROTTA (Da marzo ad ottobre tutti i giorni alle ore 23.00)

L’ultima messa della giornata è celebrata alla Santa Grotta mettendo particolarmente in risalto tutte le intenzioni formulate o inviate in quel giorno. Secondo l’opportunità, si potrà utilizzare per la celebrazione diverse lingue.
PROCESSIONE EUCARISTICA (Da aprile ad ottobre tutti i giorni alle ore 17.00)

Parte dal grande Podium della prateria e arriva alla Basilica di San Pio X. Dura circa un’ora. Nei giorni di pioggia o di gran calore, tutta la celebrazione si svolge dentro la Basilica stessa.
MESSA INTERNAZIONALE (Da aprile ad ottobre tutti i mercoledi e le domeniche alle ore 9.30) Dura circa un’ora e 45 e si svolge nella Basilica San Pio X.
MESSA IN ITALIANO (Tutti i giorni, generalmente alle 10.00) Nella cripta tutti i giorni per i pellegrini italiani.
SANTO ROSARIO (Tutti i giorni dell’anno alle ore 15.30)

Si svolge alla Grotta da aprile ad ottobre e alla Cripta da novembre a marzo e viene trasmesso per radio su 90.6.. Dopo la recita, presentandosi alla sacrestia delle Grotta, possibilità della benedizione dei bambini e delle famiglie.
VIA CRUCIS (Tutti i giorni in vari orari)

Si svolge sulla montagna nell’immediata prossimità del Santuario, la Via Crucis delle Spelonche (Espélugues) è una vera opera d'arte che si snoda lungo i suoi 1.500 metri, 15 stazioni decorate di 115 personaggi in ghisa di ferro patinato. Per i malati, la Via Crucis, si svolge nella Prateria.
ADORAZIONE (Tutti i giorni in vari orari)

E’ il tempo di silenzio davanti al Santissimo Sacramento, l’Ostia consacrata, durante il quale i credenti adorano la presenza reale di Cristo. Si può fare nel Santuario, nella grande tenda che si trova nella prateria, nella Cappella apposita a fianco della chiesa di Santa Bernardetta, e durante la processione eucaristica.
BAGNO ALLE PISCINE (Tutti i giorni 9.00-11.00 / 14.30-16,00, domenica chiuso al mattino)

Le piscine del Santuario sono semplici vasche dove i pellegrini si immergono rispondendo all’invito della Madonna: “Andate a bere alla sorgente e lavatevi”. Le piscine sono alimentate dalla stessa acqua che sgorga dalla sorgente della Grotta. Non è richiesto nessun costume da bagno particolare: vi sarà fornito l’occorrente per preservare la vostra intimità.
CONFESSIONI (Tutti i giorni)

Tutti i giorni nelle lingue usuali del Santuario e si svolgono nella Cappella della Riconciliazione posta vicino alla statua dell’Incoronata.
ACCESSO AL SANTUARIO (Sempre, giorno e notte)

Le grandi porte del Santuario si aprono alle 5.30, ma è sempre possibile entrarvi 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno, attraverso un piccolo passaggio situato di fronte alla Casa dei Cappellani. Un breve sentiero a tornanti scende fino alla Grotta.

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Pellegrinaggi Fatima Lisbona Coimbra & Santiago con voli dalla Sardegna Viaggi Organizzati di 8 Giorni Da Luglio a Settembre 2016 da 980 €

Fatima pellegrinaggi dalla sardegna
Tour Fatima Lisbona Coimbra & Santiago con volo dalla Sardegna. Viaggi Organizzati di 8 Giorni 7 Notti Da Luglio a Settembre 2016. Pacchetto Viaggio & Pellegrinaggio comprende voli di Linea da Cagliari o da Alghero per Lisbona Alloggio in Hotel 4 Stelle con trattamento di Mezza Pensione Trasferimenti Visite Guidate Assistenza e Assicurazione da 980 € a persona in camera doppia.

 

Date di Partenze per il Tour Fatima Lisbona Coimbra & Santiago da Cagliari / da Alghero

Mese di Partenze

Date di Partenza

Luglio

1, 8, 15, 22, 29

Agosto

5, 12, 19, 26

Settembre

2, 9

Pacchetto Pellegrinaggio a Fatima Lisbona Coimbra & Santiago dalla Sardegna

Categoria

Fatima dalla Sardegna

Offerta

Tour Fatima Lisbona Coimbra & Santiago dalla Sardegna

Pacchetto Viaggio

Voli di Linea Tour Pellegrinaggio Visite

Destinazione

Fatima Lisbona Coimbra Porto Santiago

Aeroporto di Partenza

Da Cagliari / Da Alghero

Durata / Data

8 Giorni / 7 Notti Da Luglio a Settembre 2016

Servizi

Guida ed accompagnatore in loco per tutto il tour

Hotel / Trattamento

Hotel 4 Stelle in Mezza Pensione

Prezzo

980* € + 30 € Iscrizione + 180 Tasse

(*) La quotazione è calcolata con tariffe aeree disponibili per un numero limitato di posti. All’esaurimento degli stessi potrebbe essere richiesto un adeguamento del prezzo volo. 

Programma del Tour Fatima Lisbona Coimbra e Santiago dalla Sardegna

1° Giorno: Sardegna - Lisbona
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto prescelto, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza con voli di linea per Lisbona. All’arrivo, sbarco ed incontro con ed incontro con l’autista o l’assistente locale, quindi trasferimento in Hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

2° Giorno: Lisbona - Cascais - Sintra - Lisbona
Prima colazione in Hotel. Mattinata dedicata alla visita guidata della città chiamata “la Signora dell’Atlantico” per il suo aspetto elegante ed austero. Si potranno ammirare i viali come l’Avenida Libertade, le piazze come il Rossio con la sua bella fontana, la statua di Don Pedro IV, la chiesetta di San Antonio, ubicata nel quartiere dell’Alfama vicino alla casa natale del patrono di Lisbona, noto come San Antonio da Padova, città dove si spense da giovanissimo. La Cattedrale, fatta erigere nel 1150 da Alfonso I sul terreno di una vecchia moschea; la Torre di Belem, simbolo della città ed esempio mirabile dello stile manuelino; il monastero Dos Jeronimos, realizzato su progetto dell’architetto Diego de Boitaca, fatto costruire dal Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco de Gama, dopo aver scoperto la rotta per l’India. Pranzo in ristorante (*). Nel pomeriggio partenza per un’escursione nei dintorni della capitale. Visita di Cascais, città turistica con grandi spiagge di sabbia fine bagnate dall’Atlantico. A seguire per Sintra, antico villaggio situato sul versante settentrionale della boscosa Sierra de Sintra: un tempo era la residenza estiva della famiglia reale portoghese, mentre oggi si presenta come una località molto pittoresca e ricca di splendidi palazzi come il Palacio Nacional, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. In serata rientro in Hotel, cena e pernottamento.

3° Giorno: Lisbona - Porto (317 km)
Prima colazione in Hotel. Partenza per Porto, seconda città del Portogallo, importante per la produzione del noto vino Porto. Arrivo e visita in una delle numerose cantine con possibilità di degustazione. Sistemazione in Hotel nelle camere riservate. Pranzo in ristorante (*). Nel pomeriggio visita guidata della città con il tipico quartiere di Ribeira, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, che si distingue per le sue colorate e decorate facciate e per il labirinto delle sue vie, e dove si apre la piazza dell’Infante Dom Henrique, il “principe navigatore”; la meravigliosa chiesa di San Francisco, monumento Nazionale Portoghese, costruita esternamente in stile gotico, mentre tutta la parte interna è interamente barocca. Rientro in Hotel, cena e pernottamento.

4° Giorno: Porto - Guimares - Braga - Santiago De Compostela (267 km)
Prima colazione in Hotel e partenza verso Santiago de Compostela. Durante il tragitto sosta a Guimares, prima capitale portoghese nel XII secolo, importante centro tessile, commerciale ed artigianale. Visita del bellissimo centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, tipico quartiere medievale con importanti edifici storici riccamente decorati. Proseguimento e sosta a Braga, centro economico, agricolo e industriale, con vista al Santuario del Bom Jesus, situato su una collina, con la sua spettacolare scalinata barocca da cui si può godere una vista panoramica sulla città. Pranzo in ristorante (*). Nel pomeriggio visita del centro storico ed in particolare della Cattedrale. Nel tardo pomeriggio ingresso in territorio spagnolo ed arrivo a Santiago de Compostela, situata nella provincia di La Coruna, nota per il fatto che da oltre un millennio è, secondo la tradizione cristiana, sede delle spoglie mortali di Giacomo il Maggiore, apostolo di Gesù. Sistemazione in Hotel a Santiago De Compostela, cena e pernottamento.

5° Giorno: Santiago De Compostela
Prima colazione in Hotel a Santiago De Compostela. In mattinata visita guidata del centro storico con le sue stradine medievali fino alla Cattedrale, chiesa madre dell’arcidiocesi di Santiago e uno dei massimi santuari cattolici del mondo. Al suo interno, nella cripta, i fedeli venerano le reliquie dell’apostolo Santiago el Mayor, patrono di Spagna. Questa famosa cattedrale è la meta del Cammino di Santiago, storico pellegrinaggio di origine medievale. Pranzo in ristorante (*). Pomeriggio a disposizione per visite individuali e shopping. Cena e pernottamento in Hotel.

6° Giorno: Santiago De Compostela - Coimbra – Fatima (433 km)
Prima colazione in Hotel e partenza per Coimbra. Visita della città storica e della sua Cattedrale, fondata nel 1162 dal vescovo Miguel Salomao, circondata da strade strette e ripide, cortili, scalinate ed archi medievali; ha dato i natali a sei Re del Portogallo ed alla prima dinastia portoghese. Pranzo in ristorante (*). Proseguimento della visita in una delle più antiche Università d’Europa, fondata nel 1290, il più antico istituto lusitano e importante centro di ricerca. Proseguimento per Fatima, nota meta di pellegrinaggio da tutto il mondo. Visita della Basilica, famoso santuario mariano. Sistemazione in Hotel a Fatima, cena e pernottamento. Possibilità di assistere alla suggestiva fiaccolata notturna.

7° Giorno: Fatima - Bathala- Alcobaca - Nazare - Obidos - Lisbona
Prima colazione in Hotel a Fatimae partenza verso Bathala per la visita del magnifico convento del XIV secolo, costruito con una perfetta combinazione di gotico ed arte “manuelito”. Proseguimento per Alcobaça con il suo monastero cistercense dove si vedranno gli spettacolari sepolcri del Re Pedro I e la sua amante Ines de Castro. Si proseguirà per Nazaré, tipico villaggio di pescatori con una splendida vista sull’Atlantico. Pranzo in ristorante (*). Infine Obidos, una bellissima cittadina medievale, cinta da mura fortificate ancora intatte con una serie di case bianche con bordi in giallo e blu e balconi infiorati che conferiscono un aspetto molto caratteristico al borgo. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lisbona, sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

8° Giorno: Lisbona - Sardegna
Prima colazione in Hotel. Trasferimento privato in tempo utile per l’aeroporto di Lisbona. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con voli di linea. Arrivo e fine dei nostri servizi.

Nota: Per motivi tecnici il tour potrebbe subire piccole variazioni, mantenendo invariate visite e servizi.

Madonna di Fatima: Gli appelli del messaggio di Fatima
Madonna di Fatima . Il Mistero di Fatima
La Madonna di Fatima apparve a tre pastorelli: Lucia Dos Santos, di dieci anni, Giacinta e Francisco Marto, di sette e nove anni, per sei volte, dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917. Viene come Madre per richiamare gli uomini alla conversione, alla preghiera e alla penitenza. Lei desidera risparmiare all’umanità i castighi che la minacciano a causa del peccato che ha invaso il mondo. Anche se le apparizioni della Madonna di Fatima sono avvenute circa novant’anni fa, l’appello della Madonna alla conversione e alla preghiera mantiene una attualità straordinaria.
In tutti questi anni abbiamo potuto sperimentare quanto la Madonna sia stata una Mamma che ci ha condotti per mano per liberarci dai pericoli e guidarci sulla retta via, verso il suo Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita.

Nostra Signora di Fátima (in portoghese: Nossa Senhora de Fátima) è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. Fra le apparizioni mariane, quelle relative a Nostra Signora di Fatima sono tra le più famose. Secondo il loro racconto, tre piccoli pastori, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna. Dopo questa prima apparizione la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri, dal 13 maggio fino al 13 ottobre.

Le apparizioni continuarono per un po' di tempo e furono accompagnate da rivelazioni su eventi futuri, in particolare: la fine della prima guerra mondiale a breve; il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti; la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la Consacrazione della nazione stessa al Cuore Immacolato di Maria, per opera del Papa e di tutti i Vescovi riuniti. A conferma della promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non credenti, riferirono di aver assistito ad un fenomeno che fu chiamato "miracolo del sole". Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva e spesse nubi ricoprivano il cielo, d'un tratto la pioggia cessò e le nuvole si diradarono: il disco del sole, tornato visibile, sarebbe roteato attorno a un punto esterno e ad agitarsi, divenendo multicolore e ingrandendosi, come precipitando sulla terra.

I due fratelli Francesco e Giacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa dell'epidemia di spagnola che in quegli anni fece molte vittime anche in Portogallo. Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti.

Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. A Fatima è stato edificato un santuario, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da papa Giovanni Paolo II, pontefice molto legato agli avvenimenti del luogo, dove si recò più di una volta in pellegrinaggio. Secondo la dottrina cattolica queste apparizioni appartengono alla categoria delle rivelazioni private.

Fatima
Fatima,
un luogo che colpisce per la sua semplicità quasi disarmante. E’una cittadina della regione di Leira in Portogallo che, tra il 13 maggio e il 13 ottobre del 1917, fu il luogo in cui la Madonna scelse di rivelarsi a tre piccoli pastori. I tre pastorelli, Francesco, Giacinta e Lucia, mentre pascolavano il gregge, videro apparire all’improvviso una figura di donna vestita di bianco con in mano un rosario e avvolta in una nube bianca. Sei apparizioni in tutto alla “Cova D’Iria”. A preparare i tre pastorelli a ricevere il messaggio della Beata Vergine Maria fu, tra l’aprile e l’ottobre del 1916, l’Angelo della Pace che dimostrò loro il modo in cui tutti dovremmo pregare, con fervore, attenzione e compostezza, e il rispetto che dovremmo mostrare a Dio durante la preghiera. Elemento centrale del messaggio di Fatima è la devozione al Cuore Immacolato di Maria, proprio Lei che, nell’ultima apparizione del 19 agosto, chiese che venisse costruita in quel luogo una cappella in suo onore.

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